Caso Eluana Englaro

**belli83** · 19/12/2008, 10:32

Intanto a Torino..
http://www.corriere.it/cronache/08_d...4f02aabc.shtml

**Romagna72** · 19/12/2008, 10:46

«È una cosa tremenda che nostra figlia si trovi in questa situazione - ha spiegato la madre - e noi non possiamo fare altro che assisterla, ma come genitore - ha aggiunto - capisco le scelte del padre di Eluana Englaro perché in questi casi tremendi ciascun genitore deve agire come si sente».

**belli83** · 19/12/2008, 13:08

Originariamente Scritto da Romagna72

«È una cosa tremenda che nostra figlia si trovi in questa situazione - ha spiegato la madre - e noi non possiamo fare altro che assisterla, ma come genitore - ha aggiunto - capisco le scelte del padre di Eluana Englaro perché in questi casi tremendi ciascun genitore deve agire come si sente».

Appunto. Come genitore.
La legge però deve agire senza alcun coinvolgimento emotivo.
Fino ad ora si è giustificata la decisione di far morire di fame e sete Eluana Englaro perchè si era certi che le sue condizioni potessero solo che peggiorare. Questa certezza, al di là del singolo caso, ovvero che lo stato vegetativo permanente non può avere margini di miglioramento decisamente vacilla.

**ibibi** · 19/12/2008, 13:41

visto ieri, ve lo propongo.
http://liberidiscegliere.wordpress.c...erto-veronesi/

**alb** · 19/12/2008, 15:06

Originariamente Scritto da belli83

Intanto a Torino..
http://www.corriere.it/cronache/08_d...4f02aabc.shtml

Servono ancora molte verifiche su altri pazienti, questo sostanzialmente per vedere:

La percentuale di successo di questa tecnica, che ad oggi potrebbe essere ancora molto bassa (non basta un solo test)
Se è efficacie anche per pazienti in stato vegetativo da più di 2-3 anni

Speriamo di essere sulla buona strada

**belli83** · 19/12/2008, 15:15

Originariamente Scritto da alb

Servono ancora molte verifiche su altri pazienti, questo sostanzialmente per vedere:

La percentuale di successo di questa tecnica, che ad oggi potrebbe essere ancora molto bassa (non basta un solo test)
Se è efficacie anche per pazienti in stato vegetativo da più di 2-3 anni

Speriamo di essere sulla buona strada

Certo. Si sa ancora molto poco.
Però è significativo che si sia riusciti a migliorare le condizioni di una persona in stato vegetativo persistente, quando fino a ieri si era convinti che non fosse possibile fare nulla.
Io comunque lo vedo come un grande passo avanti. E l'inizio di una rivoluzione rispetto ad alcune certezze in materia.

**Romagna72** · 19/12/2008, 15:31

Originariamente Scritto da belli83

Certo. Si sa ancora molto poco.
Però è significativo che si sia riusciti a migliorare le condizioni di una persona in stato vegetativo persistente, quando fino a ieri si era convinti che non fosse possibile fare nulla.
Io comunque lo vedo come un grande passo avanti. E l'inizio di una rivoluzione rispetto ad alcune certezze in materia.

ovvio ma non si può congelare una persona nell' attesa che qualcuno la faccia "risorgere"

