ed ecco che ormai siamo prossimi al secondo bip...day che si svolgerà il 25 aprile.
questa volta si raccoglieranno firme per:
-abolizione dell'ordine dei giornalisti
L'ordine dei giornalisti di Mussolini ha creato una casta autoreferenziale. In formare è un diritto di tutti.
-abolizione del finanziamento pubblico all'editoria
Il finanziamento pubblico all'editoria costa un miliardo di euro all'anno. I politici pagano gli editori per poterli usare e controllare.
-abolizione della legge gasparri
In nessuna democrazia del mondo una legge vergognosa come la Gasparri consegna le televisioni a un gruppo privato come Mediaset e ai partiti. L' informazione va restituita ai cittadini.
Beppe Grillo sarà a torino in piazza Castello dalle 15 alle 22.
ecco il suo ultimo intervento nel suo blog:
Tra qualche giorno una sola persona avrà il controllo di sei televisioni nazionali. La settima rimarrà in franchising come è adesso. La Voce del Popolo (detto Testa d’Asfalto) sarà il futuro presidente del Consiglio. Per il cittadino non cambierà nulla. L’informazione era di regime prima e lo sarà anche dopo. In modo omogeneo però, senza porre imbarazzanti problemi di sottile, impercettibile confronto tra il servo doc Fede e il servo dop Riotta. Una sola voce, una moltitudine di orecchie. Una chitarra di Apicella a Porto Rotondo e cento giornalisti servi. Una luna a Marechiaro e la madunina a Milano. Montanelli e Biagi sotto una lapide. L’italiano è come un canarino in gabbia. La libertà gli fa paura. E’ abituato a non sapere la verità sulla morte di Borsellino. Sull’Italicus e su Piazza Fontana. Sul G8 di Genova e sugli inceneritori. Vuole credere con tutte le sue forze che il pluri presidente del Consiglio Andreotti sia prosciolto e non prescritto per mafia. L’italiano televisivo immagina un nuovo Parlamento fatto da brave persone. Non da condannati e rinviati a giudizio. Chi controlla l’informazione vince, chi la subisce perde. Un mondo virtuale diventa realtà, dei delinquenti diventano senatori e deputati. E’ tutto vero, è tutto falso. Chi grida di più, la vacca è sua. Il 25 aprile ci siamo liberati dal nazifascismo. 63 anni dopo possiamo liberarci dal fascismo dell’informazione. E’ più difficile di allora. Non ci sono più fucile contro fucile, bomba a mano contro carro armato. La lotta è tra le coscienze addormentate e la libertà di pensare, tra chi non vuole più volare e chi non può rinunciare al cielo. Il 25 aprile possiamo cambiare il Paese. Abbiamo il dovere di farlo per i nostri figli e per la nostra coscienza. La libertà di informazione non può fare sconti. Tre referendum per una libera informazione in un libero Stato: abolizione dell’ordine dei giornalisti di Mussolini, cancellazione del finanziamento pubblico di un miliardo di euro all’anno all’editoria, abolizione della legge Gasparri e al duopolio Partiti-Mediaset (tra poco Mediaset-Mediaset). In 400 città italiane si raccoglieranno le firme, in decine di città straniere si farà informazione sul controllo dei media in Italia. Musica, biciclette, festa e segni di pace. Un nuovo Rinascimento. Dopo tanta merda, per l’Italia è un atto dovuto. Il 25 aprile Beppe Grillo sarà a Torino per una non stop in piazza San Carlo. Dalle 15 alle 22. Tante voci libere riempiranno Torino di parole di speranza. Coraggio!
ci sarà anche Marco Travaglio
sempre dal blog di Grillo:
Marco Travaglio, il mio ministro della Giustizia preferito, sarà sul palco del V2-day in piazza San Carlo a Torino il 25 aprile.
Un Paese senza memoria è destinato a ripetere i propri errori. Ma un Paese che vive di menzogne è destinato a non conoscere neppure i propri errori. L'Italia è sommersa dalle menzogne e non ha più memoria. L'informazione di regime è il virus che l'ha ridotta così. Il 25 aprile prendete la pillola rossa e firmate i referendum. In tutte le piazze d'Italia. V2-day. Libera informazione in libero Stato.
"Caro Beppe,
prim’ancora che avvenga il V2-Day per un’informazione libera ha già sortito due risultati prodigiosi. Il primo è far riscoprire i valori della Resistenza e della Costituzione al Pd, che ultimamente era piuttosto tiepidino in materia, al punto da voler continuamente riformare la Costituzione con tre forze estranee alla Costituente: il Cainano, la Lega e i post (?) fascisti di An. E’ semplicemente strepitoso lo slancio con cui, all’annuncio del V2-Day a Torino, i vertici del Pd torinese hanno subito organizzato una manifestazione di piazza come non se ne vedevano da anni per il 25 Aprile.
Mi ha commosso in particolare l’attivismo resistenziale di uno dei dirigenti locali degli ex-Ds, Stefano Esposito, noto alle cronache torinesi soprattutto per essersi occupato di sale bingo. Mi auguro che venerdì, in piazza San Carlo, riusciremo a collegarci idealmente all’altra piazza, spiegando che il V2-Day è la naturale prosecuzione delle battaglie in difesa della Costituzione. Che contempla, fra l’altro, l’articolo 21, quello sulla libertà d’informazione, il più calpestato in questi anni da destra e anche in parte da sinistra insieme all’articolo 3 (“Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di razza, religione” eccetera).
