Analizzare questi dati in maniera completa è difficile.
Da notare che certi parametri possono essere considerati davvero indicativi per stabilire la qualità della vita, altri no. C'è un indicatore che assegna un punteggio in base alla differenza di temperatura tra il mese più caldo e quello più freddo.. ma cosa vuole dire??
Altri, invece, come ciò che riguarda l'ordine pubblico o il tenore di vita sono ben più indicativi. (bisogna però dire che le statistiche sulla criminalità sono, di base, non del tutto veritiere poichè in certe zone c'è una minore tendenza a denunciare rispetto ad altre).
Per l'ordine pubblico il fanalino di coda è Bologna, con a ruota Torino, Genova, Milano. Da notare che per trovare una città del sud bisogna salire al 75mo porto per trovare Bari; Napoli è al 59mo. Se da un lato è allarmante il fatto che ci siano grandi città del nord in coda, fa un po'pensare che alcune città del Sud siano in posizioni così elevate.
Un'occhiata anche al trend (variazione dei delitti totali dal 2002)per quanto riguarda l'ordine pubblico: fanalino di coda è Bergamo, seguita da Pisa e Parma. Anche qui grande abbondanza di città medie del nord.
Il tenore di vita, invece, spacca letteralmente in due l'Italia con il nord ricco (e con il costo degli affitti più alto) e con il sud in difficoltà.

In definitiva queste medie città di montagna usufruiscono di una ricchezza maggiore dovuta al regime di statuto speciale, nonchè di una migliore gestione della cosa pubblica, unita a livelli ancora bassi di criminalità.
Certe città che in passato erano ad alti livelli (Parma ad esempio) vengono pesantemente penalizzate da valori di criminalità (che possono essere presi per reali ma che qualche dubbio lo lasciano) in costante aumento. Questo è il segnale preoccupante a mio parere, a prescindere da una posizione puttosto che un'altra.