**Deneb** · 19/12/2008, 16:14

Purtroppo cosa una persona in stato vegetativo provi, penso non si possa sapere, malgrado il cervello sia lesionato. Può essere che non senta nulla, ma può anche darsi che abbia percezione del mondo esterno.
Ora io non ho studiato medicina e non sono in grado di dire se esistano casi di stato vegetativo più o meno gravi.
Comunque, se una persona è in tale stato, qualunque cosa essa senta, alle apparenze esterne è un corpo immobile non comunicante con l'esterno, tenuto in vita artificialmente, visto che in natura tale condizione non esiste.
Visto che ognuno di noi è diverso dall'altro, sarebbe assai ragionevole che si disponesse un testamento biologico che entri in funzione quando le mie facoltà vengono meno, cioè io passo quanto vuole la mia volontà dalla mia bocca al foglio di carta.
Apro una questione che è poco dibattuta: al giorno d'oggi, una persona malata gravemente, cosciente, capace di muoversi, ha la possibilità di suicidarsi nel caso non voglia morire a causa della malattia. E questo è un gesto su cui pochissimi si scandalizzerebbero e non costituirebbe reato. Ebbene, perchè allora persone capaci di intendere e volere ma immobili (come Welby) o persone che, allo stato attuale apparentemente incoscienti ed immobili, a mente lucida hanno espresso il desiderio di morire in alcune ipotetiche circostanze non hanno la possibilità di vedersi garantito l'equivalente di un suicidio? Io trovo questa una cosa terribile!
Io sono il proprietario della mia vita e voglio essere io a decidere quando è ora di fare il pollice verso.
Attenzione, perchè non sto dicendo che tutti devono fare così. Giustamente c'è chi vuole morire "naturalmente" e ciò sarebbe a lui garantito nella stessa misura in cui io voglio essere portato alla morte. Questo si esplicherebbe nel famoso testamento biologico.
Ovviamente nel testamento biologico io disporrei che mi si lasciasse morire nel caso di coma vegetativo, anche mettendo in conto magari che questo comporti uno stato cognitivo, ma l'impossibilità di comunicare con l'esterno. Sarebbe atroce, in quanto non potrei essere una persona, ma solo un corpo molle, che avrebbe scarsissime possibilità di tornare a livelli quasi accettabili di vita cominucativa. Pace, sono disposto a giocare questo rischio!

gabriele*80* · 19/12/2008, 19:29

Si sa che il Vaticano sono duri come i pini verdi, poi ci mette Sacconi e il governo ormai morire con libertà è diventato complicato.

**alb** · 19/12/2008, 19:37

Originariamente Scritto da Deneb

Purtroppo cosa una persona in stato vegetativo provi, penso non si possa sapere, malgrado il cervello sia lesionato. Può essere che non senta nulla, ma può anche darsi che abbia percezione del mondo esterno.
Ora io non ho studiato medicina e non sono in grado di dire se esistano casi di stato vegetativo più o meno gravi.
Comunque, se una persona è in tale stato, qualunque cosa essa senta, alle apparenze esterne è un corpo immobile non comunicante con l'esterno, tenuto in vita artificialmente, visto che in natura tale condizione non esiste.
Visto che ognuno di noi è diverso dall'altro, sarebbe assai ragionevole che si disponesse un testamento biologico che entri in funzione quando le mie facoltà vengono meno, cioè io passo quanto vuole la mia volontà dalla mia bocca al foglio di carta.
Apro una questione che è poco dibattuta: al giorno d'oggi, una persona malata gravemente, cosciente, capace di muoversi, ha la possibilità di suicidarsi nel caso non voglia morire a causa della malattia. E questo è un gesto su cui pochissimi si scandalizzerebbero e non costituirebbe reato. Ebbene, perchè allora persone capaci di intendere e volere ma immobili (come Welby) o persone che, allo stato attuale apparentemente incoscienti ed immobili, a mente lucida hanno espresso il desiderio di morire in alcune ipotetiche circostanze non hanno la possibilità di vedersi garantito l'equivalente di un suicidio? Io trovo questa una cosa terribile!
Io sono il proprietario della mia vita e voglio essere io a decidere quando è ora di fare il pollice verso.
Attenzione, perchè non sto dicendo che tutti devono fare così. Giustamente c'è chi vuole morire "naturalmente" e ciò sarebbe a lui garantito nella stessa misura in cui io voglio essere portato alla morte. Questo si esplicherebbe nel famoso testamento biologico.
Ovviamente nel testamento biologico io disporrei che mi si lasciasse morire nel caso di coma vegetativo, anche mettendo in conto magari che questo comporti uno stato cognitivo, ma l'impossibilità di comunicare con l'esterno. Sarebbe atroce, in quanto non potrei essere una persona, ma solo un corpo molle, che avrebbe scarsissime possibilità di tornare a livelli quasi accettabili di vita cominucativa. Pace, sono disposto a giocare questo rischio!

Quoto anche la punteggiatura!