a parte che il discorso è totalmente diverso e solo la tua fantasia,peraltro nota,poteva estrapolare un discorso del genere dal mio post,comunque se la vuoi saper tutta si,per me fermare la torcia olimpica non è un bel segno di tolleranza,ci sono modi più efficaci e meno vili per protestare.....la fantasia è sempre la stessa,intolleranza
Vediamo se c'è qualcuno,che impara da questo:
"Bologna, 6 apr. (Adnkronos) - "Se discutiamo sulle tesi di Ferrara vi dico si', sono repellenti. Pero' lasciamolo parlare, lasciamo parlare chiunque perche' le nostre idee sono piu' forti delle sue". Cosi' il candidato premier della Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti risponde oggi a Bologna ad una ragazza che dal pubblico del dibattito in corso ai Giardini Margherita difendeva le ragioni per le quali pochi giorni fa aveva partecipato alla contestazione in piazza Maggiore contro il candidato premier della lista 'Aborto? No grazie', Giuliano Ferrara. "
aggiungo anche questa,che brutta gente che c'è anche in italia
Vedi Mescal, hai ragione, ci sono modi più tranquilli per protestare.
Tutto il tragitto della torcia olimpica è stato finora costellato di proteste e manifestazioni pacifiche. Solo che.. non ne ha mai parlato nessuno. Riguardando le immagini ho pensato che se tutti avessero manifestato in maniera pacifica e ordinata come hanno fatto finora, non ci sarebbe stato tanto clamore. Anzi zero come finora. In un certo senso mi ha fatto di nuovo riflettere sull'importanza di manifestazioni leggermente sopra le righe, che senza sfociare nella violenza fisica, attirino pero' l'attenzione. Viceversa, l'attenzione dei media si gira dall'altra parte. Purtroppo o si va in piazza quando il mondo guarda, oppure non c'e' proprio speranza per chi soccombe senza voce. Non credo che le proteste di Londra abbiano fatto granche' ma chissa' magari qualcuno a livello alto nel governo cinese ha storto il naso per la reputazione rovinata e chissa' magari faranno qualche piccolo gesto per cercare di riconquistarla.
Viste le proteste, anche il presidente del comitato olimpico internazionale ha ritenuto giusto fare un appello al governo cinese, e, per quanto il gesto sia tradivo e inutile, noto che è la prima volta che una cosa simile accade. Di fronte abbiamo due cose che si contrappongono: i diritti umani e gli interessi di mercato. O si sta da una parte o dall'altra. Stare dalla parte dei diritti umani avrebbe dovuto spingere a negare con forza qualunque attribuzione delle Olimpiadi alla Cina, ma non si è fatto, come non si è mai fatto nella storia delle olimpiadi. Eppure stare zitti equivale a negare le violenze che la Cina impone ai suoi popoli in nome di un odio inveterato alle religioni di qualsiasi tipo o in nome di una difesa a oltranza e molto discutibile del governo cinese della sua ideologia e dei suoi interessi.
L'economia cinese dipende dalle esportazioni "Made in China" che compriamo tutti e il governo punta a fare delle Olimpiadi di Pechino di questa estate la celebrazione di una Cina nuova e rispettata. Se le proteste fossero sulla bocca di tutti, magari potrebbe fare qualche passo in altra direzione..
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Luca
Sulla giustezza morale della protesta non ho nessun dubbio,anzi sono con loro,ma fermare la torcia olimpica è intollerante e ti spiego perchè:ci sono migliaia e migliaia di atleti che hanno nello sport il loro lavoro e l'olimpiade ne rappresenta il momento più alto,la meta di tutta una vita,una vetrina irrinunciabile a cui magari calciatori,tennisti,cestisti e qualche atleta leggero possono anche fare a meno visto i guadagni,ma il resto della truppa si deve sudare il pane e l'olimpiade è la maniera per arrivare ad una tranquillità economica dopo anni di sacrifici e di rinunce,io francamente non me la sento di far fallire un'olimpiade,io condanno chi ha deciso di affidare alla cina quella organizzazione senza porsi delle domande,magari in molti lo avranno fatto pensando di dare un input di libertà,di diritti civili,così pare che non sia stato fino ad oggi,ma all'olimpiade mancano 4 mesi........
Ma non ho parlato di non andare alle olimpiadi, hai perfettamente ragione, per la vita di un'atleta l'olimpiade è il sogno di una vita. Dico che bisogna pensarci prima, scegliere sedi con un pochino di giudizio, ed una volta fatta la frittata chi può (non gli atleti) deve in qualche modo protestare o boicottare o evidenziare l'errore. Possono fare qualcosa anche gli atleti, sempre partecipando. Ma fermare la torcia secondo me rientra in un gesto nuovo ed estremo ma non così intollerante come lo dipingi. Fermare la torcia riporta la Cina in prima pagina con le sue malefatte, riporta il Tibet in primo piano, ha risvegliato il Cio.
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Luca
A proposito della questione Cina-Tibet penso che gli atleti (e di riflesso i rispettivi vertici sportivi nazionali) debbano essere lasciati liberi di fare la loro scelta sulla partecipazione o meno mentre i politici, se la Cina non cambia registro, dovrebbero comportarsi come ha deciso di fare il presidente francese: boicottare la cerimonia d'apertura.
Che ci dovevano pensare prima è evidente,anche se,come ti ho detto prima,molti creevano che l'olimpiade in cina aprisse la breccia di porta pia di libertà e diritti civili,purtroppo troppo spesso il cio sceglie per meri interessi economici,se pensi che l'olimpiade del centenario andrò alla cocalizzata atlanta a scapito di atene c'è da pensare,oltretutto per quell'errore scellerato perdemmo noi l'olimpiade romana del 2004 a favore di atene stessa per un debito da saldare
c'è a chi piace.....
http://www.lastampa.it/redazione/cms...1666girata.asp
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
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