Chi fa propaganda, l'ambasciatore americano?
Io credo che un giudizio dall'esterno è un pò + obiettivo dei nostri giudizi autoreferenziati.
Anche la Francia ha + o - gli stessi problemi, però non mi spiego perchè l'Italia rappresenta solo il 5,3 % degli investimenti esteri fatti in Europa, mentre la Francia ha il 14.5 %, il Regno Unito il 19,7 %, la Germania il 12%, la Spagna l'8,8 %!
I dati:
http://www.ifatti.com/articolo.asp?ID_ARTICOLO=1204
Per qunato riguarda l'indice di gradimento di Berlusconi nella sx, Prodi e Fassino non hanno nascosto che Berlusconi rappresenti una soluzione possibile, a parte il problema della Gasparri che è risolvibile (vedi le leggi sul conflitto di interesse della sx, cioè nessuna).
E' rimasto il solo Bertinotti ad osteggiare questa ipotesi, ma la sua resistenza non sembra + un problema da qualche tempo.
Se ha detto che è meglio in Francia che in Italia sicuramente sì.
E i suoi giudizi a quel punto valgono tanto quanto i nostri perchè in Europa non esiste mercato più "chiuso" di quello francese e governo più "protezionista" del medesimo.
Sia chiaro non sto mica dicendo che gli americani investono da noi più che in Francia o che non abbiano le loro buone ragioni per investire di più in Francia.
Sto dicendo che legare questo stato di cose al fatto che "in Italia i governi (sì, perchè ci sarebbe un plurale) ci mettono troppo il naso" è oltremodo ridicolo.
E mi riferisco proprio all'esempio francese. Germania e, soprattutto, Inghilterra sono un altro mondo da questo punto di vista.
A margine: nonostante questo la rete telefonica in Inghilterra è separata dalla gestione; loro lo hanno capito prima di noi; e se noi ci decidessimo, finalmente, a muoverci in questo senso, pur se in colpevole ritardo, lo riterrei sacrosanto.
Dal punto di vista imprenditoriale è sicuramente possibile; è indiscutibile.
Se però è questa la soluzione caldeggiata e poi sento qualcuno da sx in vista delle prossime elezioni affermare che "c'è conflitto di interessi; Berlusconi acquisisce consenso perchè controlla TV e telefonia" mi schiero in prima fila a sputargli in un occhio ......
Onestamente mi rifiuto di credere ad ipotesi di modifica della legislazione vigente in senso ancor più antidemocratico dell'attuale.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sicuramente le cause del basso livello di investimenti in Italia sono molteplici però, vista la situazione della struttura economica italiana, sarebbe il caso da parte dei governi italiani (anch'io uso il plurale) di iniziare "a darla via + facilmente"!
A me questa soluzione non piace nè economicamente nè politicamente!Dal punto di vista imprenditoriale è sicuramente possibile; è indiscutibile.
Se però questa la soluzione caldeggiata e poi sento qualcuno da sx in vista delle prossime elezioni affermare che "c'è conflitto di interessi; Berlusconi acquisisce consenso perchè controlla TV e telefonia" mi schiero in prima fila a sputargli in un occhio ......
Onestamente mi rifiuto di credere ad ipotesi di modifica della legislazione vigente in senso ancor più antidemocratico dell'attuale.
Serve un piano industriale serio, non il solito affarismo all'italiana (la presenza di Colaninno non mi rassicura).
Politicamente sarebbe l'ennesima sconfitta della politica italiana (sia sx che a dx)
Un'altra opinione!
http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...18/gaggi.shtml
Mi sta bene, sia chiaro, il darla via.
Però se si abbraccia la politica del libero mercato la si abbracci in toto e non sostituendo un monopolio pubblico con uno privato.
Adesso non c'è bisogno di riempirsi le casse per entrare nell'Euro, adesso c'è bisogno di fare le cose come Dio comanda.
Mi fa specie che tutti riempiano la bocca di libero mercato da una parte e poi si accusi di interventismo/protezionismo/ecc. ecc. ecc. quando si ipotizza la soluzione più logica, ovvero la separazione di proprietà e gestione.
Non sto parlando di "rinazionalizzazione" della rete; sto parlando solo di separazione.
Il fatto che un colosso come AT&T rinunci all'asta quando si vocifera che rete e gestione debbano essere separate francamente non mi fa avere una gran buona opininione sulle sue reali intenzioni .........
Lasciando perdere i Colaninno e i Tronchetti Provera che, come si dice qui, sono gran finocchi col culo degli altri, dal punto di vista industriale quante alternative serie ci sarebbero a Berlusconi, internamente parlando?
Fermo restando che, aldilà della politica e del mercato, sono d'accordo con quanto scrisse Jadan tempo fa: se le 2 realtà (Mediaset e Telecom) vogliono diventare attori protagonisti del mercato globale devono mettere il naso fuori dai confini e non chiudersi a riccio rimandando l'arrivo dell'AT&T di turno ...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ce la vedo solo io un'evidente contraddizione in questo passaggio?
"At&t non stava cercando subdolamente il colpo gobbo. E' solo la più grande società di telecomunicazioni del mondo (vale 242 miliardi di dollari) che, volendo crescere anche all'estero, aveva individuato la possibilità di acquisire un importante «asset» europeo con un investimento abbastanza limitato (2 miliardi di euro)."
Abbastanza limitato ... eufemismi a pioggia eh!![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
alcune voci danno che AT&T sia stata solo una "copertura" per AM che ha i maggiori interessi per Telecom: appunto dividere la società e prendersi il suo core business in America Latina (Telecom Brasil) che frutta bei soldini ed ha un vantaggio mostruoso sugli altri concorrenti
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Segnalibri