La Ossitalia è la ditta che ha realizzato l'impianto di Castellaneta, città nel cui ospedale sono morte diverse persone per (parrebbe) un impianto realizzato coi piedi.
Dal sito Ossitalia, pagina delle referenze, spunta l'ospedale di Castellaneta.
Bella referenza.
http://www.ossitalia.it/referenze.htm
Elenco dei più importanti lavori di installazione di impianti di distribuzione gas medicinali:
Clinica San Camillo
Clinica Cittadella della Carità (TA)
Ospedale di Maglie
Clinica La Madonnina (BA)
Ospedale "Lastaria" di Lucera (FG)
Ospedale psichiatrico "Opera Don Uva" (FG)
Nuovo P.O. ASL TA/1 di Castellaneta
P.O. di Altamura-Gravina
Divina Provvidenza di Bisceglie (BA)
P.O. Lanicisi di Ancona
P.O. di Modena
P.O. di Barletta
P.O. di Castellaneta Grotte
P.O. di Rete di Tolmezzo
Progetto Asclepios di Bari
P.O. di Aversa (NA)
Università di Catanzaro
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Cacchio ci sta pure l'ospedale della mia città!![]()
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
[B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
[/URL][/B]
Anche la cittadella della carità c' è. E' una famosa casa di riposo per anziani di Taranto.
Da Tgcom:
Castellaneta, collaudo? Formalità
L'impianto non è mai stato testato
Il collaudo dell'impianto di erogazione di gas medicali all'ospedale di Castellaneta fu solo una formalità: "Ossitalia aveva certificato le emissioni, ossigeno al 100% - spiega il progettista della struttura, Michelangelo Lentini - e noi non avremmo avuto possibilità di verifica. Così il mio collega ha firmato in perfetta buona fede". Ma da quei tubi, a quanto pare, non è mai uscito ossigeno: sempre e solo azoto.
Quando gli ispettori della Regione hanno tolto i sigilli per esaminare l'impianto, hanno capito subito che un errore c'era stato davvero: "Uno degli allacci alle tubature principali - spiega Tommaso Fiore, anestesista a capo della commissione, al Corriere della Sera - è completamente errato. In quel reparto non era prevista la terapia intensiva coronarica. Il progetto è stato cambiato in corsa, quando il resto dell'ospedale era quasi finito. In poco tempo sono stati cambiati anche gli impianti. Ed è stato allora che qualcuno ha sbagliato".
Insomma, nel reparto sotto accusa, nelle mascherine dei pazienti non è mai arrivato ossigeno: sempre e solo protossido d'azoto. Senza che i medici si accorgessero di nulla. Non potevano accorgersene, non potevano saperlo. Il primo ad accorgersene è stato il primario, Antonio Scarcia, quando una paziente è morta in cinque minuti durante un'anestesia: un evento impossibile. "Ho pensato che la macchina rianimatrice non funzionasse - spiega il medico al Messaggero - che non erogasse abbastanza ossigeno. Ma i manometri erano a posto. Così sono corso in ostetricia e ho preso due apparecchi per misurare la qualità dell'aria. La risposta è stata agghiacciante: azoto, solo azoto".
Prima di allora, nessuno aveva avuto sospetti: in Unità coronarica arrivano pazienti in condizioni gravi, ci si aspetta che possano morire. Nessuno aveva pensato che otto pazienti in 15 giorni fossero stati uccisi dal gas invece che da un cuore capriccioso.
I Nas all'Ossitalia
I carabinieri dei Nas di Bari, intanto, sono al lavoro nella sede della Ossitalia di Bitonto, la ditta che nei mesi scorsi ha realizzato l'impianto di gas medicali nell'ospedale di Castellaneta, per acquisire documentazione utile alle indagini.
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Bene bene....
Ma possibile che ci sia in giro gente talmente irresponsabile da non verificare PRIMA che da un tubo non esca ossigeno ma azoto?
Ditta esecutrice dei lavori a parte, possibile che nessuno si sia preso la briga di verificare?
Allucinante. Posso accettare l'errore umano dell'operaio che abbia invertito i tubi, ma non riesco a comprendere come sia possibile che non ci sia stata verifica alcuna da parte della direzione di quell'ospedale. Che ci sta a fare un direttore sanitario, se in primis non controlla queste cose?
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Io mi rendo sempre più conto, anche nella sanità, di come certe persone si addossino delle responsabilità senza verificare nulla, senza alcuna preoccupazione.
Chiaramente in questo caso la ditta ha le sue responsabilità. E, una volta acceetate, è giusto che chi ha sbagliato paghi.
Però parliamo anche di chi deve verificare e non lo fa.
Perchè, in linea teorica, una persona può sempre sbagliare nel costruire un impianto... il controllo c'è appunto per porre rimedio ad eventuali errori che umanamente possono succedere
Sinceramente io non riuscirei ad accollarmi delle responsabilità (anche così pesanti come la vita delle persone) senza accertarmi di persona e con accuratezza di quanto vado a verificare.
Eppure di gente così ce n'è, forse tanta... E fa più strada perchè ci impiega meno e porta meno grane.
Disgusto.
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Perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
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