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  1. #1
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Aiutatemi: Voglio scrivere un libro!

    Mi è sempre piaciuto scrivere...ora non ho tempo, ma nelle pause tra un esame e l'altro si potrebbe fare. Che genere vi appassionerebbe?. Ecco un estratto di un racconto che scrissi tre anni fa: giudicate...
    Estratto da libro

    La luna quella notte regalava uno spettacolo d'altri tempi, forse di un' altra vita. L'aria era straordinariamente asciutta, tiepida, e l'astro d'oro pieno e grande più del sole brillava sul cielo del golfo, le luci delle città impallidivano a quello spettacolo. La terra era incantata dalla musica silenziosa di un mare nero, che il sorgere della luna aveva trasformato in una distesa sconfinata d'oro liquido scintillante nella notte chiara. Non sembrava proprio una notte, ma un giorno di un altro mondo. Proprio questo stava pensando, in quella notte di Maggio, Marco, e con un senso di nostalgia si risedette al tavolino, leggendo un vecchio libro, che raccontava la storia e la società del primo secolo del nuovo millennio. Marco sospirò: come gli sarebbe piaciuto vivere in quell'epoca così viva e tormentata, a cui tutti guardavano come l'epoca d'oro del vecchio occidente, saturo di piaceri, in cui gli individui, liberi, potevano ancora essere capaci di amare, odiare, soffrire...ma la maledetta scienza aveva distrutto tutto. Già perchè prima di quell'epoca, gli impedimenti morali, l'ignoranza, i rigidi schemi sociali non consentivano una vita felice all'individuo. Ma in quel secolo, le scienze consentivano già all'uomo una certa facilità di vita, le arti ancora resistevano e in un certo senso si era istaurato una sorta di equilibrio fra razionalità e istinto. Già, lui ancora sentiva dentro di sè l'istinto, quello che gli scienziati avevano iniziato a cancellare nell'uomo, al fine di garantire la "sicurezza" e il diritto alla vita di tutti gli esseri umani. Che brutta parola questa "sicurezza". Per oltre un secolo dal 2100 1l 2200 non si era parlato altro che di questa maledetta sicurezza di tutti gli uomini. In tutto il mondo era dilagata una sorta di anarchia, violenze e prevaricazioni erano esplose minando ogni stabilità sociale, etica ed economica. I "buoni" erano minacciati, ma i buoni non esistevano più, si farebbe meglio a chiamarli i "deboli"...fino ad allora. Per vincere la loro battaglia nella giungla di quei secoli avevano sistematicamnte distrutto la vita vera dell'uomo; cancellata, loro che si erano proposta di difenderla.
    Sfogliando il vecchio libro con delicatezza, come neppure un antiquario sa fare, Marco immaginava quel mondo, quando ancora i libri si toccavano tra le mani, quando nel viaggiare si osservava il paesaggio e il tempo trascorreva veloce, tanto che gli uomini lo rimpiangevano. Quell'età perduta, in cui ancora l'uomo si ottenebrava la mente nell'amare così come nell'odiare, quando ancora esitevano gli eroi, che perdevano la vita propria per salvare quella altrui, e quando c'erano ancora gli assassini, il cui odio portava ad uccidere addirittura altre persone. Marco rabbrividì a quel pensiero...chissà cosa si provava ad uccidere, o ad essere ammazzati, mentre si moriva...che cosa si pensava? E più pensava a quei secoli, al novecento, al primo secolo del duemila, più si innamorava di quegli uomini e donne vere...che vivevano veramente. Hanno ucciso l'uomo, invece di salvarlo...sospirò guardando la luna...maledetti scienziati!. Appena questo sentimento di forte disprezzo si fece largo nella sua mente, dilagando fra le sinapsi e accelerando il flusso del sangue e il lavoro del cuore, ecco che il giovane sentì di nuovo quella fastidiosissima punta nella mente, simili a un fischio nell'orecchio prolungato, che però parte dal cervello e ti lascia intontito per un po'. Era una comune scarica elettrica, provocata da quei maledetti dispositivi, che dal 12 maggio duemilacentouno vennero metodicamente inseriti nel cervello dei neonati, a da allora modificarono al midollo la vita e il corso della storia dell'uomo. C'erano state tantissime proteste inutili, ma la casta degli scienziati ormai aveva un potere illimitato sulle sorti dell'uomo, scienziati nelle sfere della politica, della chiesa, iniziavano da allora ad estendere la loro sete di controllo sull'umanità, e quella fu una vittoria per loro, ma per il genere umano una sconfitta tremenda.
