Siete felici?

[Adrisessanta]

La vita è troppo breve per non essere felici.

[nago]

Ci si prova ad esserlo.............

[lg59]

Un metodo semplice per capire come fare ad essere felici può essere quello di ricordarsi i periodi più felici della propria vita,e cosa si faceva e le situazioni che si vivevano in quel periodo,e se sia possibile riprodurle almeno in parte.primo esempio che mi passa per la testa,nei 4 o 5 giorni all'anno che passo in montagna a sciare,sono piuttosto felice,quindi tra qualche giorno replicherò l'esperienza passando 4 o 5 giorni in val di fassa.Troppo facile così però

[Gravin]

Bisognerebbe provare la vera infelicità prima di poter dire che la felicità non esiste.
Io sono felice.

[Gio]

Bisognerebbe provare la vera infelicità prima di poter dire che la felicità non esiste.
Io sono felice.

Quoto. Ringrazio ogni giorno per quello che ho nella vita, e ne sono felice.

[lg59]

Bisognerebbe provare la vera infelicità prima di poter dire che la felicità non esiste.
Io sono felice.

eh ma tu sei in una posizione privilegiata da questo punto di vista,tocchi con mano tutti i giorni la sofferenza del prossimo e riesci ad avere sempre una valutazione più obbiettiva!A tal proposito forse sarebbe utile per tutti prestare anche saltuariamente il proprio servizio come volontario in enti o associazioni che si occupano di malattia,sofferenza e disagio,credo dopo molti di noi valuterebbero gli eventi della vita in un altro modo!

[Gravin]

eh ma tu sei in una posizione privilegiata da questo punto di vista,tocchi con mano tutti i giorni la sofferenza del prossimo e riesci ad avere sempre una valutazione più obbiettiva!A tal proposito forse sarebbe utile per tutti prestare anche saltuariamente il proprio servizio come volontario in enti o associazioni che si occupano di malattia,sofferenza e disagio,credo dopo molti di noi valuterebbero gli eventi della vita in un altro modo!

Proprio così, lg..
Proprio così.

[Lucas]

eh ma tu sei in una posizione privilegiata da questo punto di vista,tocchi con mano tutti i giorni la sofferenza del prossimo e riesci ad avere sempre una valutazione più obbiettiva!A tal proposito forse sarebbe utile per tutti prestare anche saltuariamente il proprio servizio come volontario in enti o associazioni che si occupano di malattia,sofferenza e disagio,credo dopo molti di noi valuterebbero gli eventi della vita in un altro modo!

Beh, ovviamente si dovrebbe essere contenti di avere un lavoro, di non avere gravi malattie fisiche o mentali. Quindi non dovrebbe esserci infelicità.
A volte però queste malattie esistono. Il cancro dell'anima, che ha radici profonde, è un male invisibile, eppure esiste ed ha anche delle cause abbastanza precise, ma che purtroppo non riesci a combattere perchè la malattia è più forte della tua forza di volontà.
Già , se fosse bastata la forza di volontà anche io probabilmente non vivrei nell'infelicità, mentre invece nemmeno una volontà ferrea può contro il grande Drago cattivo.

[Marco.Iannucci]

eh ma tu sei in una posizione privilegiata da questo punto di vista,tocchi con mano tutti i giorni la sofferenza del prossimo e riesci ad avere sempre una valutazione più obbiettiva!A tal proposito forse sarebbe utile per tutti prestare anche saltuariamente il proprio servizio come volontario in enti o associazioni che si occupano di malattia,sofferenza e disagio,credo dopo molti di noi valuterebbero gli eventi della vita in un altro modo!

Invece a me capita che quando vedo la sofferenza non sono affatto felice per quello che ho. Insomma una volta fecero vedere un servizio sugli ospedali, sui bambini ammalati e sugli ammalati cronici in ospedale. Avrei dovuto essere contento di stare bene e invece mi veniva solo da pensare a quanto stronza può essere la vita con molte persone.
Lo stesso quando qualche persona cara attraversa un momento non buono...mi capita di riflettere l'umore di ciò che mi circonda...e ammiro in modo incredibile coloro che invece riescono a imporre la propria allegria in contesti infelici. Cmq non sono d'accordo che la felicità è accontentarsi o provare ad essere sereni, il nostro animo in fondo aspira a una felcità forte e incontrontollabile, e questo è raro. E soprattutto quello che abbiamo non è necessario per essere felici, è quello che non abbiamo che può renderci felici. Io non sono felice perchè mangio tutti i giorni, ma se fossi povero, indigente e affamato, mangiare probabilmemte mi farebbe fare i salti di gioia. Questo è il motore del progresso umano: l'infelicità, cioè la ricerca infinita della felicità.

[Za]

Invece a me capita che quando vedo la sofferenza non sono affatto felice per quello che ho. Insomma una volta fecero vedere un servizio sugli ospedali, sui bambini ammalati e sugli ammalati cronici in ospedale. Avrei dovuto essere contento di stare bene e invece mi veniva solo da pensare a quanto stronza può essere la vita con molte persone.
Lo stesso quando qualche persona cara attraversa un momento non buono...mi capita di riflettere l'umore di ciò che mi circonda...e ammiro in modo incredibile coloro che invece riescono a imporre la propria allegria in contesti infelici. Cmq non sono d'accordo che la felicità è accontentarsi o provare ad essere sereni, il nostro animo in fondo aspira a una felcità forte e incontrontollabile, e questo è raro. E soprattutto quello che abbiamo non è necessario per essere felici, è quello che non abbiamo che può renderci felici. Io non sono felice perchè mangio tutti i giorni, ma se fossi povero, indigente e affamato, mangiare probabilmemte mi farebbe fare i salti di gioia. Questo è il motore del progresso umano: l'infelicità, cioè la ricerca infinita della felicità.

Quoto alla stragrande tutto il tuo pensiero, in particolare il grassetto...