Ho passato la domenica tra gli Alpini. Abbiamo fatto una commemorazione perchè il 27 è anche l'anniversario di Nowa Kalitwa, piccolo paese vicino al fiume Don dove gli alpini supersititi (circa il 5% delle truppe) furono fatti progionieri dai soldati russi dopo una strenua resistenza.
Hai ragione:
All'alba del 26 gennaio 1943 decine di migliaia di sbandati italiani perdono ogni speranza di passare lo sbarramento russo che ostacola la loro ritirata.
Non si dirà così per gli alpini: dopo dieci ore di terribile lotta, sfonderanno e usciranno dalla "sacca", generando non poca incredulità presso alcune postazioni sovietiche. In seguito a questa feroce lotta, con il bollettino n 630 dell'8 febbraio 1943, il Comando Supremo sovietico da Radio Mosca dichiarerà: "L'unico corpo che può ritenersi imbattuto in terra sovietica è il Corpo d'Armata alpino italiano".
Il paese di Nikolajewka (oggi Malenka Aleksandovka), in quel lontano gennaio del '43, era l'ultimo brandello di terra sovietica di rilevanza tattico-strategico per la ritirata delle nostre truppe. Per oltrepassare questo paese tanti furono i gesti memorabili, soprattutto da parte degli alpini.
Personalmente non me la sentirei mai di visitare i campi di concentramento e sterminio...troppo orrore...purtroppo sarebbe bello non crederci, pensare che non è mai accaduto ma le immagini parlano chiaro...e credo che mai come in questo caso l'unico modo per riuscire a capire una punta della tragedia, della follia, dell'orrore di quel periodo è solo vedere le immagini reali o di un film
...impossibile raccontare..descrivere a parole, solo le immagini cosi forti come una doccia gelata ci sconquassano e ci fanno rabbrividire facendoci comprendere solo un poco fin dove può arrivare l'uomo.
Il film di ieri sera dice tutto...che non accada mai +
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
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