Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.
Non c'è parola che possa descrivere l'emozione ed il fremito che suscita
dentro di me questo testo,specie se abbinato alla profonda e triste voce
di De Andrè.
Tre frasi racchiudono dei sentimenti stupendi e struggenti:
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Certo,mette tristezza e malinconia ma ,almeno a me,fa capire
quanto sia importante l'amore,quanto siano importanti le piccole cose.
Ed io vivo così,come un ragazzo che segue un aquilone....
quando si vuol bene ad una persona,quando il cuore comanda non c'è
ragione che tenga.
Mi sentivo di dirlo.
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...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
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