
Originariamente Scritto da
stefano64
Intervengo sull'argomento cardiofrequenzimetro, per dire che sono d'accordo con Corry.
Quando preparavo la mia prima maratona nel 2008 (ne ho fatte 2 in tutto

), il mio amico podista esperto (ex agonista) ha fatto a me e agli altri am
ici il test di Conconi per rilevare il valore soglia, la frequenza massima e, di conseguenza, il ritmo cardiaco della corsa lenta, media e veloce. Tutto ciò mi torna molto utile sia in corsa sia, soprattutto, in allenamento per capire che tipo di lavoro sto facendo e gestirlo al meglio. Poi, per carità, non bisogna farne una fissazione: anch'io spesso ne faccio a meno, non è che per correre ci sia bisogno del cardio....
P.S. Cronaca di un parziale insuccesso: domenica scorsa mi sono fiondato a San Benedetto del Tronto per la maratonina dei fiori, con il proposito di abbattere per la prima volta il muro dell'ora e mezza, visto che un mese prima, sul tracciato collinare della maratonina di primavera, avevo fatto il mio personale con 1h31'39" e negativ split nella seconda parte di gara. Niente da fare! Ho fatto i primi dieci km. in perfetta media di 4'15"/km, ma poi ho accusato un vistoso calo (accompagnato da cagotto: uff....) dopo il 12° km., finendo addirittura in 1h36' e spicci. Spiegazioni? Cagotto a parte, negli ultimi 15 giorni mi ero allenato poco e male, aggiungi un po' di stanchezza e stress lavorativi e concludi che nella corsa non si improvvisa nulla

P.S.2 Riguardo al cagotto, m'è venuto subito dopo aver preso il gel di maltodestrine: penso proprio che eliminerò completamente l'uso di integratori liquidi o semiliquidi durante le gare!

Segnalibri