A parte il fatto che a 14 anni, cioè al momento della scelta delle superiori, non capivo un cazzo. Secondo: Ale, stai parlando con una persona che da un anno scrive quasi quotidianamente per un giornale che lo paga tre euro netti ad articolo. Questo a casa mia è farsi sfruttare, perchè un articolo, tra seguire una conferenza, andare a intervistare qualcuno e passare qualche ora al pc, porta via quasi una giornata. Non mi sembra di essere uno che non ha voglia di fare, anzi. Solo che guadagnavo di più al bar, ok? E questo mi sta profondamente sulla minchia. Non colpevolizzo la redazione, sia chiaro. Il sistema è così, punto. O ti adatti, o ti attacchi. Perchè non ho continuato a fare il barista? Perchè nella vita uno può scegliere i soldi facili senza sbocchi, o la gavetta per ottenere qualcosa di appagante. Il lavoro appagnate però costa sangue e lacrime, specie quando ti accorgi che c'è sempre qualcuno che ti fotte o ti scavalca a prescindere dal merito: ti assicuro che nella mia redazione come altrove c'è una bella differenza tra me, aka Mr. Nessuno, che si è presentato armato di faccia da culo dicendo: "mettetemi alla prova, mi piace scrivere", e il figlio del giornalista o del personaggio influente di turno. E questo è solo un piccolo esempio.
PS: Comunque Ale, quando scrivi certe ingenuità dimostri di non conoscere proprio l'Italia fuori da Milano, dove le opportunità di sti tempi si contano sulle dita di una mano. L'esempio più fresco? Tempo fa qui a Trento c'era un concorso per dei posti in un museo. Ovviamente c'era una graduatoria, dopodichè bisognava affrontare una selezione. Per la selezione si dovevano preparare dei testi. La bibliografia per affrontare l'esame, sconfinata (tipo 10 libri da preparare), è stata pubblicata sul sito del museo 4-5 giorni prima della selezione stessa. Insomma, recuperare i libri e studiarli in tempo utile era pura utopia. Chissà perchè, però, gli amici di chi lavorava negli uffici del museo, quella bibliografia la conoscevano giorni e giorni prima. A tal punto da ordinare i suddetti testi nel circuito bibliotecario dove - guarda caso - lavora la mia ragazza che ha potuto constatare che qualcuno sapeva già da tempo già quali fossero.
Ultima modifica di MrPippoTN; 14/09/2007 alle 02:19
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Boh... E' il solito discorso degli strappi alle regole più gravi o meno gravi, Jadan, non porta da nessuna parte. Secondo me, o si dice - coerentemente - "qualunque furbata è qualcosa di sbagliato punto e basta" (come fa Alessio), oppure tanto vale evitare in assoluto di giudicare chi sgarra e viene "pizzicato": la soglia di gravità di uno strappo alle regole è molto soggettiva; il meccanismo che scatta nella testa di chi sgarra è semplice: più si abitua, più i suoi strappi alle regole gli sembrano normali, e più tende a giustificarsi... Sono sicuro che persino i delinquenti avranno delle giustificazioni per le loro malefatte: magari diranno "non è colpa mia se ho agito così, sono stato costretto dalle circostanze, sono nato in una famiglia povera, da piccolo mio padre mi legnava, etc.". E poi non dimentichiamoci il contesto. Nel caso specifico, non me ne voglia nessuno, Bari non è Trento, diciamo le cose come stanno senza code di paglia e senza paura di passare per razzisti. Io sono nato in Puglia e le differenze di mentalità tra qui e lì sono sotto i miei occhi da una vita.
Ad ogni modo io non giustifico e non colpevolizzo nessuno, specie sulla base di una semplice notizia riportata dai giornali. Mi faccio i fatti miei e dico: chi rischia sa di rischiare. Se gli va bene buon per lui, se gli va male paga e sono comunque fatti suoi: io non leggo i giornali con l'attidutine della gente frustrata che ha bisogno quotidianamente di un capro espiatorio per sfogare la propria voglia di giustizia. Se la mattina leggo sul giornale che hanno beccato qualche furbetto, di solito non mi fa nè caldo nè freddo, non faccio parte di quelli che dicono: in galera e buttare le chiavi, ergastolo, etc. Specie se sono dei poveri mentecatti. Al limite mi girano un po' più le balle quando sono persone strapiene di soldi. Ma comunque ho i fatti miei a cui pensare. La mia visione della faccenda è questa: in giro vedo troppe persone che giudicano e che non si fanno gli affari propri... Per come la vedo io, nessuno di noi è perfetto. Personalmente dò lealtà a chi è leale con me e sono sleale con chi è sleale. Sto alle regole quando le percepisco come giuste e sono tentato di violarle quando mi sembrano delle prese in giro. Alle ingiustizie spesso reagisco in modo infantile e a volte pago i miei errori, ma non mi interessa di chi mi giudica, mi interessa la mia crescita personale. Imparassero a pensare agli affari loro, gli altri, che santi io ne devo ancora conoscere. E prima o poi la ruota gira...
