TV,se ne parla adesso a otto e mezzo,trasm de la7,Giuliano Ferrara e Rit. Armeni.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Ieri ho letto sul Quotidiano della Basilicata che si vocifera che a De Magistris, dopo Poseidone e Why not, vogliono togliere anche l'inchiesta Toghe Lucane (ci hanno provato già in passato, adesso sarebbe "en plein") e affidarla ad un altro Pm, letterlamente descritto come una "creatura" dì Nicola Buccico, attuale sindaco di Matera, esponente di spicco di AN lucana ed ex vice-presidente del CSMm, TRA I PRINCIPALI INDAGATI DI TOGHE LUCANE.
Capito che aria tira? L'inchiesta in mano a un pm legato a doppio-triplo filo a uno degli indagati eccellenti dell'inchiesta!!!!
Spero che non cada il silenzio su questa storia davvero raccapricciante.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
e credi che non succeda?.-- ora si puo tutto...
Segnalo, non così a sproposito come potrebbe sembrare, l'eccellente e tragico articolo di Bolzoni si Repubblica di oggi:
http://www.repubblica.it/2007/10/sez...o-giudici.html
Questo perché ciò che veramente sta succedendo, in Sicilia come in Calabria, è lo sfaldamento della magistratura. Non so se sia normale, in prospettiva storica, la situazione odierna o quella di qualche anno fa. Fatto sta che oggi, come non succedeva da una quindicina di anni, la magistratura appare debole e divisa. In questa divisione e in questa debolezza si muovono, furbescamente, i Mastella.
Una domanda ricorre spesso in questi giorni e in questo thread "ma cosa sarebbe successo se al posto di Mastella ci fosse stato Castelli e a quello di Prodi Berlusconi?". Risposta più gettonata: un casino ben maggiore. Probabile. Ma perché? La spiegazione più accettata è che essendo Berlusconi di destra e Mastella di sinistra (Uah! Uah! ndr) ed essendo la magistratura di sinistra, sel Mastella attacca la magistratura tutti zitti.
La mia sensazione è che questa sia una visione un po' superficialotta del problema. Il fatto è che Berlusconi dichiarò guerra alla magistratura nel suo insieme. Non tanto con ispezioni, ma con leggi che ne diminuissero il potere, con proposte di riforma che tendevano a diminuirne l'importanza ecc. ecc. Era, insomma, la vendetta degli avvocati contro i magistrati. Di fronte a questo attacco i magistrati hanno reagito compatti, mettendo a tecere le loro divisioni. Questo ha rafforzato in tutti l'idea che la magistratura fosse un fronte compatto, unitario. Di "sinistra". Invece no: erano uniti solo per respingere un attacco rivolto a tutti loro.
Mastella è stato decisamente più abile. Lui non attacca "la" magistratura. Attacca "un" magistrato. Un magistrato, peraltro, entrato in rotta di collisione con tutti gli altri magistrati. E' il divide et impera.
In questo contesto chi, come me, è abituato da 15 anni a dire di aver fiducia nella magistratura, si sente costretto a dover specificare "quale" magistratura. Questo è il vero impasse di gente come me. Impasse che non hai tu, Massimiliano, perché conoscendo le persone e le situazione non hai difficoltà a dire che un magistrato è buono mentre l'altro è pessimo. Tu non dimostri fiducia nella magistratura: probabilmente non puoi più. La dimostri verso De Magistris contro altri magistrati.
E fino a quei passi. Il casino, come ricorda l'articolo di Bolzoni, è che questa divisione tra magistrati finisce per bloccare l'azione stressa della giustizia. Questo è un fatto nuovo nel panorama degli ultimi lustri. Almeno una cosa sembrava che il sacrificio di Borsellino e Falcone fossero riusciti ad ottenere: la compattezza della giustizia. A distanza di 15 anni dobbiamo constatare che non è più così, che si ritorna ai veleni, ai corvi e, presto, ai porti delle nebbie.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
I Falcone e Borsellino che lottarono contro la mafia oggi dovrebbero lottare prima contro lo Stato. Il cancro dello Stato siamo noi che stiamo zitti e la maggiorparte dei politici che abbiamo. Ergo il cancro ha superato a mio parere la parte buona, e non l'ha fatto lo farà presto. Gli anticorpi della politica sono i cittadini...che non riescono più a distinguere cellule buone e cellule malate, e alcuni si adagiano a divorare come tutti fanno le parti buone dell'organismo, invece di sanarlo.![]()
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1. Le leggi contro la magistratura fatte dal precedente governo non sono ancora state toccate dal centrosinistra. Si vede che a questa classe politica in fin del conti vanno bene o tornano comode. Io per esempio avrei subito modificato le leggi ad-personam e roba simile al posto di occuparsi del Ponte di Messina. Punti di vista
2. Mastella, come dice giustamente Grillo, ha fatto più veloce di Berlusconi. Al posto di formulare una legge ad-hoc, ha direttamente spedito a casa il pm di turno "scomodo". Si sà, in Italia a fare una legge ci mettiamo anche due anni. In questo modo invece è stato celere. Quando si dice che la giustizia in Italia è lenta...
