Mi sembra un approccio troppo rigidamente matematico, che non tiene conto della realtà di una popolazione, di qualsiasi mammifero si tratti.
Intanto, "la temperatura ottimale" è un concetto piuttosto teorico, che va rimodulato in funzione dei vari gruppi etnici, cioè delle aree e climi in cui si sono evoluti, sviluppando maggiormente determinati adattamenti. In genere, se vedi uno che sguazza beato in un laghetto alpino, è più facile che sia un nordico che un mediterraneo, tanto per dire, così come i popoli andini sono ormai adattati a condizioni di atmosfera a minor ossigeno, o quelli equatoriali hanno più melanina per il sole.
Poi, anche all'interno di una popolazione va tenuto conto del metabolismo individuale, che influenza quanto si è capaci di resistere al freddo, delle condizioni di pressione sanguigna che rendono meno tollerabile il caldo, dell'alimentazione, dello straterello di grasso corporeo isolante, e penso che non siano i soli fattori. Di fatto, in una stessa stanza - esempio ufficio - classicamente hai chi chiede il riscaldamento alto e chi in contemporanea tenta di aprirgli le finestre, quindi vuol dire che o l'uno o l'altro non sono in condizioni ottimali.
Dopo di tutto ciò, ho il sospetto che esista anche il fattore individuale di adattamento momentaneo alla situazione contingente, più o meno conservato da ciascuno come retaggio di epoche in cui non si poteva fare altro che farsene una ragione e cercare di sopravvivere.
Ho notato infatti che all'inizio di questo gran caldo, la stanza mi sembrava invivibile, un forno già a 29° (gli anni passati diventava invivibile a 27°). Però, da un po' di tempo entrando mi sono accorta che mi sembra "accettabile", o addirittura "fresca" e poi guardo e ci sono "solo" 28 gradi... queste ultime notti uso persino il lenzuolo, e non accendo ventilatore, anche se comunque sono 28° (sono via tutto il giorno, primo piano non mi fido a lasciare aperte le finestre, quindi scalda inesorabilmente).
Ho provato la medesima sensazione quando, anni fa, sono scesa via via vero la pianura col rilevamento della Carta Geologica: sono arrivata allo sbocco della Val Seriana che era giugno e ho iniziato a rilevare nei campi attorno a Orio a luglio pieno. Io sono un pinguino, e all'inizio credevo di morire, poi in realtà mi sono abituata e zampettavo allegramente per km sotto il sole, sudando sì ma comunque non lo ricordo come l'incubo che pensavo.
Insomma, in generale penso che chi non soffre a 13°-15° molto probabilmente ( è suo diritto...) soffre a 28°-30°, e viceversa. Ma con largo margine di adattamento, in caso di necessità. Siamo fondamentalmente degli stenotermi con possibilità di divenire euritermi piuttosto che soccombere.
...forse tornerà utile nei prossimi mesi o anni..
Forse non mi sono fatto capire, ovviamente ognuno ha le sue preferenze e la sua personale percezione.
Ma nel momento in cui si sentenzia che "con la temperatura x non c'è bisogno di aria condizionata" o di riscaldamento in caso di temperatura molto bassa si esce dalla sfera soggettiva, e ritengo accettabili discorsi del genere solo se la temperatura è compresa entro quel range, che tipicamente comprende le temperature più confortevoli in media (non lo dico solo io ma è così in base agli studi) .
Cioè, ritengo ipocrita dire "a 30 gradi non c'è bisogno di aria condizionata" se poi anche in inverno si tengono i riscaldamenti sopra i 22 ad esempio. E purtroppo lo si sente spesso che "l'aria condizionata non serve", detto in modo non soggettivo e impersonale. Quest'anno con le preoccupazioni per il riscaldamento ci sono anche alcuni che dicono che " Tanto il riscaldamento non serve, basta vestirsi un po' di più e sopportare ", ma anche questo non è vero quando si esce da quel range indicativo. Di qui mi è venuto questo pensiero, questa è la sostanza. Ciò non toglie naturalmente che ognuno può stare meglio anche con temperature diverse da quelle
con il freddo che non c'è.... pigiama è inutile se non quando esco dal letto e da camera...![]()
Quanti ancora impavidi col piumone a inizio giugno?
Io devo ammettere che la combo con pigiama corto è stata perfetta per questo maggio/primissimi di giugno
Sto usando solo lenzuolo ma giusto per le gambe soprattutto al risveglio.... senza pigiama ovviamente
In effetti stranamente quest'anno ho ancora su la copertina leggera; senza pigiama sempre, non sopporto l'attrito dei capi indossati contro le lenzuola quando ti rigiri. Meglio così, comunque, che non i 30 gradi appiccicosi...
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