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
è tutto normale. Alla Federico II per esempio ci sono intere famiglie a insegnare...padri, figli, fratelli ecc... per carità sono persone competenti, ma forse non più competenti di chi aveva un padre sconosciuto e non ha potuto. La moglie di un senatore della mia città è diventata docente universitaria a Cassino... I professori (sempre della federico II) che fanno sessioni di esami apposta per figli di amici eccetera...è normale, mi dispiace persino per quelli beccati, in mezzo a tanti che hanno fatto decisamente peggio, senza rimorsi, e anche con la presunzione di credersi chissà chi...
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
riflettendo bene..
ma chi era Moggi da ragazzino questo qua??
comunque rimango della mia idea .. Emigro!
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
Quindi tu ti sei fatto l'idea di gente che discute "del pubblico" e che ha come oggetto di interesse "il pubblico"?
Sento un leggero moto di invidia per la tua cerchia di conoscenze anche virtuale.
Ripeto io vedo/sento una maggioranza di persone per cui 5 pronomi personali si potrebbero tranquillamente eliminare dal vocabolario .......
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Bassini, stiamo parlando della stessa cosa. Farsi solo gli affari propri come lo intendi tu è l'altra faccia della stessa medaglia di cui parlo io. Non è che farsi i c*zzi degli altri significhi essere altruista, ovviamente: ha un'accezione negativa e comunque è sempre un sintomo di egoismo. Qualche esempio pratico? Tanto per cominciare molte persone hanno il brutto vizio di fare i conti in tasca a chi non conoscono. Parlano di ciò che uno acquista e di ciò che in teoria potrebbe o non potrebbe permettersi (dalla macchina del vicino di casa alla barca di D'Alema). Comprano riviste di gossip e guardano trasmissioni che si occupano della vita privata dei vip a tal punto da far guadagnare miliardi a gente che fa la spia di mestiere. Giudicano il tal politico che ruba, o il talaltro che va a mignotte, quando magari sono i primi a fare i furbetti in tante piccole cose, dalla semplicissima fila alle poste alla costruzione della veranda sul tetto di casa senza l'autorizzazione edilizia... Quando perdi un parente parlano e sparlano delle tue questioni familiari legate all'eredità e pretendono di sapere ciò che è dovuto o ciò che è illegittimo (vedi caso Pavarotti in questi giorni: che tristezza)... Credono di poter giudicare gli affari di coppia dei propri amici o presunti tali, come se fossero tutti psicologi e conoscessero a menadito i meandri della psicologia umana... Sono insicuri, e questo li porta ad aver paura di tutto ciò che non conoscono: ecco perchè, spesso, detestano gli estranei, gli stranieri, gli omosessuali, gli extracomunitari e in genere le persone che conducono stili di vita fuori dal comune... e godono quando qualcuno viene arrestato e sottoposto al pubblico ludibrio per fatti di cui non sanno nulla, come se a loro glie ne venisse qualcosa. Perchè la gente segue tanto Cogne o Garlasco? Perchè nella natura umana c'è un sacco di voyeurismo e di bisogno di soddisfare la propria sete di vendetta, sin dai tempi degli spettacoli nel Colosseo... Ditemi se questa non è cattiveria. O comunque boh... sarà qualcosa di catartico. Comunque io dormo anche senza sapere chi ha ucciso il povero Cristo di turno. Aggiungo una riflessione: i potenti sanno che parlare alla pancia della plebe è più facile che parlare al loro cervello, per questo fanno leva sulle tasse e fomentano paure inconsistenti nella testa dell'elettorato: ti mettono addosso la paura di volare, la paura di uscire la sera... Giustificano guerre con la scusa di un terrorismo che stando ai loro deliri dovrebbe essere ovunque, intorno a noi: così la gente avverte l'esigenza di correre ai ripari anche in situazioni paradossali. Le vittime di questo meccanismo, loro malgrado, vedono terroristi in ogni moschea, vedono ladri ovunque, assassini ovunque, borseggiatori ovunque, truffatori ovunque. Insomma: sembra che chiunque abbia bisogno di avere un cattivo contro cui puntare il dito, per dimenticare quant'è cattivo lui, se stesso. A volte mi domando se di questi tempi l'essere umano stia perdendo il lume della ragione. E un po' mi preoccupo, perchè secondo me quando siamo portati ad ad agire troppo d'istinto, 99 volte su 100 facciamo danni.
Filippo
Vivo a Trento città, ma la mia stazione meteo è nella campagna di fronte casa dei miei genitori, a Rovereto.
E' dai tempi della scuola media inferiore che qualcuno non si rivolgeva a me iniziando con "Bassini, ".
Amenità a parte condivido buona parte, con alcuni ma ... Alcuni dei passaggi che citi sono dettati da invidia, invidia di bassa lega, più che da "cattiveria" o "rivalsa" o "egoismo".
Questo è molto vero; anche perchè così facendo sono certi che "qualcosa" ascolta; nel secondo caso potrebbe cadere nel vuoto .........................
E quoto alla grande anche qui.
Mi faccio spesso la stessa domanda.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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