Ogni epoca ha avuto quelli che i romani chiamavano "laudatores temporis acti": persone che hanno lodato il "tempo che fu", ritenendo che l'"età dell'oro"della loro giovinezza o di epoche precedenti non si potesse ripetere mai più, rimpiangendo il tempo antico.
Anche la nostra, forse più di altre epoche, ha i cantori del tempo perduto: i catastrofisti, per i quali il pianeta è destinato all'apocalisse climatica(dimentichi di Virgilio che affermava:" non ci sono più le stagioni di una volta" e di Manzoni che si lamentava del caldo estivo a Milano); i cultori della sicurezza, per i quali la criminalità oggi è un'emergenza, differentemente da una volta quando si poteva andare in giro con le porte aperte(rileggetevi i resoconti degli scrittori del '400, e guardate il tasso di criminalità, in un periodo di benessere e sviluppo quale fu quello rinascimentale), i teorici del "degrado morale dei nostri tempi"(invito a rileggere ciò che si diceva a Roma durante il Basso Impero). Lo stesso '900, definito "Il secolo breve"da Eric Hobsbawn, che vide stragi e sterminii come mai in epoche precedenti, ci ha lasciato un grande abbaglio: quello di pensare che mai come nel secolo scorso il male avesse fatto breccia nella storia dell'umanità. Niente di più sbagliato: l'uomo aveva più possibilità di praticare azioni malvage, a causa dei progressi(regressi, in termini etici)tecnologici. Ma ha avuto anche più possibilità di "fare il bene": non dimentichiamo il femminismo, le lotte operaie(con tutte le loro degenerazioni), la scoperta del DNA e più in generale tutte le scoperte della medicina, le battaglie ambientaliste(pur con il loro corollario di eccessi disfattisti), la maggiore facilità degli spostamenti, il rock, la diffusione del blues e del jazz e della musica leggera(le emozioni sono realtà molto "immateriali", ma aiutano tutti), una maggiore sensibilità su temi come i diritti umani, la pena di morte e il razzismo. La storia non sarà "magistra vitae", ma è vero che siamo più consapevoli, specie noi europei, dei nostri sbagli e tentiamo di rimediarvi; il progresso tecnologico inoltre, come già detto, ha portato benefiche scoperte e creazioni.
Non cadiamo quindi nella retorica dei TG che per fare audience parlano solo di eventi negativi, catastrofi più o meno vere, delitti che esistono, purtroppo, da quando è nato l'uomo("parricidio" e "matricidio", delitti passionali, raptus di follia sono sempre esistiti, perchè la "pulsione di morte" fa parte dell'uomo).
Cerchiamo di vivere pensando alla nostra epoca come una tra tante. Non c'è nulla di speciale nel nostro tempo: le passioni umane sono quelle da millenni.