Leggo solo ora su Tgcom quanto sotto riportero'. Non posso non pensare ai sacrifici fatti per me da mia madre ed a quelli, sicuramente maggiori dei miei, che vedo quotidianamente fare da mia moglie per i nostri figli. A questa madre la vita ha chiesto un sacrificio in piu'... forse.

Sarebbe da premiare, non da punire.

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Trieste, incatena il figlio drogato

La madre:"Non avevo scelta", denunciata

Ha legato il figlio tossicodipendente alla sbarra del letto con una catena dopo che si era addormentato. Una madre di 52 anni, disperata per i problemi di droga del figlio 17enne, è stata denunciata per abuso di mezzi di correzione. A liberare il minorenne sono stati gli agenti, chiamati dallo stesso ragazzo con il cellulare quando, dopo qualche ore, si è svegliato. La vicenda è riportata dal quotidiano "Il Piccolo".
La donna abita con il figlio, dipendente dall'eroina, a Trieste nel popolare quartiere di Valmaura e ora rischia anche un'incriminazione per sequestro di persona. Al gesto estremo è arrivata, ha spiegato al quotidiano triestino, perché "non avevo altra scelta. Non so più come fare a risolvere questo problema. Nessuno aiuta mio figlio". Questo l'appello della donna, che afferma che il ragazzo ha venduto tutto quello che c'era in casa per pagarsi la droga.

Nell'appartamento, dice, gli unici mobili rimasti sono un divano, un tavolo e due letti. Ma dietro questa triste vicenda c'é anche altro. Racconta la donna a 'Il Piccolo': "Conosco il nome di chi ha dato l'eroina a mio figlio. E so che ha anche abusato di lui. Non posso abbandonarlo. Volergli bene vuol dire chiuderlo in casa, vuol dire incatenarlo e impedire che scenda in strada dove trova chi gli offre la droga. Ormai per comprarla si è venuto tutto, anche il suo corpo".

Gli agenti hanno chiamato il magistrato del Tribunale per i minorenni, che ha disposto che il ragazzo rimanesse comunque affidato alla madre. In casa c'era anche il padre del 17enne, che però risulta residente altrove, e che a sua volta è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. Secondo gli investigatori, non ci sarebbero invece gli estremi per una denuncia per sequestro di persona, in quanto il minorenne aveva a disposizione il cellulare.

Naturalmente sono in corso ulteriori indagini per chiarire il quadro in cui è maturato il gesto estremo di una mamma.