dal blog di Pieroricca.org

credo rispecchi molto bene al situazione.

perdonami se ti scrivo in questa maniera ma ne sentivo l’esigenza. Andrò controcorrente. Sarò provocatorio. Quasi scostumato.
Sai, oggi ci sono state le elezioni Primarie per scegliere il segretario del nascente partito Democratico in Italia.
Sono stato colto da una forte e temibile depressione.
Questi mesi (volendo anche anni) non sono serviti a nulla. Gli errori e la collusione del centro-sinistra non hanno smosso alcun animo indipendente. Le telefonate amichevoli di D’Alema e Fassino non hanno logorato nessuno. Gli scivoloni “Mastella-De Magistris” o “Annozero” o ” Veronica Lario” non hanno fatto riflettere alcun individuo sinistrorso.
Le bugie del programma del Governo Prodi, le ipocrisie dei riformisti, le contraddizioni della sinistra radicale, la complementarietà acclarata tra schieramenti, erano tutti ingredienti che quest’oggi dovevano causare un solo risultato: scarsa, scarsissima affluenza.
Invece no. Tre milioni di persone hanno deciso (e qui andrò ancor più controcorrente) di porre la parola fine ad un possibile momento di vera riflessione all’interno del centro-sinistra italiano.
Questa incondizionata fiducia ad un figuro come Veltroni taglia le gambe, e fa pensare.
Fa pensare che ce l’hanno fatta. L’ombra di Silvio attanaglia ancora milioni di persone. Questo timore (giustificato) di ritrovarsi la banda Berlusconi ha definitivamente annebbiato ogni mente. Il punto è che - da circa quindici anni ad oggi - i leader che si sono susseguiti a sinistra non hanno fatto altro che alimentare questo terrore, aiutare Silvio con decreti ad personam, indebolire la cognizione di una questione morale tra gli elettori, gettare il confronto politico sulla perniciosa affermazione “rivolete Berlusconi?”.
I leader maximi di “sinistra” hanno vinto. Oggi ne è la conferma assoluta. Hanno lobotomizzato milioni di cervelli come Silvio ha fatto con i suoi. Ormai l’elettore medio del centro-sinistra vota per partito preso. Non esercita più alcuna riflessione sul proprio candidato, non cerca più l’informazione sana, non accoglie più le sfumature, non vuole altro che scacciare l’incubo Berlusconi.
Quindi sopporterà le scalate illecite sostenute dai propri leader dicendo “tanto le banche ce le hanno tutti perchè noi no…?”, subirà inerte le balle immani del Tg di Governo, comincerà a sopportare poco Santoro, amare Riotta, diffidare di Floris, odiare il tono di Travaglio, applaudire il trasformismo rutelliano, invocare più poteri per il “Premier”, imbastire ardue riflessioni sull’abbassamento delle tasse, ricordare con strumentale fine il nome di Marco Biagi.
Oggi, 14 ottobre, Veltroni ha tra le mani un successo enorme. Si è potuto permettere tutto. Gaffe pessime sull’ambientalismo, sulla Lario, sugli uomini di centro-destra che stima molto ( Letta, Tremonti, etc. ), sull’Indulto, su Unipol, su Prodi e altro ancora.
Perchè l’ha potuto fare? Semplice. Semplicissimo. Basta portar fede a questi 3 punti :
1- parlare in slang televisivo: pochi concetti, molta scena, mezze verità, populismo e tanta, tanta retorica.
2- bazzicare salotti buoni e prediligere interviste soft.
3- illudere le persone che il futuro della politica italiana sia un contenitore qualunquista e che l’antidoto anti Berlusconi siano delle finte Primarie (che avevano lo stesso metodo del “Porcellum” Calderoliano) con esito scontato.
La ricetta è facile. Il risultato deprimente.
Mi auguravo che il popolo delle Primarie per Prodi (ottobre 2005) fosse incazzato e consapevole della scarsa credibilità di questa “democrazia diretta”. Invece no.
L’unica nota - probabilmente - positiva (che già so esser astratta e irreale) è che si decidano seriamente ad ascoltare questi milioni di terrorizzati e che imparino sul serio a costruire un canale efficace con la società civile.
Altrimenti è troppo comodo ottenere bagni di folla - costruiti su strumentali ricatti morali - senza poi dare sincera voce a questo popolo dormiente.

Duccio