Gli effetti della nornicotina


di: Massimo Ortelli

A seguito di un processo chimico che interagisce con le proteine del corpo dando luogo alla formazione di prodotti finali avanzati di glicazione, la nornicotina, una sostanza chimica che si trova nel tabacco, potrebbe favorire l'insorgenza di gravi patologie, fra cui il cancro, il diabete, l'arteriosclerosi e il morbo di Alzheimer.
Secondo Kin Janda, ricercatore al The Scripps Research Institute di La Jolla, in California, la nornicotina provoca delle modificazioni strutturali e irreversibili nelle proteine del corpo, compromettendo le loro funzionalità. Questo decadimento è paragonabile a una "cottura" nell'ambito chimico. Si tratta della medesima reazione che provoca l'imbrunimento degli zuccheri e il depauperamento del cibo. Inoltre, la nornicotina interagisce pure con il cortisone e il prednisone, steroidi di impiego farmacologico, aumentando fortemente la loro tossicità e quindi la loro inefficacia.

Test di laboratorio hanno provato che la persistenza della nornicotina nel sangue dei fumatori è più alta rispetto a quella della nicotina. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences".