Fabrizio De André, il migliore cantautore italiano di sempre

[albedo]

Ok. Non ho mai avuto voglia di studiarlo e approfondirlo.
Perchè non mi piace

Impossibile per uno come te che si diletta a comporre versi, seppure in buona parte senza senso.
Semplicemente non lo conosci e ne hai sentito solo una piccolissima e marginale (o troppo famosa) produzione.

[Thor]

Impossibile per uno come te che si diletta a comporre versi, seppure in buona parte senza senso.
Semplicemente non lo conosci e ne hai sentito solo una piccolissima e marginale (o troppo famosa) produzione.

Melodicamente non mi dice nulla, nemmeno armonicamente, che ti devo dire?
Oltretutto io le canzoni non le sopporto proprio, trovo che il parlato rovini la musica che c'è sotto, difatti ascolto solo roba strumentale (al più metal per il 10% del tempo).
Le poesie le odio, tutte

[Fabio68]

"Carlo Martello" l'ha scritta Paolo Villaggio...

C.

insieme a Paolo Villaggio la musicò

[Mx]

a volte lo trovo mortalmente tetro e noioso, e alcuni testi (per es. "Rimini" o
"La Domenica delle Salme" ) sono pipponi incomprensibili e insopportabili...

ma quando imbroccava le canzoni giuste, era vera poesia, al pari di un
Quasimodo, di un Montale o di un Dino Campana....per quel che mi riguarda,
anche meglio di loro...

l'album "Non al denaro non all'amore ne al cielo", liberamente ispirato
all'antologia di Spoon River, ha testi che portano alle lacrime, lasciano senza
fiato; idem molte canzoni sparse, spesso persino allegre e spassose... il testamento, l'inverno (triste ma magnifica), attenti al gorilla,
la città vecchia.... e tante, tante altre...

BELLISSIMI anche gli adattamenti Italiani, che curava lui, di molte canzoni del
GRANDE Leonard Cohen....

C.

io invece trovo straordirari, testi tipo la domenica delle salme, oppure, parlando del naufragio della London valour.

ciao
Massimiliano

[Heinrich]

Faber è un mito, un personaggio piuttosto intelligente e studioso che s'accorse prima ancora di volerlo che stava cantando l'amore che veniva espresso nei Vangeli.
Proprio lui che spessissimo s'era dichiarato ateo eperlomeno disinteressato.

[Heinrich]

Un uomo buono, un uomo onesto, trallalallala tralallallero...s'innamorò perdutamente,
d'una che non lo amava niente.....

[Thor]

Un uomo buono, un uomo onesto, trallalallala tralallallero...s'innamorò perdutamente,
d'una che non lo amava niente.....

Che versi immortali
Sembra la mia storia cmq.

[C.R.]

io invece trovo straordirari, testi tipo la domenica delle salme, oppure, parlando del naufragio della London valour.

ciao
Massimiliano

No... proprio no... la Domenica delle Salme è un polpettone politico pieno di
livore generico e di metafore retoriche stucchevoli e oscure, che capisce
solo lui e che hanno bisogno dell'interprete... chi diavolo sono "le troie di
Regime", "la scimmia del quarto reich", "il secondo secondino" , "Baffi di
Sego"? Non lo sopporto, quando fa così.... è solo un polpettone insensato e
fastidioso...

invece, le vecchie canzoni colpiscono come dardi infuocati, quelle di
quando si ispirava a G. Brassens, per intenderci....

C.

[Lucas]

C'è anche Brassens fra gli autori tradotti da De Andrè (per esempio nella bellissima "Le passanti" o lo stesso "Gorilla").
L'impostazione musicale deandreiana inizialmente s'ispirava molto alla scuola francese. Il suo accostamento agli autori americani (Dylan e Leonard Coehn in testa, anche se mi pare sia canadese) è relativamente tardo, risale diciamo all'inizio degli anni '70 quando Fabrizio incideva canzoni già da una dozzina di anni. E c'è un solo italiano più giovane di lui al quale egli deve molto e a cui deve non solo la co-produzione di alcuni brani, ma anche l'ispirazione per i testi e l'arrangiamento: Francesco De Gregori. All'uscita dell'album "Volume 8" nel 1975 molti critici storsero il naso, affermando che De André si era troppo degregorizzato e che i suoi testi erano diventati più ermetici e simbolici, meno diretti.
E' assolutamente vero. Però a me piace anche il De André di quel periodo degregoriano: alcuni brani come Nancy, Oceano, La cattiva strada non sono niente ma niente male.

strano avatarrr

[albedo]

Un uomo buono, un uomo onesto, trallalallala tralallallero...s'innamorò perdutamente,
d'una che non lo amava niente.....

Per l'esattezza è "un uomo onesto un uomo probo..."
La differenza è sostanziale, perché detto così è evidente la bonaria ironia nei confronti del personaggio.