1. In parte hai ragione, ma in parte le leggi ad personam sono state falcidiate dalla Corte in quanto incostituzionali. Inoltre un altro attacco era contenuto (soprattutto per la Corte e il CSM) nella proposta di modifica costituzionale bocciata dal referendum
2. Si continua a far confusione. Mastella non ha spedito a casa nessuno: ha proposto, ad altri giudici (il CSM), di trasferirlo. Questa decisione non è stata ancora presa e De Magistris è ancora al suo posto. Ma De Magistris, pur stando al suo posto, NON si occupa più di queste cose non perché Mastella gliel'abbia impedito ma perché (come sto cercando, evidentemente invano, di dire dall'inizio) un altro giudice (il capo di De Magistris) gli ha soffiato l'inchiesta. E questo è successo non tanto e non solo perché il Procuratore Capo voleva ingraziarsi Mastella, ma perché De Magistris si trova letteralmente accerchiato dai suoi stessi colleghi di Catanzaro. E se qualche solidarietà De Magistris ha, non ce l'ha a Catanzaro, ma a Milano (Forleo). Questo è il vero casino che rende tutto più complicato: un atto ministeriale è un atto amministrativo che si può ritirare con altro atto amministrativo. Sarebbe bastata un minimo di pressione per far recedere Mastella. Ma quando l'atto è giudiziario non basta più la pressione: ci vuole il CSM. E questo atto giudiziario non ci sarebbe mai stato se il conflitto fosse stato solo politica vs magistratura, ma c'è perché è anche magistratura vs magistratura. Spero di essermi spiegato.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Te l'ho già detto un'altra volta. Io sono convinto che in politica un ministro trovi sempre un modo molto garbato e raffinato per mandare via una persona di poter poco gradita. L'atto in sè ovviamente non sarà illegale però si raggiunge sempre il risultato sperato.
Non voglio addentrarmi nel procedimenti disposti da Mastella ma è il risultato quello che conta e che è vergognoso:
1. un magistrato indaga su un partito e/o su un uomo politico
2. guarda caso quel politico è ministro della Giustizia
3. il ministro della Giustizia guarda a caso chiede la sostituzione del pm da cui è indagato
4. Il pm viene di fatto rimosso.
5 Il ministro va in televisione per due giorni su tutte le reti a dire che lui ha fatto tutto correttamente
Guarda sicuramente questo iter è avvenuto in modo preciso, impeccabile, celere e nel rispetto delle leggi. Ma purtroppo questo non conta.
Le notizie che giungono da Palermo rendono il clima generale ancora più deprimente.
Non sono forcaiolo, non sono giustizialista, non sono mai stato, nemmeno lontanamente, girotondino. Sono stato sempre un elettore di centro-sinistra. La mia presa di posizione, come hai ripetutamente sottolineato tu, non è di natura ideologica ma deriva dalla conoscenza diretta di situazioni, personaggi, realtà che mi portano a pensare, a differenza tua, che Dolcino Favi, nella sua iper-tempestiva decisione di avocare l'inchiesta "Why not", non abbia agito tanto per assolvere i suoi compiti, a norma di legge, ma assolva, invece, a richieste (ecco, sono stato esplicito), o quantomeno a pressioni, provenienti da quel territorio oscuro in cui politica, una certa imprenditoria, una certa magistratura, messesi insieme per perseguire interessi illeciti, (guarda caso) sono finite nelle indagini di De Magistris in varie inchieste, non ultima la più misconosciuta delle tre, Toghe lucane, vero emblema di quel sistema scoperto dal magistrato napoletano.
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