    Il funzionamento del dispositivo era quasi banale, ma implacabile...e fu perfezionato col tempo. Non appena si fa largo nel cervello un sentimento di odio acceso, di rabbia, oltre una certa soglia, che poi fu indiscriminatamente abbassata all'eccesso, partiva un segnale elettrico intenso che dilagava proprio nell'area del cervello attivata nel sentimento di rabbia. La persona sentiva un dolore pungente al cervelletto, che per qualche istante bloccava ogni movimento, secondo l'intensità del sentimento di rabbia. subito dopo, l'individuo ormai stordito, subiva in dose massiccia una produzione di serotonina, atta a provocare un artificiale sentimento di pace e serenità, dopodichè smetteva di funzionare. nel giro di un secolo prima nell'occidente, poi nel resto del mondo scomparvero a un ritmo impressionante omicidi, guerre e violenze di ogni sorta. Ci fu un primo periodo di entusiasmo smisurato, e le voci di dissenso furono soffocate dai fatti, che parlavano chiaro: l'uomo non poteva più commettere violenze, ma gli stolti non videro, o non vollero vedere, la terribile violenza che fecero all'uomo, pensava sempre Marco: l'uomo sarebbe piombato in un terribile stato di apatia. Incredibilmente l'uomo da allora non solo perse la capacità di compiere il male, ma con esso perse anche la sua competitività, il senso di critica, e tutte quelle inclinazioni istintuali che lo avevano fatto straordinariamente progredire. Marco vedeva i suoi simili, come amebe addormentate in un mondo ingrigito e invecchiato, assurdamente controllato, col tempo anche le critiche al metodo efferato si spensero, e l'uomo cominciò a vivere passivamente questa condizione, proprio quando scomparvero gli ultimi della generazione degli uomini liberi. Ma Marco era convinto di avere qualcosa di speciale...nutrendosi di libri antichi (ne circolavano molti illegalmente), aveva lentamente risvegliato l'animo primitivo dell'uomo, quell'intelligenza del sentimento che era stata addormentata. Aveva anche imparato a controllare il consolatore...appena avvertita la scarica elettrica pensava alla sua infanzia...il piacere che tale pensiero provocava assorbiva la scarica di ormoni e gli permetteva di tornare subito ai suoi pensieri di rivolta. Infatti per fortuna il consolatore funzionava solo oltre una certa soglia di rabbia. Le persone che si incontravano tutti i giorni erano persone spente...come monaci buddisti tutti avevano la loro pace. Ognuno affrontava la vita imparando fin da piccolo ad accettare il mondo. Ogni rabbia, ogni atto di rivolta, ogni frustrazione forte era autopunita dal proprio cervello con il consolatore incorporato. A furia di scosse le generazioni avevano imparato a controllarsi, ma l'uomo era vicino all'implosione. Categorie estremante povere di persone morivano senza la forza di ribellarsi. L'economia era tornata in crisi a causa della mancanza di grinta nelle persone. L'impotenza si impossessava dell'uomo, ma gli scienziati non ammettevano l'errore...i loro provvedimenti erano inefficaci, la gente lo sapeva, li criticava, ma non poteva ribellarsi. Ma lnell'aria c'era una sorta di desiderio di cambiamento diffuso...le televisioni non ne parlavano, ma tra le persone ogni tanto c'erano scambi di confidenze

    che lasciavano pensare a gruppi di scienziati ribelli che scalavano il potere per infiltrarsi nella politica e scatenare una crisi di potere: la situazione era particolarmente grave in Europa e in Italia. Gli altri stati del mondo erano ormai completamente sottomessi, grazie a una pratica recentissima ideata negli Stati Uniti che si stava diffondendo a macchia d'olio: inserire il meccanismo del consolatore nel DNA: scrivere nel codice genetico umano il nuovo comandamento...cambiare l'uomo per sempre. Nell'arco di pochi secoli gli individui che assorbivano il mutamento sarebbero stati selezionati per propagare la nuova specie, l'uomo sarebbe diventato fortissimo come una colonia di formiche operose. Prima di allora occorreva agire: c'era solo un secolo a disposizione...insomma mica poco...pensò Marco con un sorriso. Continua...
    Ultima modifica di Marco.Iannucci; 23/09/2007 alle 17:01

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