Il primo e' LUI.

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Lo Zione, splendido esemplare di ''homo sapiens cum nasum'' ben conservato tra i declivii del Sondriese... La sua presenza in valle sta comportando uno dei periodi piu' siccitosi che l'intera Valtellina abbia mai vissuto....

Quindi, verra' sottoposto al classico rito di iniziazione...

Tu, o uomo immondo, sarai per sempre considerato umile cacchetta di capra stitica ogni volta che la temperatura salira' oltre i 20 gradi. Il ginocchio della lavandaia, il gomito del tennista e la miopia del ...falegname... ti faran compagnia per il resto dei tuoi giorni. Ed il tuo naso crescera' col trascorrere dei giorni: a breve annetterai il deserto dei gobi come tua narice. E questa e' la maledizione.

Passiamo a mondare i peccati.

Nudo come un bigattino percorrerai i tornanti che portano allo Stelvio. A piedi, naturalmente, e con un seguito di 13 fanciulle che ti frusteran le terga. Li' troverai ad attenderti un paio di giovani ninfomani parecchio in sovrappeso che ti rovineranno la nottata. Al tuo risveglio, un vecchio santone indiano ti fara' fare colazione con budella di coccodrillo in carpione, palle di toro al limone e succo di ascella tibetana. Un ananas posto in posizione strategica ti impedira' di evacuare per due lune. Ma, nascosto da una freschissima ''torta'' di vacca, in quei prati troverai IL SEGRETO. Scenderai a valle, a bordo di un sommergibile senza freni, finendo dritto nel Mallero, ove ti rinfrescherai i maroni lavandoti i capelli con del sapone al caffe' corretto prugne.
A questo punto, camminerai tre metri sopra al cielo, e sarai nuovamente freddofilo.

Ho detto.