Come quasi ogni pomeriggio, verso le 18 dopo il gelatone "Al Pellicano" sul lungomare, giù alla "palata" a "timbrar cartellino " per la seconda volta nella giornata.
Dal forte drago con T a +37, da poco è girata brezza di mare.
Già sul lungomare refoli di sabbia, strappati dall'arenile, da un vento fortissimo che si va rinforzando da Est.
Bandiere rosse, ombrelloni chiusi, e gente che fugge dalla spiaggia proteggendosi gli occhi dalla minitempesta di sabbia.-
Un mare di spume ed onde sempre più alte.
Fermo la bici, poco prima della palata per ripararla dall'acqua salmastra che come nebulizzata viene sparata sulla banchina dagli scogli-
I soliti amici mi interpellano, sapendomi appassionato di meteo, sulla durata del caldo e del garbino latente in collina a pochissimi km.-
Mentre si parlava vediamo due ragazzi a 100 mt dalla palata su un materassino gonfiabile, evidentemente strappati dalla riva, ed ora alla balia della fortissima corrente che li sta spingendo unitamente al vento al largo.....
Gli facciamo dei segni...
loro impassibili...
Telefoniamo subito alla "Capitaneria di Porto" per il recupero.
Passano 15 minuti, quando loro sono stati trascinati per altri 200 mt al largo, arrivano a piedi sulla banchina tre in divisa.
E non possono certo far nulla.
Arriva una barca a motore in rientro al porto, ed a forza di gesti facciamo notare i due " naufraghi".
Si avvicinano, gettano salvagente ancorati a funi...
Ma i due non vogliono essere tratti in salvo!
(così ci dicono gli occupanti dell'imbarcazione ,passati vicino a noi per riferire)
Dopo ben 45 minuti accorre la "pilotina" della Capitaneria(la distanza dalla palata è di soli 550 mt!)
Non ho potuto fare a meno di sbottare, forse in malo modo, con i tre in divisa, per la loro solerzia nel far multe(ogni 15 minuti piombano lì cercando di fregare uno di noi) , rimbrotti a noi che ci tuffiamo dagli scogli con mare calmo
I due nel frattempo erano a 400 mt di distanza al largo e a malapena si scorgevano fra le onde...
Con manovre ardite e pericolose, riescono a tirarli in coperta.
La fortuna con loro è stata veramente sfacciata: bastava che una raffica od onda più robusta li avesse capovolti o disarcionati, che sarebbero stati spacciati(questa era la ns paura), e noi non potevamo fare nulla, se ci fossimo azzardati ad intervenire a nuoto(eravamo tutti buoni nuotatori) saremmo stati sopraffatti dalla burrasca e dalla corrente e 5/7 nodi.
Sono tornato al piazzale del porto a vedere da vicino i due allo sbarco: due ragazzini di 16/18 anni, Austriaci.
Lei singhiozzava, lui(aveva capelli lunghissimi e da prima credevamo fossero due donne) rideva.-
Il fatto che erano abbondantemente "fatti" lo dimostra il fatto che oltre a rifiutare l'aiuto del primo natante, seppur essendo in una situazione di gravissimo pericolo di vita, sembrava "giocassero" lì su quel materassino.
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
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