Ogni tanto mi devo oreglizzare...
LE PAROLE CHE NON TI HO MAI DETTO.
Ti ho detto che ti amavo, anche se fornicavi col panettiere.
Ti ho detto che ti amavo, anche se mi frugavi nel portafoglio.
Ti ho detto che ti amavo, anche se dicevi in giro che non mi tirava.
Ti ho detto che ti amavo, anche se mettevi l'aglio nel sugo.
Ti ho detto che ti amavo, anche se mi hai perso la carta di credito.
Ti ho detto che ti amavo, anche se mi hai bollato l'auto nuova.
Ti ho mai detto che sei un po' una stronza?
Alessandro Ratti. Grosso artista di fine secolo, fu poeta e tettonica a zolle, fine cultore di ogni bradisismo. Amo' per anni, fisicamente corrisposto, il cassetto del suo comodino, ove custodiva gelosamente la ricetta della bavarese di anguille con mousse di gorgonzola e dadolata di cocomeri. Tra le sue opere indimenticabili: ''La taverna dei mille peti'' - ''Mille crotali blu appesi allo scroto'' - '' Lo Zione e Claudioricci ai mondiali''. La sua ultima opera, ''Erba di casa mia'' e' un po' fumosa, ma stupefacente per i contenuti che portano il lettore ad avere visioni oniriche, iconoclastiche, metallurgiche, asburgiche e meteorismiche, a tratti con evidenti segni di scappellamento a destra con dilai di cofandina come se fosse antani. Purtroppo, grave danno per l'umanita', recentemente ci ha lasciato, a causa della sua perniciosa attrazione per la nitroglicerina liquida.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
ERMETICO FOSTI.
Fosti ermetico od er medico?
Questo non lo sapro' mai,
mio tenero coriandolo di pelo.
Fosti tu, bulimia mia molle
a sgonocchiar d'erpetico tratto
l'animo mio con infinita mentina.
Fosti tu, rododendro fiorito
a stappar il tombino ovale
de li pensieri miei turgidi.
E tu stavi, coriandolo di pelo
a rimirar le tragedie mie,
come in un'alba appisolata.
Non so che cacchio ho scritto, sara' la stanchezza, ma mi presento: Alessandro Ratti, poeta moderno, segue i dettami lirici del sommo vate di Gorgonzola di sotto, tale Caludio Riccione, detto ''er puzzetta''. Colleziona macchie di sugo e avanzi di risotto in una vecchia fabbrica in disuso di preservativi cabriolet. Ha composto la famosissima ''Toccata e fuga in la diesis e fa uteris'' per tube di faloppio. Memorabili le sue liriche dedicate al battiscopa, i carmina burini dedicati alla colla da tapezziere ed i poemetti in rima baciata che suole dedicare ad Odoacre, un trans che batte sulla pedemontana tra Cinisello e Cormano. Compose di getto l'immensa ''Naseide'' durante un breve soggiorno a Sondrio.
Sta studiando il modo di suicidarsi con una brugola.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
ho scritto una poesiola per la mia ragazza, lunedì quando gliel'avrò consegnata la scriverò qua
vi farà ridere, è a schema totalmente libero (anarchico??!!)
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Buonanotte
La giunta è notte ormai
Approntiamo il letto
Calze lenduola, calde lenzuola
Infilarmici sotto il mio desiderio
Girarmi, e rigimarri, attorcigliarcimi dentro
E donne spoglie sognar
Buonanotte, il ripeso del guerrioro meritato
Stai buono anche tu, mio intimo amico
Che le nude ancelle non ti tensionino
Afflosciati ora, vendetta domani
Marco Burato. Gigolò, gigogin, gig tiger e gig detto “robot d’acciaio” per le sue prestazioni sessuali. Nacque dentro una lavatrice in centrifuga e soffrì di giramenti di testa per tutta la vita. Fu questa sua esperienza di vita che lo portò a credere che la Terra girasse attorno a lui, teoria poi smentita da un’altra ritenuta più verosimile ed elaborata da un tizio che si credeva di essere il sole e che la Terra girasse attorno a lui. Non si dette pace per tale affronto e si suicidò impiccandosi sulla luna
Numeri
Tesoro, se ti preparo mille camomille
mi dai cento baci sulla cinquecento?
Domandó la pesca al té in bustina.
Il té non accettó per conflitto d'interessi.
La 2 cavalli sicuramente sará stata veloce,
ma l'odore che lasciava non era dei migliori.
Acuto ragionamento di un angolo ottuso.
I clienti di una tavola calda di periferia,
oltre a bruciarsi i gomiti,
sperano che non siano calde anche le sedie.
Hai pagato la cambiale?
No, ma ho lo scontrino da presentare alla cassa,
30 giorni non sono passati,
sicuramente la cambierá.
Questo fu l'ultimo pensiero di un insetto acquatico,
prima di diventare il lauto pasto di un uccello.
Sensazioni di vita
Osservo mortadelle fotoniche, quel quid
di un pleonastico lamellibranco timido.
Tengo per mano il fallimento,
conducendolo più in là di dov'io giammai giunsi.
Tu vo' fa' l'americano ma sei nato a Bombay:
prendi la vacca, rincorrila! Logaritmo in base 2 di 8.
Il teschio del giovine virgulto giaceva
in opercoli smegmatici di eufotici calabroni.
Invenir somali furori, Giuseppe, candeggina brasata:
ma quando la ghirlanda onomatopette
non me la sentii più. Ah, Sifone di Mileto!
Dew point corallino, eppur paraplegico:
chiappa insolente, arrenditi al fato! Brezza letale.
Rasta di anime, intrecciate nell'etichettarsi del grembo...
Introduci il frappè di formiche alla sommità del (3-2=3-2);
tutti i pesci vennero a galla. Apelle figlio di Apollo aveva scoreggiato.
Luca Bertolli. Orefice, orifizio, boia, Gran Duca Gay, giostraio, Gran Barone Gay, macellaio, Acrimaestro Gay, boletus. Noto donnaiolo del tempo, ne carpiva i segreti per sedurre i marinai nei peggiori bar di Caracas. Trasferitosi a San Giuliano Milanese, scoprì che ve ne erano anche di peggio. Attore teatrale, interpretò il sipario in un'opera del suo coetaneo Shakespeare. Scrisse in seguito la sua più famosa opera, "Era rigore". Riusciva a sopportare l'odore di stalla negli autobus di Prato. Morì Vergine, pur essendo nato Acquario. Gli storici si interrogano tutto sul fatto.
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