IN CASA DELL'IMAM 60 TIPI DI SOSTANZE
ROMA - Le 60 diverse sostanze chimiche contenute in flaconi sequestrate all' imam della moschea di Ponte Felcino nell' operazione antiterrorismo di ieri erano "ad alta tossicita" e combinandole tra loro e con "altri elementi di facile reperibilità" era "possibile realizzare ordigni". A riferirlo è il prefetto Carlo De Stefano, Direttore centrale della Polizia di prevenzione (Ucigos), il quale ha anche aggiunto che "proseguono peraltro le perizie chimiche, operate dagli esperti nominati dalla procura della Repubblica di Perugia, sulle sostanze liquide e solide sequestrate nel corso dell'operazione contenute in flaconi non recanti alcuna etichetta".
L' analisi preliminare delle prime risultanze emerse nell' ambito dell' operazione antiterrorismo denominata 'Hammam', che ieri ha condotto all' arresto a Perugia di tre magrebini accusati di addestramento ad attività di terrorismo anche internazionale e che ha portato a 23 perquisizioni, secondo il capo dell' Ucigos "ha consentito di acquisire elementi confermativi circa la realizzazione all'interno della moschea di Ponte Felcino di un centro per la 'formazione di terroristi', funzionale all'addestramento paramilitare di militanti jihadisti". "In particolare - aggiunge De Stefano - le diverse decine di flaconi contenuti nei tre fusti rinvenuti in una pertinenza dell'abitazione dell'Imam della moschea di Ponte Felcino, Korchi El Mustapha, sono risultati contenere sostanze chimiche ad alta tossicità, quali ad esempio, cloralio idrato, idrazina solfato, potassio fosfato monobasico, magnesio solfato, solfato ammonio, acido ossalico, dalla cui combinazione era possibile realizzare ordigni di circostanza semplicemente miscelandoli ad altri elementi di facile reperibilità".
DESERTA MOSCHEA PONTE FELCINO
E' deserta stamani la moschea di Ponte Felcino. Ieri la polizia ha arrestato l'imam e due suoi collaboratori, tutti marocchini, con l'accusa di avere allestito proprio in quei locali una sorta di scuola di terrorismo (in orari comunque diversi a quelli riservati al normale culto). La parte inferiore della porta a vetri, sfondata dagli agenti al momento dell'irruzione, è chiusa con un foglio di cartone. Nessuno all'interno. Eppure di solito a quest'ora nelle altre domeniche erano già diversi gli stranieri, assicurano gli abitanti del palazzo. "Tutte persone tranquille che non hanno dato alcun problema" ha assicurato Domenico, un giovane appena uscito di casa. "Certo che frequento la moschea, siamo musulmani" ha spiegato Assan che gestisce un negozio di merce varia lungo la strada che attraversa Ponte Felcino. "Facciamo il nostro dovere di pregare - ha aggiunto - né più né meno dei cristiani che vanno in chiesa". Stamani Assan non ha notato alcun cambiamento nell'atteggiamento degli altri abitanti della frazione perugina. "Sono uscito di casa e mi hanno salutato cordialmente come al solito" ha assicurato.
ARRESTATI NON RISPONDONO A GIP
Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia i tre marocchini arrestati stamani a Perugia con l'accusa di avere svolto addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale. Nel pomeriggio l'imam di Ponte Felcino e i due suoi connazionali sono infatti comparsi davanti al giudice che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Tutti sono stati difesi dall'avvocato Diana Iraci. L'imam ha annunciato al giudice che comunque intende rendere dichiarazioni nei prossimi giorni una volta esaminato il provvedimento di arresto.
Nelle preghiere l’istigazione all’odio "Colpire i bimbi finché
non esce il loro sangue"
Colpire gli altri bambini finché non esce loro il sangue». «Ci sarà un giorno del giudizio che tutti i musulmani andranno in paradiso, mentre gli italiani miscredenti andranno all’inferno e bruceranno». O ancora: «Dio accetta i martiri musulmani, Dio ci protegga dagli americani, dagli ebrei, dai cristiani, dai traditori, Dio li distrugga e li renda deboli». Sono parole dell’imam di Ponte Felcino, vicino Perugia, il marocchino El Mosthapa Korchi. Frasi come queste sono riportate nella richiesta di misure cautelari emessa ieri dalla Procura di Perugia (e subito accolta dal gip) nei confronti del religioso e di tre suoi connazionali, Safika Driss, Mohammed El Yari e Oumaadane Noureddine (quest’ultimo già espulso lo scorso aprile).
Secondo gli inquirenti l’imam avrebbe trasformato il luogo di culto in una vera e propria «scuola di terrorismo». Il reato ipotizzato dalla Procura è quello previsto dall’articolo 270 quinquies del codice penale: «Il compimento di atti di violenza ovvero di sabotaggio di servizi pubblici essenziali, con finalità di terrorismo, anche se rivolti contro uno Stato estero». In particolare, si legge nelle motivazioni dell’atto, Korchi e i suoi complici avrebbero «ricevuto e fornito, a fini di terrorismo, addestramento e istruzioni sulla preparazione e sull’uso di armi da fuoco, armi bianche, sostanze nocive», da utilizzare «in luoghi pubblici affollati (come stadi, mercati, università e fermate di bus)», ma avrebbero appreso anche «nozioni potenzialmente utili per l’organizzazione e l’esecuzione di atti di terrorismo, quali l’istruzioni per la guida di un boing 747».
