Non è vero, e basta guardare il grafico che ho inserito nel primo messaggio di questa discussione: i prezzi dei carburanti hanno seguito quasi alla pari l'andamento del petrolio fino a qualche anno fa, poi si sono fortunatamente distanziati (attenzione che sono prezzi già al netto del cambio euro-dollaro).
Secondo me è troppo superficiale come argomentazione, pare che la Cina stia immagazzinando petrolio in quantità elevatissime in previsione delle Olimpiadi: non è detto che gli USA stiano seguendo il nuovo gigante asiatico in questa corsa, costi quel che costi, perchè esistono anche motivazioni strategico-militari che non ci è dato conoscere.per quanto riguarda i prezzi, noterete che molti stati (come è stato già stato fatto notare nel post), in primis gli stati uniti, stanno comperando tantissimo petrolio per pompare le riserve strategiche oltre ogni limite.
molti si chiedono: perchè mai lo fanno ora, che è il prezzo è così alto??
risposta, gli stati sanno bene che il prezzo non sarà mai così basso come oggi e acquistano a più non posso ora per acquistarne meno domani
Magari dopo le Olimpiadi cambierà qualcosa, chissà.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
attenzione, questo non è PETROLIO, ma LIQUIDI.
compresi i dubbissimi biodiesel.
in pratica
prelevo uno di petrolio
utilizzo uno di petrolio per ottenere 1.1 di biodiesel (quando va molto bene)
totale liquidi 2.1
crude oil, cioè petrolio vero e proprio, per ora ha piccato nel 2005
probabilmente il picco ci sarà nel 2010, questa è la posizione dei geologi aspo, a seguito dell'entrata in funzione degli ultimi megaprogetti (notizia ufficiale questa) dell'arabia saudita, che saranno piazzati in un area del supergiacimento Ghawar.il picco, inteso come totale liquidi, potrebbe sfiorare i 90 milioni di barili appunto nel 2010
in termini pratici cambia poco.
anche epr un fatto. parliamo di petrolio, carbone, gas eccetera.
ma il punto è che dovremmo parlare di ENERGIA
il buon einstein ci ha mostrato come E=M, e per m possiamo intendere tutto.
cibo, economia, viaggi eccetera, poichè l'economia non è altro che il processo di trasformazione dell'energia.
attualmente non siamo al picco, (forse, tutti i dati disponibili sono sempre parziali e vengono rivisitati dopo mesi ed è probabile che vengano rivisti al ribasso....) quantitativo, ma quasi sicuramente abbiamo passato il picco energetico che precede quello quantitativo.
preleviamo sempre la parte "migliore" all'inizio, e poi passiamo a quella meno energetica.
succede nel petrolio, succede nel carbone.
ora in molti si stanno tuffando nel carbone per via dei problemi petroliferi.
oltre all'aumento del prezzo del carbone in se, che come incremento percentuale sta superando quello del petrolio (!), oramai abbiamo accesso a carbone di sempre minor qualità energetica, quello "buono" lo abbiamo utilizzato decenni fa.
pertanto, l'incremento a livello di metri cubi per il carbone sarà da qui al 2020 di circa il 25%, ma non incrementerà se non di pochissimo l'energia ricavabile da questa fonte.
e così per tutte
whatever it takes
il grafico è sostanzialmente sbagliato, andrebbe sottratto il carico fiscale
non è un interpretazione che stiamo usando il petrolio pagato mesi e mesi fa, è un dato di fatto
riguardo alle motivazioni militari, è il dubbio che ho sollevato pure io, ma esperti nel campo me lo hanno tolto.
attualmente gli usa stanno immettendo in riserva all'incirca 70000 barili al giorno
whatever it takes
il prezzo del carbone è formulato in modo diverso da quello del petrolio, esistendo decine e decine di tipo
ma per fare un esempio
il Central Appalachia, il più caro, è passato da 30 a 100 dollari in 4 anni e la progressione appare inarrestabile
whatever it takes
Ieri il prezzo dei noli marittimi ha raggiunto un massimo storico mai visto al mondo da quando esiste la navigazione commerciale e non previsto dagli analisti del settore. Mi riferisco al prezzo che il proprietario del carico paga al proprietario della nave per portare il carico da un porto ad un altro. Vi faccio solo un esempio: una nave del tipo Panamax, sono quelle che hanno le dimensioni massime per passare attraverso il canale di Panama. Nel 2003 il nolo per, ad esempio, un carico di carbone costava $ 15.000 al giorno. Cioè il proprietario del carico pagava al proprietario della nave quella cifra al giorno per disporre della nave per portare il proprio carico di carbone o grano o minerale di bauxite da un porto a quello di destino. Ieri avrebbe pagato $ 260.000. Nessuno sa spiegarsi perchè, nessuno azzarda previsioni, si parla di pazzia ed imprevedibilità totale del mercato, gli indici non aiutano, si pensa di conoscere tutte le variabili del settore ma evidentemente ci sono elementi che non sono misurabili e prevedibili. Questi elementi sono da molti indicati come la Cina e l'India.
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ue ora noto, Achmed il terrorista!
mitico
"dunque achmed, dicono che quando uno muore vede la luce bianca, è vero?"
"se sei così deficiente di guardare l'esplosione, si!"
"no dai, cosa è l'ultima cosa che ti è passata per la testa in quel momento?"
"il mio cu*o!"
whatever it takes
Certo, gli arabi stanno tirando la corda stando attenti che non si spezzi.
Ma com'è possibile?
Forse proprio perchè a parte loro e qualche altro sporadico Stato tra cui Brasile, Messico (destinato a breve), Angola e Venezuela, tutti gli altri hanno già toccato il picco di produzione:
Austria 1955
Germania 1967
USA (49 States) 1971
Canada (conven.) 1974
Romania 1976
Indonesia 1977
Alaska 1989
Egitto 1993
India 1995
Siria 1995
Gabon 1997
Malesia 1997
Argentina 1998
Colombia 1999
Ecuador 1999
UK 1999
Australia 2000
Oman 2001
Norvegia 2001
più diversi incerti, anche nel mondo arabo (es. Iran)....
Quindi è logico che se sei monopolista (OPEC) e vendi un bene a cui non si può rinunciare, gli altri te lo compreranno a qualsiasi prezzo. E così sta accadendo...
Ma a tirare troppo la corda....si rischia di andare verso la distruzione di domanda ad opera del prezzo troppo alto.
I mutui subprime potrebbero essere un campanello d'allarme, così come lo sono le molte compagnie aeree (anche non europee) in difficoltà, legate più di quel che si pensi proprio al rincaro del costo della vita connesso al prezzo del greggio. E nel frattempo l'industria non è che dia proprio segnali incoraggianti, nè in Italia, nè negli USA.....
Poi sull'inflazione ci sarebbe da discutere...sia per la scelta del paniere sia per l'uguale considerazione di beni durevoli e di immediato consumo....
Vado a memoria: se non ricordo male basterebbero per due mesi di autosufficienza con il consumo ai livelli attuali.
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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ecco la "bomba", la notizia che girava nel "sottobosco" aspo:
l'I.E.A., l'agenzia internazione per l'energia, assolutamente non picchista, lo è diventata.
quando verrà ufficializzato ,sarà uno sconquasso, prevedibile un vertiginoso aumento del petrolio (o forse il mercato ha già assimilato la notizia)
http://qualenergia.it/view.php?id=41...uto=Editoriale
whatever it takes
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