L'immigrato che delinque...

**xwus** · 13/05/2008, 11:18

Vorrei capire esattamente questa figura ormai stereotipata del nostro paese.
Ma cosa fa,esattamente,un immigrato quando delinque?
Non è che confondiamo una sorte di odio e imbarazzo razziale,dovuta alla propaganda della societa',per cui basta vedere solamente la presenza di una persona dalle caratteristiche somatiche diverse da un italiano per associarlo automaticamente ad un delinquente.Dico questo perche' onestamente mi e' capitato anche a me,a volte,di incrociare extracomunitari e pensare "Chissa' cosa combinano questi" senza,onestamente,avere un valido motivo per farlo.Sara',ma io nella mia citta',l'unico problema puo' essere rappresentato dai cosiddetti venditori ambulanti (per i negozi,non certo per la mia incolumita' fisica),mentre quando passo nelle zone ormai terra di traffici e mercati illegali,vedo ben pochi stranieri che controllano questo tipo di "mercato".
E nelle notizie di cronaca,la percentuale di persone non italiane che commettono reati e' veramente bassa.
Non è che ci fanno paura solo le loro facce diverse dalle nostre?
[Ovviamente il delinquente e' presente anche in codesta categoria,non sono a santificare nessuno.

]

**jako86** · 13/05/2008, 11:19

Originariamente Scritto da xwus

Vorrei capire esattamente questa figura ormai stereotipata del nostro paese.
Ma cosa fa,esattamente,un immigrato quando delinque?
Non è che confondiamo una sorte di odio e imbarazzo razziale,dovuta alla propaganda della societa',per cui basta vedere solamente la presenza di una persona dalle caratteristiche somatiche diverse da un italiano per associarlo automaticamente ad un delinquente.Dico questo perche' onestamente mi e' capitato anche a me,a volte,di incrociare extracomunitari e pensare "Chissa' cosa combinano questi" senza,onestamente,avere un valido motivo per farlo.Sara',ma io nella mia citta',l'unico problema puo' essere rappresentato dai cosiddetti venditori ambulanti (per i negozi,non certo per la mia incolumita' fisica),mentre quando passo nelle zone ormai terra di traffici e mercati illegali,vedo ben pochi stranieri che controllano questo tipo di "mercato".
E nelle notizie di cronaca,la percentuale di persone non italiane che commettono reati e' veramente bassa.
Non è che ci fanno paura solo le loro facce diverse dalle nostre?
[Ovviamente il delinquente e' presente anche in codesta categoria,non sono a santificare nessuno.

]

Il problema è in partenza..anche se non delinque è diverso, quindi fa paura!

**belli83** · 13/05/2008, 11:24

Originariamente Scritto da xwus

Vorrei capire esattamente questa figura ormai stereotipata del nostro paese.
Ma cosa fa,esattamente,un immigrato quando delinque?
Non è che confondiamo una sorte di odio e imbarazzo razziale,dovuta alla propaganda della societa',per cui basta vedere solamente la presenza di una persona dalle caratteristiche somatiche diverse da un italiano per associarlo automaticamente ad un delinquente.Dico questo perche' onestamente mi e' capitato anche a me,a volte,di incrociare extracomunitari e pensare "Chissa' cosa combinano questi" senza,onestamente,avere un valido motivo per farlo.Sara',ma io nella mia citta',l'unico problema puo' essere rappresentato dai cosiddetti venditori ambulanti (per i negozi,non certo per la mia incolumita' fisica),mentre quando passo nelle zone ormai terra di traffici e mercati illegali,vedo ben pochi stranieri che controllano questo tipo di "mercato".
E nelle notizie di cronaca,la percentuale di persone non italiane che commettono reati e' veramente bassa.
Non è che ci fanno paura solo le loro facce diverse dalle nostre?
[Ovviamente il delinquente e' presente anche in codesta categoria,non sono a santificare nessuno.

]

Il tutto può essere ricercato nel fatto che si associa l'immigrato ad una possibile condizione di clandestinità.
La clandestinità è ovviamente una condizione che favorisce la delinquenza e perciò si finisce per giungere ad equazioni troppo generiche.
L'immigrato viene visto come clandestino, e come tale sicuramente delinquente.
Inutile dire che le conclusioni di tale ragionamento siano per forza scorrette, anche se c'è da dire che la clandestinità porta con più facilità alla delinquenza di quanto non possa essere per un regolare.

**xwus** · 13/05/2008, 11:25

Originariamente Scritto da jako86

Il problema è in partenza..anche se non delinque è diverso, quindi fa paura!

Esatto.Ogni epoca ha sempre avuto il suo caprio espiatorio su cui versare le frustrazioni della societa'...E,la paura,e' un elemento fondamentale per tenere sotto controllo la popolazione.

**xwus** · 13/05/2008, 11:28

Originariamente Scritto da belli83

Il tutto può essere ricercato nel fatto che si associa l'immigrato ad una possibile condizione di clandestinità.
La clandestinità è ovviamente una condizione che favorisce la delinquenza e perciò si finisce per giungere ad equazioni troppo generiche.
L'immigrato viene visto come clandestino, e come tale sicuramente delinquente.
Inutile dire che le conclusioni di tale ragionamento siano per forza scorrette, anche se c'è da dire che la clandestinità porta con più facilità alla delinquenza di quanto non possa essere per un regolare.

E la soluzione potrebbe essere una maggiore integrazione in quanto si attenuerebbe in maniera consistente il fenomeno della clandestinita'.Io ritengo che,invece,quest'ultimo fattore,faccia comodo a molte persone...

**belli83** · 13/05/2008, 11:32

Originariamente Scritto da xwus

E la soluzione potrebbe essere una maggiore integrazione in quanto si attenuerebbe in maniera consistente il fenomeno della clandestinita'.Io ritengo che,invece,quest'ultimo fattore,faccia comodo a molte persone...

L'integrazione è la strada da percorrere per chi è regolare sul suolo italiano; chi è qui clandestino o trova il modo per regolarizzarsi oppure ritorna da dove è venuto..

**4na** · 13/05/2008, 11:35

il tutto va cercato nel fatto che un buon 70-80% dei reati che senti hanno come protagonisti extracomunitari...

**FunMBnel** · 13/05/2008, 11:35

Originariamente Scritto da belli83

chi è qui clandestino o trova il modo per regolarizzarsi oppure ritorna da dove è venuto..

Secondo me però dovremmo cominciare a fare chiarezza sui termini.
Chi è qui, magari da anni, lavora in nero presso uno sfruttatore qualsiasi e ci mantiene una famiglia senza delinquere è a tutti gli effetti un clandestino.
E' un soggetto da rispedire da dove è venuto?
Perchè a mio modesto giudizio io rispedirei al Paese d'origine del clandestino il bastardo sfruttatore, specie se con passaporto italiano ...