Rifiuti in arrivo dal Veneto
Il combustibile da rifiuti dovrebbe essere smaltito in un sito della provincia pentra
E dopo il pattume della Campania ad Isernia ci sarebbero anche i Cdr (combustibile da rifiuti) o più comunemente dette ecoballe, provenienti da Verona. Secondo indiscrezioni i Cdr provenienti dal Veneto dovrebbero essere bruciati in un sito della provincia di Isernia.
Ben quindici camion a settimana per venticinque tonnellate cadauno, per la modica cifra di 55 euro a tonnellate escluso il trasporto, questi in sintesi i numeri dell'accordo Molise- Veneto per lo smaltimento del combustibile da rifiuti.
La scelta dell'industrializzato Veneto sarebbe caduta proprio sul piccolo e arretrato Molise grazie alla competitività dei prezzi, praticamente le cifre molisane sarebbero inferiori di ben oltre la metà rispetto alle cifre da capogiro spese dalla Campania per smaltire i rifiuti in Germania.
Ma si sà, che quello della Campania attualmente è da considerarsi un discorso a parte.
Rimanendo in argomento, è giusto ricordare che nelle scorse settimane la Regione Molise aveva dato l'ok per accogliere in provincia di Isernia, nella discarica di <Tufo Colonoco> ben 15mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla vicina Campania, come gesto di nobile solidarietà verso i territori confinanti assillati dall'emergenza, proprio a tale proposito lunedì presso la sala consilare del Comune di Isernia si è tenuta un'assise monotematica sulle conseguenze in provincia dell'emergenza rifiuti in Campania.
Oggi sembrerebbe essere in arrivo una nuova tegola: la provincia pentra pronta ad accogliere il Cdr della città di Verona, in attesa che i vertici comunali veronesi trovino l'accordo per l'acquisto della discarica di Pescantina.
Insomma sembrerebbe proprio che il bel territorio pentro, osannato da tutti per la qualità dell'ambiente e della vita, proverbialmente incontaminato e ricco di verde, stia per diventare o peggio ancora sia diventato una delle pattumiere di Italia. Come a dire gli altri (vedi Campania e Veneto di cui sopra) fanno i fatti e a noi arrivano gli <scarti>.
non so come siano i fatti ma... qua a Verona abbiamo una centrale per lo smaltimento molto valida ma... FERMA!![]()
guardate che la campania è piena di rifiuti del Nord.. date una bella letta a Saviano...![]()
un vero freddofilo odia il condizionatore
Entroterra Cervese di sera e ai piedi di Bertinoro di giorno
Infatti:
"Il Sistema è cresciuto come una pasta ,messa a lievitare nei cassoni di legno della periferia. Solo nella provincia di Napoli dal 1991 sono stati sciolti i consigli comunali di: Pozzuoli, Quarto, Marano, Melito, Portici, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Calandrino, Sant'Antimo, Tufino, Crispano, Casamarciano, Nola, Liveri, Boscoreale, Poggiomarino, Pompei, Ercolano, Pimonte, Casola di Napoli, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Brusciano, Acerra, Casoria, Pomigliano d'Arco, Frattameggiore. Un numero elevatissimo che supera di molto i comuni sciolti nelle altre regioni italiane: 44 in Sicilia, 34 in Calabria. Soltanto 9 comuni su 92 della provincia di Napoli non hanno mai avuto commissariamenti, inchieste, monitoraggi. Le aziende dei clan hanno determinato piani regolatori, si sono infiltrate nelle ASL, hanno acquistato terreni un attimo prima che fossero resi edificabili e poi costruito in subappalto centri commerciali, hanno imposto feste patronali e le proprie imprese multiservice, dalle mense alle ditte di pulizia, dai trasporti alla raccolta rifiuti. I clan di camorra non hanno bisogno dei politici come i gruppi mafiosi siciliani, sono i politici che hanno necessità estrema del sistema..."
Il passo continua con la descrizione dell'impero tessile e del narcotraffico di famiglie di Secondogliano. Negozi di marche gestiti dai clan sono nelle vie dello shopping di New York, in Cina, Repubblica Ceca, Germania. L'intero settore del Made in Italy deve la sua diffusione nel mondo ai sistemi illeciti della Camorra. Addirittura si parla del mercato delle macchine fotografiche Canon, comprate in blocco dalla famiglia di Lauro e vendute a prezzi competitivi nei mercati europei. Sistemi commerciali efficientissimi che consentono di aggirare ogni dazio o imposta statale, e per questo che hanno fatto gola a imprenditori di tutto il mondo. Ogni imporenditore nascente in Campania è costretto a una scelta, essere stritolato dalla feroce competitività dell'imprenditoria criminale, o aderirvi. Bellissimo questo libro di Saviano, dove si vede come la Camorra, o meglio il Sistema, sia diventato l'emblema o il prodotto più rappresentativo del Capitalismo occidentale.
__________________Spesso è accaduto che i negozi ricevuta la liquidità della camorra si siano indebitati fino a cedere l'attività a soggetti camorristi, che comunque li lasciavano lavorare nel negozio. Cosicchè oggi il 50% dei negozi di Napoli è gestito dalla Malavita (fonte Gomorra) Poi non lo sapevo ma i Casalesi controllano anche molte aree commerciali del Basso Lazio (pontino e frusinate)
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
eh già..
ma noi facciamo la raccolta differenziata..
quello che si può riciclare ce lo teniamo quello che è altamente inquinante lo mandiamo a smaltire in campania..
quello che vedi per le strade è solo un ricatto della camorra e la protesta di chi non vuole più discariche vicino casa è legittima.
un vero freddofilo odia il condizionatore
Entroterra Cervese di sera e ai piedi di Bertinoro di giorno
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