Come sai, dei tre referendum per i quali raccoglieremo le firme mi appassiona soprattutto il terzo, che ritengo decisivo in un Paese ancora in gran parte “televisivo”. Se davvero riusciremo - insieme all’abolizione di un ente inutile come l’Ordine dei giornalisti e al disboscamento della jungla di finanziamenti pubblici a giornali finti di partiti veri, a giornali veri di partiti finti, a giornali finti di partiti finti – a radere al suolo la legge Gasparri e le altre che l’hanno preceduta, tutte dettate o scritte direttamente dal Cainano a proprio uso e consumo, faremo saltare il tappo più grosso che imprigiona la democrazia italiana. Lo dico perché penso che questo V-Day riuscirà in pieno solo se non passerà alle cronache come la giornata del vaffanculo ai giornalisti, ma come la fine del regime televisivo che opprime e sfigura l’Italia dagli anni 80. Ancora 15 anni fa, il Cainano avrebbe perso sonoramente le elezioni, se avesse detto ai suoli elettori “Di Pietro mi fa orrore” e “Mangano è un eroe”. Infatti nel ’94 vinse inneggiando a Di Pietro, a Falcone e a Borsellino. Il 13 aprile, invece, dopo 15 anni di bombardamento a reti unificate, ha stravinto beatificando Mangano e maledicendo la magistratura.
Il V2-Day, almeno per come lo vedo e lo auspico io, dovrà rimuovere il macigno “di sistema” che blocca la libertà d’informazione. E dovrà dare la sveglia ai giornalisti, perché riscoprano i valori profondi della propria missione: per esempio, il dovere di dare tutte le notizie. Perché il problema in Italia sono anche i politici, gli editori e certi direttori. Ma soprattutto il problema sono i giornalisti, che spesso si autocensurano prim’ancora che qualcuno li censuri. Come diceva Leo Longanesi: “In Italia non è la libertà che manca: mancano gli uomini liberi”. Aiutiamoli, aiutiamoci a esserlo tutti dal 25 aprile in poi." Marco Travaglio
Non so perchè ma mi sento che raccoglierà molti meno consensi ...![]()
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Riguardo il primo punto. Dove sta scritto che un non iscritto all'ordine non possa informare?
Io sono giornalista (pubblicista) da circa due anni, ma anche prima di diventarlo informavo i miei lettori.
Aspettiamo il parere di Francesco. Da professionista ne saprà molto di più.
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Viviamo in un paese particolare dal punto di vista dell'informazione... non so se mi spiego...
Se l'ordine contribuisce a dare delle garanzie e tiene a freno denaro e potere lo vedo di buon occhio... ma allo stesso tempo non sono favorevole alle caste...
In ogni caso ne so poco... le mie sono solo valutazioni molto "di massima".
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Ci sarà qui a Roma domani al parco Schuster (zona San Paolo Basilica)
mentre oggi in via Sorel 10
sono 2 giorni che alla fermata della metro stanno facendo volantinaggio
per chi interessa
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
V2-Day: Torino, in coda per firmare per Grillo
TORINO - Torino, oggi invasa da molti turisti, anche dall'estero, si sta muovendo per Beppe Grillo che oggi pomeriggio sarà protagonista, in piazza San Carlo, dalle 15 alle 22, del V2-Day. Da stamattina decine di persone fanno la fila nella storica piazza per firmare a favore dei tre referendum "per la libera informazione in uno Stato Libero" proposti dal comico genovese: abolizione dell'ordine dei giornalisti, abolizione del finanziamento pubblico all'editoria e abolizione della legge Gasparri. Si tratta soprattutto di giovani che, nonostante il sole incominci a far sentire, sono rigorosamente in coda per aspettare il loro turno nelle varie corsie che sono state predisposte per ogni capoluogo di provincia piemontese. I punti di raccolta sono due ed hanno entrambi una decina persone per scrivere i dati. Altri simpatizzanti distribuiscono volantini nella piazza con le spiegazioni sui referendum proposti. Nel frattempo, sul grande palco nero che è stato allestito per Beppe Grillo continuano le prove acustiche. Una ventina di persone hanno già guadagnato dalle prime ore della mattinata il posto intorno alle transenne per essere il più vicino a Grillo. Poco distante è stato allestito anche un banchetto che vende le magliette bianche con la scritta "Io c'ero, V2-Day 25 aprile 2008, L'informazione libera" con il volto del comico genovese che alza le due mani con il doppio segno della vittoria. Il costo è di 10 euro.
Ma ve ne rendete conto che è qualunquismo puro?
Andate a conoscere la storia vera di questo personaggio e ci risentiamo.
Attenzione soprattutto alla violenza di alcuni suoi proclami e il linguaggio degli interventi sul suo blog,istigazione alla violenza contro chi la pensa diversamente,mah........
In copertina il romanzo di mio figlio ventenne, consigliatissimo
"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"
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