Ho immerso il lembo inferiore della manica della giacca nel piattino pieno di salsa di soia. Poi mi sono asciugato con il tovagliolo che ho successivamente appoggiato sulla coscia ed ho quindi macchiato i pantaloni. A parte questo, tutto il resto fa abbastanza schifo. Non hanno avuto alcun riscontro positivo i miei reiterati tentativi di auto-convincermi che il mio disagio è solo dovuto ad una errata assunzione della realtà e dunque la voglia di mandare tutto quanto alle ortiche è una immotivata reazione giustificata solo formalmente dalla patologica percezione distorta di condizioni esogene sostanzialmente neutre. Il problema è che se io fossi in condizioni di isolamento dal genere umano potrei passarla liscia, ma stante che il genere umano è causa dei miei patimenti, ne diventa infine fatalmente anche il bersaglio. E' dunque possibile che iniziando oggi alle 15 e nel termine compreso fino al prossimo venerdì, io sia riuscito a frantumare la mia già traballante carriera professionale ed i connessi rapporti sociali, ritrovandomi a coltivare le ortiche come unica attività residua.

A riprova di quanto affermo, vi invito davvero a lanciarvi tutti sulle ortiche a volo radente e privi di pantaloni e di biancheria intima.