Incredibile vicenda avvenuta a Montagna in Valtellina, un uomo di 33 anni andato in cantina a controllare le botti è stato colto da malore per le esalazioni del mosto, il padre settantenne vedendo che il figlio tardava a rientrare a casa è andato in cantina a vedere cosa lo trattenesse, ma non ha fatto a tempo a soccorrere il figlio che si è accasciato colto dalle fortissime esalazioni, trovati poi da un nipote che ha dato l'allarme, per il ragazzo era troppo tardi il monossido di carbonio esalato dal mosto le è stato fatale, il padre è in gravissime condizioni all'ospedale!.
Purtroppo sono fatti non così infrequenti..
Una piccola precisazione: io non sono molto ferrato in materia ma credo che fermentazione alcolica in atto nella cantina vada a togliere ossigeno all'aria presente nell'ambiente. Respirare quell'aria non permette di assimilare ossigeno ed è in pratica come se si fosse in apnea pur respirando.
Il monossido di carbonio invece è un prodotto della combustione ed è un po'più lento negli effetti, ed in questo caso è il monossido stesso presente in ambiente assieme all'ossigeno che viene respirato e va a legarsi più facilmente con l'emoglobina, determinando poi l'intossicazione.
Una piccola accortezza da adottare, ma salvavita, entrando in una cantina "a rischio" è quella di portare con sè una candela: se si spegne bisogna scappare via immediatamente. Anche perchè in questi casi, purtroppo, prima che si capisca qual è il problema possono morire diverse persone... Anni fa in provincia di Parma credo ne siano morte 3 o 4..
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Penso, avendo fatto la fermentazione alcolica l'anno scorso, che in effetti la fermentazione del glucosio presente nel mosto ad opera dei saccaromiceti, dia origine a etanolo + diossido di carbonio (non monossido come dice l'articolo) secondo la reazione:
C6H12O6---->(saccaromiceti) 2*C2H5OH + 2*CO2
Quindi é buona norma, prima di entrare nella cantine, portare una candela o accendino che sia, e assicurarsi che si accenda. Se non si accende, uscire immediatamente perché l'aria é satura di CO2 e quindi, anche se si respira normalmente, non si respira ossigeno con conseguenze anche fatali.
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Qui da me tutti i vecchietti lo sanno ed è la prima cosa che ti dicono in tempo di vendemmia,attento ad andare in cantina. Quelli giovani,specie se vengono da fuori sono molto meno accorti in questa ed altre cose. le vecchie cantine son piene di spifferi,le nuove ,specie se hanno porte e finestre moderne,son delle vere e proprie trappole. In certe case nuove se chiudi tutto,le guarnizioni alle finestre son così efficaci che ti manca l'ossigeno per respirare.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
....la fermentazione del mosto è meglio che venga fatta sotto una tettoia e comnque in un locale dove vi sia abbondante ricircolo d'aria...far fermentare il mosto in cantina, per come intendo io la cantina (interrata con solo una piccola finestrella) è veramente da pazzi...eppure si sentono spesso queste tristi disavventure che quasi sempre portano alla morte dei malcapitati.
Chi lo sa,in questi casi bisognerebbe conoscere bene come è andata,e spesso non lo si sa mai...certo lavorare in una industria vinicola non è stare in una cantina,in cui basta mettere o togliere una finestra per cambiare tutto. Ed in questi casi basta un leggero mancamento,e "affoghi" letteralmente nel gas che si raccoglie in basso,cosa frequente ad esempiocon l'ossido di carbonio delle stufette...
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