
Originariamente Scritto da
Thor
Sono andato a fare una mangiata insieme a Davide sul monte piacentino. Durante il viaggio mi sono guardato intorno e ho riflettuto un po'.
Ho visto paesini di 10 abitanti, 3 case su un pendio; strade fatte di curve e piene di buche; orecchie che si tappano ad ogni salita o discesa.
E, in generale, una desolazione sconcertante ovunque io rivolgessi lo sguardo. Tutta vegetazione, agglomerati urbani lontanissimi, in fondo a vallate apparentemente irraggiungibili, chiusi da colline da ogni lato, come una prigione vegetale.
Tutto questo mi ha nauseato, giuro.
Mi nausea l'idea di un paesaggio con colline o montagne, mi nausea l'idea di poter perdere, in futuro, per qualsiasi motivo, la mia bassa padana, dove le montagne le vedi sciaguratamente solo con il föhn, e che da lontano, dopotutto, non sono neanche così brutte come esserci dentro.
Mi rattrista molto vedere questi bubboni giganti uscire dal terreno, come brufoli in un quindicenne dall'igiene da sudest asiatico.
E pensavo alle metropoli, alla bellezza dei palazzi, al traffico, ai mille servizi reperibili ovunque.
Ieri, dopo
un'orrida mulattiera, avevo persino voglia di baciare l'asfalto quando l'ho visto.
Ho pensato che non potrei mai vivere in luoghi così, dove
apri le finestre e vedi una serie di curve che si stagliano nel cielo, come a ricordarti che non sei un ospite gradito.
Non potrei mai vivere senza il mio tanto bistrattato piattume padano, che più volte ho offeso, stupidamente, in passato, ma che come una madre amorevole sa sempre perdonarmi.
Ti
amo, pianura.

Segnalibri