Giornata importante, oggi a New York. Dopo la scoppola di ieri i mercati sembrano voler aprire in cauto rialzo.
Ieri il DJ è sceso sotto ai 12.300. Il 22 gennaio scese bruscamente verso gli 11.500 (era a 14.000 in autunno) e allora la Fed tagliò i tassi dell 0,75%. Poi un altro taglio e poi la maxi OPA su YAhoo. Tutto questo aveva riportato il DJ sui 12.800. Adesso siamo ritornati vicino ai 12.000, quando la Fed cominciò il primo taglio dei tassi. Un'ulteriore perdita certificherebbe cha la riduzione di 1,25% dei tassi è stata riassorbita in due settimane. La Fed può limare ancora qualcosa. Ma se non è servito l'1,25 è difficle che un ulteriore 0,50 possa cambiare il quadro.
Ergo, se oggi va un'altra volta giù, o se dovesse andarci nei prossimi giorni, gli operatori capirebbero che dalla fed non possono arrivare notizie in grado di cambiare le cose. E quindi si navigherebbe a vista: nessun intervento "politico" sarebbe in grado di modificare la situazione.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Le banche dicono: niente panico ! C'è molta volatilità ma niente panico.![]()
Quando una banca ti dirà "effettivamente vendete tutto perché c'è da farsi prendere dal panico" vorrà dire che saremo sotto attacco da parte di vermoni cannibali provenienti da qualche galassia e che uno di quei vermoni sta per papparsi l'impiegata della suddetta banca.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Ci sono gradini intermedi che pur sottendendo il panico o il quasi-panico utilizzano un linguaggio più tecnico, ad esempio bisogna consolidare la volatilità facendo dei riposizionamenti che premiano gli assets positivi monetizzandoli e reimpiegando in prodotti di nicchia... come se fosse antani.
E' finita una giornata piuttosto nervosetta. Wall Street ha chiuso a -0,53%. Non un gran ribasso, ma si cumula coi tre punti persi ieri e con l'impressione che la Federal reserve abbia ormai esaurito le sue cartucce.
Domani un altro giorno. Lecito attndersi,domani, una diminuzione delle europee. Per le asiatiche dovrebbe essere meno anche stanotte, ma date le perdite di ieri è possibile che qualcuno ritiri un po' su il listino. Possibile.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Il mercato dei noli (carichi secchi) che è quello che mi interessa e condiziona ha perso il 50% in meno di un mese. Però si dice che i fondamentali sono positivi e al crollo si attribuiscono motivi circostanziali e straordinari, ossia si dice che le borse non influenzano il mercato dei noli. Adesso stanno un po' riprendendosi, ma comunque si prevede molta volatilità.
Nota di colore: molta della crisi è attribuita alle condizioni del tempo sfavorevoli in Cina e in Australia, vale a dire i porti sono chiusi e le navi in giro per il mondo sono disoccupate, dunque l'offerta di carico è inferiore alla disponibilità di navi e i noli precipitano.
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CVD. Le asiatiche (Giappone) non hanno chiuso in passivo ma in un debole attivo che lima (di molto poco) le perdite del giorno precedente. Le europee stanno in rosso tra il -1,50% e il -2%.
La Fed ha dichiarato, attraverso vari esponenti che c'è anche l'inflazione di mezzo. Tradotto: non ci sbomballate più i maroni chiedendoci ogni settimana di abbassare i tassi. Né fate i furbetti provocando, magari, ribassi artificiosi per costringerci a farlo. Siamo in zona tassi negativi: un ulteriore ribasso vuol dire che conviene prendere i soldi a prestito e restituirli poi. Ciò potrebbe provocare artificiosi incrementi di domanda col risultato che poi l'inflazione va su. Ergo: nisba.
Poi hanno dichiarato che i ribassi dei tassi sono serviti a far riprendere l'economia ma che non possono sostituirsi ai fondamentali. Tradotto: non ci scassate la minchia. Non siamo l'Onnipotente: se siete stati così cretini a far impennnare il prezzo delle case del 200%, se siete stati così deficienti a incatenarvi a mutui milionari concessi al primo homeless che passava, non potete pensare che arriva Capitan American e risolve tutto con un provvedimentino.
Infatti l'apertura di oggi di WS si preannuncia negativa. Un'inversione potrebbe venire solo da dati societari sorprendentemente buoni o da indicatori (come quello dei sussidi) che dimostrino come l'economima reale stia marciando a pieno regime.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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E dopo che hai visto l'inflazione italiana salire di 0,4 in un mese, e dopo che (probabilmente) si vedrà in Eurozona un andamento analogo, cosa ti aspetti?
Già è tanto che non li rialzino...
Oddìo, tirati per i capelli uno 0,25 in meno possono smpre farlo, ma la BCE ha una cultura diversa dalla FED. La FED, per statuto, promuove (anche) l'economia americana. La BCE (per statuto e per memoria della Banca tedesca di quando c'era il marco) ha come compito la difesa del valore della moneta. La Fed può fare manovre per incrementare lo sviluppo. La BCE no.
Chiamalo, se vuoi, un retaggio dell'iper inflazione tedesca tra le due guerre, o di quella italiana del 1945. Gli USA non hanno mai avuto iperinflazioni: non è nel loro DNA. Per noi sì: è il nemico da battere.
Maurizio
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