a nessuno dei due.
Fosse per me investirei il 100% nella riforma degli ammortizzatori sociali e per consentire la contribuzione figurata e il sussidio di disoccupazione ai giovani precari e alle famiglie precarie.

In sostanza:

1) Prendiamo il caso di un lavoratore che vive da solo e ha limitati requisiti di reddito/capitale o ha appena messo su famiglia, cui scade un contratto a progetto o a termine (Roby40617238 qualche tempo fa).
In questo caso lo stato verserebbe in modo "figurato" i contributi finchè il giovane non ritrova lavoro: visto che le future pensioni saranno proprio calcolate sulla base del montante contributivo, versato nel corso della vita lavorativa, consento in questo modo al lavoratore di avere una continuità contributiva ininterrotta.

2) Sempre in caso di disoccupazione involontaria (scadenza contratto/licenziamento senza responsabilità del lavoratore), e in base ai carichi familiari e al capitale del lavoratore, si stabilisce l'importo di un'indennità mensile variabile tra 200 e 900 ¤, e si vanno a eliminare tutte le vecchie furbate tipo indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, ecc ecc.

OVVIAMENTE: bisogna rivedere il funzionamento dei centri per l'impiego. Bisogna inserire il lavoratore disoccupato in un corso di riqualificazione professionale e inserimento lavorativo in base alle proprie qualifiche.

Controlli molto stretti sul fatto che il lavoratore segua il percorso di reinserimento professionale e che non trovi alcun lavoro in nero continuando a percepire l'indennità di disoccupazione.

Al primo sgarro gli si troncano tutti i contributi figurati (versati anche precedentemente) e viene immediatamente bloccata l'indennità di disoccupazione.
A proposito assunzione di qualche migliaio di ispettori del lavoro.


Ci vuole così tanto?