Da vari lustri su un Tiglio(dove vi è una fessura) dell'alberatura della strada, proprio di fronte alla mia casa, in primavera spunta un fungo, un grosso fungo.-
Qualche anno addietro lo raccoglieva un vicino, e se lo mangiava.-
Non mi sono mai fidato circa la sua commestibilità.-
Non vorrei che fosse commestibile "una volta sola"
Ha un diametro di circa 40 cm, e può pesare anche un paio di kg.-
Ecco alcune foto fatte ora:
da sotto:
Che dite????
E' di quelli che si mangiano una volta sola?
o se capita si può fare il bis?
Quale è il suo nome?
Grazie per le eventuali risposte,
Ciao,
Giorgio![]()
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Premessa: non vedo la foto dal telefonino ma da quello che dici si tratta quasi sicuramente di una poliporacea, fungo appartenente quindi al genere poliporus. Crescono tipicamente sui tronchi degli alberi e ce ne sono tantissime specie. Hanno consistenza assolutamente legnosa... quindi non mangiabili.
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Ciao Ale!
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Ad occhio dovrebbe essere un "Polyporus squamosus", anche se è un po' malridotto per avere una conferma definitiva (una sua caratteristica inconfondibile è quella di avere il gambo nerastro, ma dalle foto si vede che le lumache hanno già banchettato a sufficienza per verificare).
E' uno dei pochi funghi di questo genere ad essere (con un po' di fegato) mangiabili, ma solo quando sono piccolini. Dopo non è che diventano tossici, ma legnosi, fibrosi e coriacei; il nostro organismo in questo stadio fa fatica a digerirli bene, perché contengono sostanze che non può assimilare, quindi è meglio evitarli![]()
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 08/04/2008 alle 18:06
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
non lo mangerei solo per il fatto che ha sicuramente una concentrazione di inquinanti da spaccare il fegato di un bisonte![]()
Giusto.
E' l'occasione adatta per sottolinearlo un po' a tutti, perché molti fanno fatica a capirlo: Giorgio, i funghi sono organismi che vengono detti "eteròtrofi", ossia non sono in grado di sintetizzare da soli le sostanze nutritive di cui hanno bisogno, e necessitano di altri organismi che gliele cedano.
In questo caso è l'albero che "gli dà una mano" a crescere (in realtà il fungo lo sta uccidendo lentamente); ma l'albero cresce in vicinanza di una strada, e quindi tra le varie sostanze si troverà a sintetizzare anche piombo e metalli pesanti vari. Di conseguenza anche il fungo (inteso sia come micelio, sia come carpoforo vero e proprio) presenterà queste sostanze al suo interno.
Quindi la cosa migliore in questo caso resta quella di non mangiarlo, perché andresti incontro ad una intossicazione, seppure leggerissima; se poi continui a mangiarlo nel tempo potresti andare incontro ad intossicazioni serie nel lungo termine.
Tanto per fare un esempio: spesso e volentieri nel giardino condominiale a Livorno ho trovato prataioli e pinaroli (in pratica è un bosco di pini), talvolta dei cimballi viola e 2 volte addirittura delle spugnole (erano andati a fuoco 2 alberi l'anno precedente, e l'azoto liberato nel terreno con la decomposizione dei residui legnosi ne ha favorito la crescita). Sono tutti funghi buonissimi, ma non mi sono mai azzardato a raccoglierli, se non 1-2 esemplari per portarli con me in un luogo dove avrei potuto imparare qualcosa al microscopio.
Insomma, fidati, lasciali stare![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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