
Originariamente Scritto da
altropianeta
Comunque, personalmente credo che una persona di sinistra non abbia niente di che imbarazzarsi di fronte a una canzone di quel tipo. Nell'ottocento un atto come quello di quel ferroviere aveva una valenza rioluzionaria che poco ha a che vedere con il contesto sociale odierno. La retorica antiterroristica degli ultimi anni vi ha fatto dimenticare che la conquista della democrazia, storicamente, è passata anche attraverso una rivoluzione francese o, per citare un esempio più recente, un'esecuzione del Duce. E allora? Sono cose di cui non c'è niente di cui vergognarsi, anzi: tuttaltro. C'è di che essere orgogliosi. Non capisco tutto questo viscido perbenismo, che accusa qualunque atto di violenza del passato come se le società di tot anni fa fossero lontanamente paragonabili a quella di oggi. E' un'operazione che recentemente ha fatto anche Pansa, scrivendo libri su libri sui cosiddetti scandali del periodo della resistenza. Io se vedessi Pansa gli direi: e alùra? L'odio chiama odio, la violenza genera violenza. Troppo comodo fare i perbenisti a distanza di tot anni, seduti comodamente sulla propria poltrona. Da un periodo di guerra, di repressione e di ingiustizia sociale, cosa ci si aspettava? Mazzi di fiori?
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