Riapertura Case Chiuse: siete d'accordo ?

**Pietro Calabrese** · 09/08/2007, 22:54

Si

**albedo** · 09/08/2007, 23:48

Originariamente Scritto da Viscardi

va la và, che poi finisci sotto ai ponti , tieniti stretta la tua bella casettina, calda ed accogliente nelle gelide notti invernali

Sì ma la ricomprerei coi soldi dell'assicurazione. E' la casa che odio, non il suo contenuto.

**Davide1987** · 10/08/2007, 00:13

certo

**pio** · 10/08/2007, 00:19

scusate ma se c'e' gia tanta gente che si rinchiude in casa e si ammazza dalle se....
si rinchiudono in cameretta a chiave in doppia mandata.

**Professeur Bugigiò** · 10/08/2007, 01:54

Assolutamente si'.

E' ora di rendersi conto che con le utopie non si va da nessuna parte. La prostituzione esiste, e' sempre esistita, e esistera' per sempre. Per cui tanto vale renderla legale, pulita e sicura.

Ovviamente, pene severissime per sfruttatori illegali.

**leonex** · 10/08/2007, 07:09

Tema non facilissimo da affrontare, ma in linea di massima favorevole ! Ovvio tutto dovrebbe essere regolato da norme precise, a livello sanitario fiscale e previdenziale !

Ma anche a livello di sicurezza pubblica..multe per chi esercita al di fuori di queste case e così via..

**zione** · 10/08/2007, 07:52

Favorevole: visto che non si riuscira' comunque mai a togliere la ragazze dalla strada (e gli intrallazzi malavitosi ad esse collegate !) l'apertura di case/centri diciamo del ***** potrebbe almeno servire in primis a rendere le condizioni di vita delle donne decisamente migliore, nonche' appunto forse a ridurre il giro malavitoso ora collegato alle prostitute !

Ovvio che tali centri dovrebbero essere solo statali e ben controllati, sia in materia di salute/igene sia negli eventuali tentativi della malavita di metterci le mani sopra !

**albedo** · 10/08/2007, 08:17

Io resto del parere che l'impianto della legge Merlin sia giusto: la prostituzione non è reato, lo sfruttamento sì, che avvenga intramoenia o extramoenia.

Lo spettacolo a cui assistiamo negli ultimi anni, invero un po' calato rispetto al boom degli anni '80 e '90 col primo ingresso massicio di "schiave" immigrate, è indecoroso. Ma se una donna vuole farlo a pagamento lo faccia dove meglio crede se il provento dell'attività spetta a lei e solo a lei.
L'uomo che va con prostitute non deve avere la sensazione di recarsi in un ambulatorio medico: viene a mancare quell'inghippo, quel senso della trasgressione che è alla base dell'input psicologico che lo spinge a trasgredire.
Le cose troppo organizzate non "tirano", ammosciano l'emozione. E le donnine di strada continuerebbero ad esistere perché il mercato le richiede, facendolo però di nascosto e contro la legge.

**Aliseo** · 10/08/2007, 09:26

Originariamente Scritto da Thuban

Si alla case chiuse, la prostituzione andrebbe legalizzata,pagherebbero le tasse,sarebbero controllate a livello sanitario,diritto di ferie anche per loro( come un lavoro normale..) sicuramente dininuirebbero le minorenni sfruttate e maltrattate,purtroppo si rischia di ''ghettizzare''....

Quoto tutto!

**Elena** · 10/08/2007, 10:23

Originariamente Scritto da zi pacciano

Sì per i controlli sanitari
Tra le prostitute gira l'HIV e molti uomini lo vogliono fare senza profilattico
Qualche prostituta accetta cosicchè allo sfruttatore gli fa vedere che ha usato 15 profilattici per tot Euro,mentre 2 o 3 rapporti li ha fatti senza ;in tal modo la prostituta si prende la quota per intero dei rapporti senza profilattico

quoto

Originariamente Scritto da bugigio

Assolutamente si'.

E' ora di rendersi conto che con le utopie non si va da nessuna parte. La prostituzione esiste, e' sempre esistita, e esistera' per sempre. Per cui tanto vale renderla legale, pulita e sicura.

Ovviamente, pene severissime per sfruttatori illegali.

quoto

Originariamente Scritto da albedo

Io resto del parere che l'impianto della legge Merlin sia giusto: la prostituzione non è reato, lo sfruttamento sì, che avvenga intramoenia o extramoenia.

Lo spettacolo a cui assistiamo negli ultimi anni, invero un po' calato rispetto al boom degli anni '80 e '90 col primo ingresso massicio di "schiave" immigrate, è indecoroso. Ma se una donna vuole farlo a pagamento lo faccia dove meglio crede se il provento dell'attività spetta a lei e solo a lei.
L'uomo che va con prostitute non deve avere la sensazione di recarsi in un ambulatorio medico: viene a mancare quell'inghippo, quel senso della trasgressione che è alla base dell'input psicologico che lo spinge a trasgredire.
Le cose troppo organizzate non "tirano", ammosciano l'emozione. E le donnine di strada continuerebbero ad esistere perché il mercato le richiede, facendolo però di nascosto e contro la legge.

...e chi se ne frega, il problema è suo!
Dunque per non venire a mancare il senso di trasgressione, mette a repentaglio la sua vita (se fosse solo la sua, cazzi suoi) e magari o soprattutto quella di una eventuale compagna o paterns?

Comunque credo (mio parere) che se fino ad oggi non si è fatto ancora nulla per queste povere donne ci sarà un motivo(chissà i giri loschi tra le persone che dovrebbero e potrebbero fare qualcosa

), non credo sia così impossibile cercare di toglierle dalla strada. Diciamoci la verità, le signorine che "battono" sui marciapiedi sono sfruttate, le donne che lo fanno per soldi e per lavoro stanno in casa loro