Penso che l'album di Fabrizio De André & PFM sia uno dei migliori della storia della musica, stavo ascoltando questa canzone, semplicemente stupenda, come tutte le altre di faber
http://it.youtube.com/watch?v=6e0jMmmy2yc
I suoi testi sono delle poesie da mettere nei libri di scuola![]()
a volte lo trovo mortalmente tetro e noioso, e alcuni testi (per es. "Rimini" o
"La Domenica delle Salme" ) sono pipponi incomprensibili e insopportabili...
ma quando imbroccava le canzoni giuste, era vera poesia, al pari di un
Quasimodo, di un Montale o di un Dino Campana....per quel che mi riguarda,
anche meglio di loro...
l'album "Non al denaro non all'amore ne al cielo", liberamente ispirato
all'antologia di Spoon River, ha testi che portano alle lacrime, lasciano senza
fiato; idem molte canzoni sparse, spesso persino allegre e spassose... il testamento, l'inverno (triste ma magnifica), attenti al gorilla,
la città vecchia.... e tante, tante altre...
BELLISSIMI anche gli adattamenti Italiani, che curava lui, di molte canzoni del
GRANDE Leonard Cohen....
C.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
senza dubbio, per me il migliore
i testi sono eccezionali, arguti, spiritosi (Carlo Martello..., gorilla...) oppure malinconici ma belli (Via del campo..., Andrea, la guerra di Piero...)
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you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Questa mi fa venire i brividi.....semplicemente magnifica, è una poesia
http://it.youtube.com/watch?v=VpMDFyXy8ZU
C'è anche Brassens fra gli autori tradotti da De Andrè (per esempio nella bellissima "Le passanti" o lo stesso "Gorilla").
L'impostazione musicale deandreiana inizialmente s'ispirava molto alla scuola francese. Il suo accostamento agli autori americani (Dylan e Leonard Coehn in testa, anche se mi pare sia canadese) è relativamente tardo, risale diciamo all'inizio degli anni '70 quando Fabrizio incideva canzoni già da una dozzina di anni. E c'è un solo italiano più giovane di lui al quale egli deve molto e a cui deve non solo la co-produzione di alcuni brani, ma anche l'ispirazione per i testi e l'arrangiamento: Francesco De Gregori. All'uscita dell'album "Volume 8" nel 1975 molti critici storsero il naso, affermando che De André si era troppo degregorizzato e che i suoi testi erano diventati più ermetici e simbolici, meno diretti.
E' assolutamente vero. Però a me piace anche il De André di quel periodo degregoriano: alcuni brani come Nancy, Oceano, La cattiva strada non sono niente ma niente male.![]()
Non mi è mai piaciuto a dire il vero.
Non sapevo manco chi fosse fino a qualche anno fa![]()
Non si finisce mai di imparare...
Ci sono certe cose, e molti artisti fra questi, che devono piacere per forza, è un obbligo culturale. Il fatto che non piacciono lì per lì dipende solo dalla pigrizia mentale di non volerli studiare e capire. Ciò vale anche per scrittori, pittori, scultori ecc. Il che è perfettamente lecito, ma secondo me è errato dire "non mi è mai piaciuto", Bisognerebbe dire: "non ho mai avuto voglia di studiarlo e approfondirlo".![]()
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