La pigrizia è un pregio o un difetto? Entrambi, credo.

Fatto sta che io sono terribilmente pigro, a tratti sfioro l'indolenza. O meglio, sono tendenzialmente pigro, ma non sempre: quando ho una motivazione forte divento efficentissimo e ne guadagnano anche le altre attività.

Sulle cose che mi secca fare il mio motto è "non fare oggi quello che potresti rimandare a domani".
Esempio: tutto ciò che attiene alla burocrazia. Banche, pagamenti, poste, aggiornamenti catastali per le tasse ecc.
Sul lavoro le cose più seccanti le rimando all'ultima ora. Se potessi le rimanderei al giorno dopo, ma lavorando in un quotidiano non è possibile.

Quando ero giovane la pigrizia si accompagnava a una certa timidezza. Per pigrizia e timidezza non solo rinunciavo a storie potenzialmente belle con ragazze, ma non lasciavo la mia per evitare di parlarle, assistere a pianti, scenate, cambiare la mia vita e altre seccature. In attesa di innamorarmi di nuovo, cosa che puntualmente avveniva: il che mi faceva ritenere di aver fatto la scelta giusta, giacché il disamoramento sopraggiunto era stato solo apparente.

Dovevo parlare con un prof all'università? Rimandavo.
Una visita medica? Rimando, piuttosto aspetto di guarire.

Io sono fatto così, voi come siete?