un'altra vita che se ne va....

***eleonora*** · 05/03/2008, 13:35

Morta a Roma Tina Lagostena Bassi
una carriera in difesa delle donne

Tina Lagostena Bassi

ROMA - E' morta stasera in una casa di cura privata di Roma l'avvocato Tina Lagostena Bassi. Legale storico in processi per stupro in cui assisteva donne vittime di abusi, tra cui quello contro gli autori del massacro del Circeo, Augusta Lagostena Bassi aveva 82 anni ed era nata a Milano. Negli ultimi anni partecipava alla trasmissione di Mediaset "Forum" in qualità di giudice.

Malgrado negli anni '70 fosse diventata un'icona del movimento femminista, quando negli anni '90 decise di impegnarsi in politica Tina Lagostena Bassi lo fece nelle file del centrodestra, ottenendo l'elezione alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia in occasione della XII legislatura. In precedenza aveva ricoperto anche l'incarico di Capo delegazione per l'Italia nei lavori preparatori della IV Conferenza Mondiale Onu sui diritti della donna svoltasi a Pechino nel 1995.

(4 marzo 2008)

**Jadan** · 05/03/2008, 13:48

NOn ho letto tutti i necrologi ma non mi sembra che sia ricordato il motivo del perché lei divenne un simbolo di quegli anni. Che non fu il fatto che fu l'avvocato del processo della strage del Circeo. Quello avvenne perche la Lagostena Bassi era già famosa perché era la protagonista di un film documentario che fece epoca "processo per stupro". Era una sorta di un giorno in pretura e veniva raccontato il caso di una ragazza (difesa, appunto, da lei) che aveva subito uno stupro. Ciò che fece epoca non fu tanto la crudezza del discorso ma il fatto che in quel processo, come in quasi tutti i processi analoghi, la linea difensiva del porco di turno era la stessa. Ovvero: non l'ho violentata perché la cosa, essendo lei una zoccola, le piaceva.
Il processo di stupro (quello del documentario ma un po' tutti in quegli anni) era quindi, di fatto, un processo alla stuprata. Gli avvocati raccoglievano testimonianze di chi l'aveva vista passeggiare con X, appartarsi con Z, avere una storiella con K ecc. ecc. . La tesi, insomma, è che dato che non era una Santa Maria Goretti (che morì per non essere stuprata) allora era una zoccola. E quindi il reato non esisteva e il loro assistito innocente.
Quel documentario (chissà se esiste ancora da qualche parte, magari in groppa al mulo) era incentrato proprio su questo, sugli interrogatori degli avvocati del porco alla vittima. La quale vittima, così processata, doveva mantenere una calma olmpica per non buttare all'aria tutto. E infatti, il più delle volte, gli stupri non venivano denunicati per via del disonore che sarebbe poi cascato non sul porco, ma sulla poveretta.
La Lagostena in quel processo ribatté a questo modo di procedere e divenne quindi un'icona. Quando poi ci fu il massacro del Circeo (e molti altri casi meno drammatici, ma sempre di violenza alle donne) venne sempre chiamata dalle vittime.

Ma tutto partì da quel documentario, nell'epoca in cui la televisione sapeva far avanzare la società.