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Vento moderato
un assessore un poco tonno..
piero ricca un grande.
http://www.youtube.com/watch?v=Sk5Fs...ieroricca.org/
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A Vittorio Sgarbi va riconosciuta una qualità: la coerenza. Almeno rispetto alla dichiarazione di principio che egli stesso enunciò sul Corriere della Sera: “Il sistema è così corrotto che tanto vale trarne vantaggio”. Molti lo pensano. Il nostro eroe, con brutale franchezza, l’ha detto. E a questo nobile ideale, tra alterne fortune, ha sempre cercato di attenersi. Cambiando sette-otto partiti, diffamando servitori dello Stato, specializzandosi nel trash show, facendosi scudo dell’insindacabilità parlamentare, trovando una naturale collocazione nel partito azienda, dall’alto di una condanna per truffa aggravata e falso. E così via. Arroganza, opportunismo, faccia tosta. Per aver espresso queste doti ad alti livelli sul proscenio della tv (e della politica) spazzatura, Sgarbi è tra gli eroi dell’Italietta degli ultimi vent’anni. Per riconoscergli questo merito ogni tanto lo andiamo a trovare. Da ultimo lunedì in via Palestro, a Milano. Quando ci ha visti, il pregiudicato per truffa allo Stato ha dapprima provato a telefonare a Mastella, non si sa bene perché. Poi ha detto che Grillo è un omicida, altra reazione fuori tema. Quindi ha confermato che Caselli, oltre che servo dei comunisti, è il mandante morale dell’omicidio di don Puglisi, che il piemme milanese De Pasquale è un “assassino”, e che il giudice che l’ha condannato è un “criminale”. Già che c’era ha accusato - lui - la buonanima di Montanelli di aver “preso i soldi da Berlusconi”. E noi di essere “servi” di youtube. Dopo averci dato delle “zucche vuote”, delle “teste di cazzo” e dei “criminali” ha fatto chiamare la polizia, per sporgere querela per ingiuria. In pochi minuti, con solerzia degna di miglior causa, sono accorsi in auto e motocicletta con tanto di lampeggiante sei gendarmi in divisa, più quattro in borghese. L’assessore alla cultura, noto amante della (propria) libertà di espressione, ha chiesto il sequestro delle nostre cassette, ma invano. Al contrario, su mia richiesta, ha dovuto esibire il passaporto per essere regolarmente identificato. Si tratta di una novità non secondaria. S’inizia così e non si sa dove si finisce. Magari con l’ottenere il ripristino della sanzione reputazionale e l’attuazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Che sarebbe rivoluzionario, nell’Italietta così servile e corrotta che tanto vale approfittarne. Ecco il video.
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