Un arrivo dimesso...

**Gdr** · 21/03/2007, 08:24

Ho visto le immagini dell'arrivo di Mastrogiacomo. Sulla scaletta ha esultato come i giocatori di calcio al rientro dal mondiale di calcio. Io capisco che se la sia vista brutta e capisco che la sua gioia di tornare a casa sia inimmaginabile, però però però io avrei preferito un saluto un po' più contenuto. Il suo autista è stato sgozzato di fronte ai suoi occhi ed il suo interprete non si sa che fine abbia fatto. Forse avrei preferito un comportamento più misurato, ma evidentemente la tensione che ha accumulato durante queste terribili settimane ha trovato uno sfogo naturale sulla scaletta. Sono felice per lui e per la sua famiglia, alla fine è questo che conta.

**fabry72** · 21/03/2007, 08:28

Originariamente Scritto da Gdr

Ho visto le immagini dell'arrivo di Mastrogiacomo. Sulla scaletta ha esultato come i giocatori di calcio al rientro dal mondiale di calcio. Io capisco che se la sia vista brutta e capisco che la sua gioia di tornare a casa sia inimmaginabile, però però però io avrei preferito un saluto un po' più contenuto. Il suo autista è stato sgozzato di fronte ai suoi occhi ed il suo interprete non si sa che fine abbia fatto. Forse avrei preferito un comportamento più misurato, ma evidentemente la tensione che ha accumulato durante queste terribili settimane ha trovato uno sfogo naturale sulla scaletta. Sono felice per lui e per la sua famiglia, alla fine è questo che conta.

In effetti..... quasi festeggiamenti sulla scaletta... subito 4 belle pagine di articolo sulla repubblica sparate al volo (quasi fossero gia' belle e pronte...)....
Anche a non voler essere cattivi qualche pensiero strano viene...

**roby4061** · 21/03/2007, 08:51

rispondo con il Buongiorno di Gramellini, oggi su La Stampa

L’ autista di

Vorrei inviare una carezza di carta alla moglie di Sayed Agha, l’autista di Daniele Mastrogiacomo che i talebani hanno sgozzato con la stessa pietà che il macellaio dedica a un prosciutto. Uno degli orrori delle guerre è che ci obbliga a selezionare le commozioni. Nessuno, a parte forse qualche santo, ha energie sufficienti per soffrire ogni giorno e per ogni corpo che cade. Perciò si finisce col concentrare l’emotività su un caso emblematico, di solito quello che vede protagonista un proprio connazionale. Meglio se giornalista o pacifista, al fine di conservare un’illusione pelosa (e penosa) di equidistanza fra le parti. Ma anche all’interno della microstoria che accidentalmente eleviamo a Storia non tutti i personaggi godono della stessa attenzione. Sayed è stato fin dall’inizio «l’autista di», come se non avesse un nome, un’identità, una dignità propria. Occupati a trepidare per la sorte dell’ostaggio italiano, abbiamo accolto con distrazione e quasi con indifferenza la notizia che era stato decapitato e che sua moglie, incinta di sei mesi, per il dolore aveva perso il bambino.

Ma adesso Mastrogiacomo è libero e ci sentiamo liberi anche noi di rivolgere il pensiero a una donna e al suo uomo, che aveva l’unico torto di guadagnarsi da vivere scarrozzando giornalisti lungo strade infestate da esseri umani nei cui gesti riesce davvero difficile trovare il barlume di quella divinità della quale si professano custodi.

**P(a)olino** · 21/03/2007, 09:00

Eccessivi i festeggiamenti, senza dubbio.
Comprensibili solo per lo shock e la confusione mentale che avrà dopo quello che ha subito in questi giorni.

**berta** · 21/03/2007, 10:43

Già, ho pensato anch'io la stessa cosa

Thuban · 21/03/2007, 11:01

Originariamente Scritto da fabry72

In effetti..... quasi festeggiamenti sulla scaletta... subito 4 belle pagine di articolo sulla repubblica sparate al volo (quasi fossero gia' belle e pronte...)....
Anche a non voler essere cattivi qualche pensiero strano viene...

Sono d'accordo...tutto sembra essere eccessivo