beh il vero obbiettivo non e` tagliare gli sprechi,ma delegittimare il sindacato e farlo passare come un organismo addirittura controproducente per i lavoratori.
vediamo quanti altri attacchi ai lavoratori questo governo partorira`...personalmente credo che questo sia il primo di una lunga serie.
Guarda a me non interessa questo governo, lo giudicherò per quello che farà.
Però dimmi tu se veramente credi che il sindacato in Italia sia andato a favore dei lavoratori!!!
dai che quelli si mettono d'accordo prima con le grandi aziende e multinazionali, e poi ti dicono "siamo riusciti a spillare 50-60 euri in più, grande vittoria del sindacato!"
Loro sanno anche del lavoro nero. Difatti i sindacalisti onesti che lottano veramente per qualcosa, vengono sempre o minacciati o fatti fuori, ma sono pochi. Onore a loro!
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
sento parlare di sindacati......
spero che questo governo li faccia fuori a calci nei denti......dopo aver fatto fuori da ogniddove (anche grazie al buon valter) i comu!!!!
sono solo un impedimento per lo sviluppo del paese (solo in italia sti quaquaraqua hanno tutto sti poteri e libertà----i sindacati intendo)
nel mio piccolo mondo perfetto il sindacato NON dovrebbe esistere, anzi nel caso dovrebbero sparire.....
non servo ad un beato azzo di niente....perchè i lavoratori dovrebbero avere i diritti e tutto cio che gli spetta anche senza i sindacati,
sono i datori di lavoro che in questo caso dovrebbero garantire tutto ai loro lavoratori senza l'aiuto/impedimento da parte dei sanguisuga sindacalisti!!!
considero il sindacato una delle piu' grosse piaghe della nostra italia.
FOSSE SEMPRE INVERNO.......AZZO!
I sindacati in Italia si sono abituati a mezzo secolo di co-gestione torbida e illegale del governo e delle imprese (la famosa «concertazione»), perdendo la capacità della trattativa sindacale a favore dei lavoratori.
Mentre con le piccole e medie imprese il discorso si fa differente, cacciano i denti come non mai.
Lì, si impongono "792 adempimenti per ogni busta paga", come è stato detto al convegno dell’API (piccola industria). Lì, la pressione fiscale è del 49,31%, che sale al 52,48% se la piccola azienda osa distribuire metà degli utili ai soci (contro il 27% il Germania, il 19% in Svizzera).
Lì, appena apri la società neonata, devi già pagare le tasse sui profitti non ancora realizzati e che forse mai si realizzeranno (nel Canton Grigioni, i primi anni sono in esenzione fiscale totale).
Lì, si applicano i contratti nazionali stilati con le grosse, lì si moltiplicano i regolamenti, le irruzioni della Finanza, i ritardi nei rimborsi IVA: con il deliberato scopo di strangolare e distruggere - eppure i sindacati dovrebbero sapere che è la piccola impresa a impiegare più lavoratori, non le grandi.
Ma le grandi si chiamano FIAT, Telecom, Alitalia, e davanti al loro peso «politico» i sindacati sono tutti moine e buone maniere. Ci hanno provato anche con Air France. Si sono presentati al tavolo come se gli azionisti fossero loro; e infatti in Italia sono abituati così. Volevano insegnare a quello, un corso tosto di successo stellare, come si fa l’imprenditore. Soprattutto, volevano salvare i privilegiati di Alitalia, come sempre hanno fatto: i sindacati proteggono i super-stipendi, mica gli operai della Thyssen.
Prendiamo Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom, che ha guidato così bene che gli utili sono calati 18%, ma lui s’è intascato i normali 17 milioni di euro, e si è perfino raddoppiato il bonus per le «buone performances aziendali», 3,7 milioni in più. Lì c’era il campo per una bella lotta sindacale. Non l’hanno fatta.
Nell’insieme, i 50 primi dirigenti delle imprese quotate in borsa si sono intascati 300 milioni (a testa 12 miliardi di vecchie lire), benchè le rispettive aziende calino, com’è logico in un Paese in declino. Certi padroni - incapaci quanto scandalosamente ricchi - esistono perché esistono certi sindacati. Se l’Italia fosse un Paese energico, li prenderebbe a colpi di pietre, li fischierebbe, li lincerebbe.
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