Nico, che DICO, boh!
Per un Eminens (Littizzettiana memoria) che se ne va, uno nuovo che arriva.
http://www.repubblica.it/2007/03/sez...cettabili.html
Ma veniamo alle parti importanti del discorso (tra virgolette, ergo non "interpretato")ROMA - Il disegno legislativo sulle unioni di fatto è "inaccettabile sul piano dei principi, ma anche pericoloso sul piano sociale ed educativo". Non usa mezzi termini il nuovo presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco, per rilevare, davanti al consiglio dei vescovi, "la convergente, accorata preoccupazione espressa dai vescovi" in materia di Dico. "Personalmente - ha detto - posso solo dire che apprezzo quanto da parte cattolica è stato fatto, impegnandomi ad assumerlo e a svilupparlo". E, a proposito, fa sapere di essere favorevole alla manifestazione del "Family day".
Ok, io non sono tra quelli che dicono che dovrebbero stare zitti. E da ateo non pretendo certo di dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato per la Chiesa. Ma, pur conoscendo la pomposità tipica di certi ambienti, non riesco a dare altro significato alla parola illuminazione se non quello di aiutare la gente a capire. Ora, con tutto il rispetto, cosa deve capire la gente grazie ad una nota episcopale che non abbia già capito senza che tale nota sia stata emessa?"Nell'attuale sessione del Consiglio Permanente - ha proseguito - metteremo a punto una 'Nota pastorale' che, ponendosi sulla stessa linea di ciò è stato fatto in passato in altre cruciali evenienze, possa essere di serena, autorevole illuminazione sulle circostanze odierne"
Sono solo io a notare una certa arroganza nel termine utilizzato?
Qui professo la mia totale ignoranza. Da chi è stata prospettata l'utilità di una nota dei vescovi? Dai vescovi stessi, dal Papa, da chi?Questo perché, ha ricordato Bagnasco, "è stata prospettata, come è pure noto, l'utilità che i vescovi dicano in questo frangente una parola meditata e impegnativa".
E così, mentre leggo l'articolo e do' le solite colpe (magari piu' di quelle che merita) alla Chiesa Cattolica in Italia, incappo in questa frase terrificante, ma al contempo illuminante.
Non è che forse accecati (io in primis) da anticlericalismo radicale molti di noi non abbiano notato che la Chiesa ha il diritto di dire cio' che vuole, anche ti esprimere i propri pareri politici, e che la colpa di questo estenuante bombordamento anti-DICO non sia dei media che pubblicizzano tutte queste notizie?E il presidente della cei si è anche rivolto ai media affinché "diano rilievo" al documento che i vescovi approveranno.
Il caro Bagliasco, da buon genovese prestato a Brescia, ha imparato i trucchi del mestiere. Una persona può dire tutto quello che vuole, e la gente può anche essere profondamente religiosa, come qui negli Stati Uniti, ma se i media non ne parlano, la società evolve secondo le sue normali e civili esigenze di convivenza: le unioni civili vengono riconosciute, e in tali casi equiparate, al matrimonio.
Ma è possibile che a parte i Cattolici radicali, e gli studiosi in materia, nessuno al mondo sappia che cosa sia la CEI? Da noi in Italia è talmente popolare che se chiedi a qualcuno che cosa fosse in passato CEE, ti dice che non lo sa e che potrebbe essere la CEI con un errore di battitura.....
PS: dai su, sono stato pacato, mi compiaccio di aver fatto venire un colpo a qualcuno al solo leggere il titolo, ma di avere scritto un post quasi populista.
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#NousAvonsDéjàGagné
bah...
DICAno quel che vogliono...
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