Sono d'accordo. Ma allora dovevano prendere un caso (es.: Bassolino) e spiegare in cosa era sbagliata la cosa.
Ripeto: a volte si aveva la sensazione che loro parlassero di rinegoziazione di debito, non di derivati. E queste pratiche possono essere del tutto lecite. Tant'è che io stesso ne ho fatte diverse.
Omettendo nomi e cognomi, una volta mi capitò la situazione seguente: a oggi il tasso di mercato è (diciamo) del 5%. Il Comune X aveva in piedi un mutuo trentennale (scadente, diciamo, nel 2012) stipulato a tasso fisso nel 1982. Vale a dire al 18%. Rimaneva da pagare di quel mutuo un milione di euro.
Due scelte, quindi: pagare sino al 2012 quell'interesse smisurato oppure chiamare la Banca e dirle: noi ti dobbiamo 100, facciamo una cosa: organizziamo un altro mutuo ventennale (di importo il 100 che ti devo, scadenza 2027) al 5,5%. Comunque non il 5% di mercato, ma certo non il 18% originario.
Così facendo però succede che, se nel primo caso il Comune si trovava a finire il debito nel 2012, nel secondo arrivava al 2027. E quindi facendo il discorso si vede che nei primi anni si spende meno (ma ho il sospetto che ieri abbiano usato l'inesatto termine "guadagna") ,ma poi, ovviamente, a partire dal 2012 si va a spendere di più.
Bene: un'operazione (varie, in realtà) come quella sopra ne ho fatte di persona. E sono convinto di aver fatto strabene. Perché è vero che si sposta in là l'onere, ma è altrattanto vero che si evita alla comunità un onere ingiusto.
Ecco, ieri non si capiva, per esempio, se l'assessore di Napoli, quando parlava di rinegoziazione alludesse a cose tipo queste. O ad altre.
Mica so se mi sono spiegato....
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Ultima modifica di Mory; 15/10/2007 alle 22:09
come sempre accade guardo report e mi inc.....zzo da matti...
complimenti ai vari governatori....e amministratori.
si non sanno che ci sono le commissioni.. si vabbe gli asini volano...
Concordo. Se lo spunto è interessante e perfino preoccupante in sè, è altrettanto vero che si finisce per far confusione, che non torna utile a nessuno.
In riferimento al grassettato, ieri sera non capivo proprio cosa intendessero per "costo implicito". O meglio, ho banalmente immaginato che il costo implicito sia di tipo probabilistico (cioè, pressapoco, che sia mediato su tot possibili valori, dipendenti dall'andamento del parametro di riferimento), dato il contratto di natura aleatoria. E allora non puoi snocciolarlo così alla leggera come dato di fatto, affidando quel valore alla bocca di un giovanotto "analista indipendente", come se fosse scontato che lui debba esprimere una verità indubitabile e "certa", men che meno far passare come certo un valore che non lo è. Devi chiarire e analizzare a fondo, e caso per caso (dunque meglio uno-due casi approfonditi, che 20 casi più o meno fumosi, effettivamente).
(Sempre che io abbia intuito bene, s'intende)
Quanto alle banche non c'è da stupirsi delle possibili fregature, non è quello il punto. Negli ultimi tempi mi occupo tra le altre cose di predisporre perizie su conti correnti (sia direttamente per il privato che ne fa richiesta, sia nell'ambito di cause civili in tribunale), legati alla pratica dell'anatocismo, ovvero alla capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi di cui le banche fanno uso (non risconosciuta dal codice civile e già negata, pare, dalla corte di cassazione), che conduce al calcolo degli interessi sugli interessi nel corso dell'anno. Da quel che mi dicono altri che si occupano di questo da tempo, nella gran parte dei casi le banche perdono le relative cause e/o addivengono a un accordo nettamente favorevole al cliente.
Ciò che è assurdo è che nessuno intervenga a fermare tale pratica in modo chiaro, e le banche stesse continuino imperterrite nel loro uso. Ma è mai possibile????
Capita così che per difendere un tuo diritto sei costretto ad agire, con tutte le conseguenze del caso... Ovviamente ci sono molti che non agiscono, com'è ovvio, e si ritrovano con esborsi progressivi di denaro superiori al dovuto (magari senza sapere che lo si può recuperare in molti casi) che possono finire per essere di notevole entità (per rapporti di c/c di lunga durata, essendo esponenziale il meccanismo, diventano davvero sostanziosissimi, specie poi per un piccolo imprenditore/commerciante che è passato per quegli anni in cui si praticavano tassi anche al 20%-25% e commissioni di massimo scoperto esorbitanti).
E intanto va avanti così. Poi dici l'Italia...
Ciao
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