Allo stato delle indagini, si legge nella richiesta cautelare, non ci sarebbero ancora prove materiali che gli indagati possiedano armi o abbiano programmato attentati nel territorio nazionale o anche all’estero. «Il sodalizio - scrive il magistrato - non dispone, per quanto si è in grado di provare, di mezzi che rendano (almeno) possibile l’attuazione di azioni violente in nome della jihad». Dalle indagini si evince, inoltre, che il campo di interesse della presunta cellula terroristica era il Medioriente e non il nostro paese. Ma certo è impressionante constatare come il religioso avesse programmaticamente trasformato la moschea in una scuola d’odio.
Dalle 38 pagine della richiesta del pubblico ministero emerge un quadro inquietante dell’attività dell’imam: fa assistere «a scopo educativo» la figlia a un’esecuzione di massa: 19 poliziotti iracheni freddati con un colpo alla nuca; istiga i bambini musulmani a «picchiare a sangue» i loro coetanei «miscredenti». Assiduo frequentatore di internet, l’imam si soffermava su «siti contenenti istruzioni per la fabricazione di ordigni esplosivi, armi chimiche e informazioni sulle procedure di reclutamento di volontari mujiaddin da destinare ai campi di battaglia in Iraq, Afghanistan e Cecenia», nonché partecipava «a forum all’interno dei quali sono stati condivisi file audio e video relativi all’attività di propaganda legata alla jihad». Il 29 aprile, dopo aver scaricato un file con gli attentati perpretrati in Iraq, uno dei presenti commenta: «Bin Laden è morto, solo Dio sa la verità, perché non si fa vedere da un anno, quando i suoi compagni parlano di lui si vede nel loro volto la tristezza».
Le intercettazioni ambientali «pur non offrendo conferme dirette dell’ipotesi investigativa», documentano il clima d’odio che si respirava in quello che doveva essere un luogo di preghiera. «Chi uccide un’anima è ricompensato. Un’anima di un americano o di un ebreo», precisa l’imam. Ma suoi nemici non sono solo i «crociati» (europei e americani): «Dichiarare guerra contro gli infedeli (i musulmani infedeli) è molto più importante, viene prima di dichiarare guerra agli americani o altro». E alla fine della preghiera congeda i fedeli così: «Che Allah protegga i musulmani dagli americani, ebrei e cristiani. Che Allah li distrugga, che Allah li colpisca, che Allah li faccia soffrire, che Allah protegga i mujiaddin, che Allah li faccia trionfare in Iraq, Palestina, Afghanistan, Cecenia e in tutti i paesi dell’Islam».
Io li manderei tutti a casa nei suoi paesi....ma il governo non fa una mazza....
Se tutto quello che sta venendo fuori è vero c'è veramente da farsi venire la PELLE D'OCA!
Allucinante!
E questa sarebbe "integrazione"????
Cmq attendiamo gli approfondimenti per capire di più cosa è successo, le premesse sono veramente sconfortanti e fanno solo venire i brividi.
Saluti, Wallis
Ultima modifica di wallis; 22/07/2007 alle 16:27
La meteorologia? Affascinante, intrigante, esaltante, coinvolgente e appassionante... vi basta? :-)
Quello che mi spaventa è la facilità con cui persone apparentemente come noi, possano aderire in coscienza a simili atrocità. Noi riteniamo scontato distinguere il bene dal male in virtù della sofferenza che infliggiamo ai nostri simili. Per molti di loro il concetto di bene e di male così come lo intendiamo noi, non esiste. per loro può essere bene il provocare la sofferenza di tantissime persone, perchè quelle persone non contano nulla, conta solo un'ideologia astratta. Un mondo che esiste solo nelle loro menti...è atroce. A questo punto dovremmo chiederci: come mai noi col tempo siamo riusciti a capire che in quanto esseri umani, non siamo così diversi gli uni dagli altri, ma che chiunque può amare e chiunque ha il diritto di vivere e di inseguire la felicità. Come mai in mezzo a noi, questi valori universali non li contagiano? Se davvero vogliamo un mondo senza ideologie atroci, e che ogni essere umano abbia una coscienza libera da inganni, perchè i terroristi non lo comprendono? Io credo che ci sia un certo inaridimento della nostra società, lo svuotamento delle emozioni, stia falsificando la vera essenza umana. In un luogo arido, crescono piante piene di spine, questa è la reale essenza del terrorismo. E troncando i cactus con un'accetta i pezzi caduti faranno crescere nuove piante. Noi dobbiamo innaffiare il nostro mondo. Molte di queste persone, che frequentano le moschee fino ad aderire a piani di odio, non sono diverse da quelle che anni fa militavano nelle brigate rosse. Molti di questi sono persone che al di fuori del lavoro non hanno nulla, immersi come innesti malriusciti in una società che sentono lontana da loro, maturano il desiderio di distruggerla per una sorta di rabbia repressa. Sono le coscienze deboli, che