Da Repubblica :
http://www.repubblica.it/2007/04/sez...-felicita.html
Marco Giazzi, Presidente MeteoNetwork
Esiste quindi la possibilità di creare una realtà completamente nuova partendo da zero ma con forze nuove che abbiano voglia di divertirsi e lavorare. (Marco Giazzi, 27 Marzo 2002)
Questo e' il mio unico parametro di felicita'. Il resto (Mnw a parte......) son solo rotture di maroni.
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Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Mi vengono in mente dei grafici che vidi tempo fa su una rivista... e mi colpì proprio il fatto che alcuni paesi poveri avessero comunque mediamente un livello di felicità percepita maggiore di molto paesi benestanti... ora vedo se in rete trovo qualcosa.![]()
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
no, non è misurabile
Primo link trovato. http://www.howareyou.it/report.htm
Un passaggio interessante:
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Uno dei pionieri delle ricerche in materia, Richard Easterlin, di recente ha scritto: "Una quantità di tempo spropositata è destinata al perseguimento di obiettivi monetari a spese della vita familiare e della salute, e il benessere soggettivo si riduce rispetto al livello atteso. Un'allocazione del tempo a vantaggio della vita familiare e dello stato di salute aumenterebbe il benessere soggettivo".
In "Tempo e denaro" (Edizioni "Il Mulino", 1998), Gary Cross scrive: "Siamo diventati una classe agiata e lavoratrice ma travagliata, frustrata dalle richieste del nostro tempo imposte dal consumo e obbligata a lavorare più di quanto vorrebbe per potersi procurare i mezzi per consumare. In ultima analisi, il problema è che non disponiamo di tempo che non sia impegnato a lavorare o a spendere". Si tratta di tornare a chiedersi per chi e perché lavoriamo e consumiamo. Domande apparentemente astratte e lontane dalla realtà e che invece appaiono sempre più pressanti e ineludibili.
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"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
A, e se non lavoriamo che facciamo? Ci dedichiamo di più ai rapporti interpersonali? Te l'immagini un uomo che dice alla moglie: lavorare troppo fa male, vado a conoscere nuove persone e altre donne per arricchire l'anima. Oppure: cara approfondiamo il nostro rapporto: abbiamo dodici ore di seguito libere. Per me la realtà è invece che l'uomo più è impegnato meglio è. Nel senso che oggi ormai al punto a cui siamo arrivati l'uomo non sa più stare da solo bene con se stesso, ma ha un impulso irrefrenabile a mettere in gioco le sue energie in qualcosa...perchè, come diceva pascal l'uomo cerca il divertissement, ovvero nell'impegnarsi a fare qualcosa, che sarà il lavoro o lo svago, l'uomo dimentica se stesso e sta meglio, perchè non può pensare all'angosciosa realtà della propria situazione: e cioè che è un essere fragile come una canna al vento, la sua vita, i suoi affetti, le sue certezze sono destinate alla fine...e ognuno cerca il modo per non pensarci
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Non ho la minima idea...
Una domanda mi nasce spontanea però: siamo più felici mediamente degli uomini primitivi? Si può rispondere in qualche modo?![]()
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I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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In buona parte direi di sì![]()
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