non credono più nella felicità su questa terra, che sono disposti a morire per una promessa. Pensate che una persona felice, che abbia voglia di vivere, sia disposta a sacrificarsi per un'idea? L'egoismo fino a un certo livello ci salva, perchè mettendo la nostra felicità in primo piano, ci fa evitare di diventare schiavi di qualcos'altro. Ma deve essere un sano egoismo. Nessuna religione ragionevole può chiedere l'abnegazione totale delle persone a una fede. La natura stessa vuole che noi viviamo per la nostra felicità. E inseguendo la nostra felicità facciamo alla società il bene più grande, perchè non accumuliamo odio e rancore. Oggi invece la nostra società, vuoi per l'economia di mercato attuale, sta moltiplicando spasmodicamente i desideri e i bisogni degli individui, inculcandoci necessità non reali...questo fa salire il livello di frustrazione sociale proprio da parte di chi non riesce a soddisfarsi. Perchè sono spesso gli extracomunitari a fare i lavori più umili? Perchè ancora non sono entrati nella logica del benessere attuale. Noi avvertiamo indispensabile avere certi vestiti, concederci alcuni piaceri, avere un certo livello di benessere, perchè le pubblicità, i media, ci dicono che sensa di quello non siamo a posto, non abbiamo raggiunto il nostro scopo. Come considereremmo una persona che vestita economicamente, che abita in una casetta mediocre, che non può spendere tanto, entri nelle nostre frequentazioni? Per lui magari basterebbe una passeggiata, una chiacchierata, un gioco. per noi no. Noi dobbiamo frequentari dei locali, fare shopping e spendere, rallegrarci in tanti piaceri, che sono tali perchè riconosciuti da tutti tali. Faccio un esempio banale: la mia città organizza una serata di discoteca all'aperto in una grande piazza, costo di entrata: 30 euro. perchè le persone non sono capaci di organizzarsi da soli? In una strada qui vicino in una casa una sera di queste c'è stata una festa...musica, roba da mangiare, allegria, ragazze...erano tutti albanesi. Oggi invece da soli stiamo diventando incapaci di divertirci...i divertimenti sono "programmati". Se non ridiamo autenticità al nostro vivere comune, l'epoca d'oro che stiamo vivendo crollerà. Se abbiamo tutto quello che abbiamo è perchè persone prima di noi hanno costruito un mondo migliore di quello che c'era per il bene comune, con un certo entusiasmo. Oggi non vedo questo entusiasmo. Ognuno pensa a innaffiare la piante del proprio orto, lasciando seccare tutto il resto. Invece bisogna fare entrambe le cose. la storia ci costringerà sempre di più ad amare gli altri, a immedesimarci, nelle sensazioni altrui. Non possiamo essere felici, se chi abbiamo accanto è disperato. Dobbiamo cercare la nostra felicità, il nostro piacere, e donarne altrettano, e contagiare ciò che ci circonda, innaffiare il mondo. Solo così qualsiasi ideologia di morte si estinguerà. Questo credo sia il senso originario del messaggio cristiano. Gesù non soffrì fino alla morte perchè era un uomo di ferro, ma perchè aveva gioia di vivere e fiducia, e consapevolezza che solo il desiderio di essere felici insieme agli altri ( cioè amarsi) è importante
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Dai, su, ancora qualche luogo comune che per ora non ne ho letti abbastanza.
(che certe situazioni siano delicate è vero, ma il fare di tutta l'erba un fascio per una persona dotata di media intelligenza non dovrebbe essere così rapido).
Attenzione però a non sottovalutare certi segnali oppure a pensare che tanto, fino a quando non mi tocca direttamente, la cosa non mi riguarda.
Fare di tutta l'erba un fascio è un errore ma altrettanto grave è far finta di nulla... credo che farsi scivlare tutto addosso nella indifferenza sia un modo sbagliato di affrontare il problema.
Stiamo parlando di episodi gravi, che vanno ovviamente analizzati da chi di dovere, qui si fanno solo considerazioni senza avere tutti gli elementi in mano.... ma, secondo me, è meglio parlarne che far finta di nulla e vivere sotto una campana di vetro.
Saluti, Wallis
La meteorologia? Affascinante, intrigante, esaltante, coinvolgente e appassionante... vi basta? :-)
"mogli e buoi dei paesi tuoi"
i vecchi la sapevano lunga...
e comunque non puoi "integrare" chi non lo vuole per principio.
tutta la politica sull'immigrazione è partita già 30 anni fa in modo sbagliato. la politica internazionale ha fatto il resto e la situazione è sotto gli occhi di tutti: ghetti, delinquenza (micro e macro), contrabbando, e, per ultimo il terrorismo che prende come scusa la religione (follia: l'Islam vero è tutt'altro che violento)
tutto quello che possiamo fare purtroppo sono vane parole. La tendenza ormai è questa, ed è sempre più nera.
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