Dopo l'ultimo decesso dovuto all'ecstasy di diversi giorni fa (la ragazza del rave party), e leggendo i vari articoli correlati, mi sono chiesto e vi chiedo: ma davvero questa società rende le persone così sotto pressione ed insicure di sè, tanto da dover ricorrere a questi artifizi, ma soprattutto (e qui è il vero rischio) a mettere in gioco la propria salute o vita? Non può essere solo incoscienza, o almeno lo è in piccola parte (ormai sono anni che in tutti i modi si dice che queste sostanze sono molto dannose e possono portare alla morte), ma in tutti gli altri casi? Si è coraggiosi e si spera che tutto vada bene? E' una specie di prova di coraggio, come in certi popolazioni, in cui bisogna superare certe prove per entrare nell'età adulta? Cosa può spingere una persona ad assumere una pasticca, di cui non si sa quanto principio attivo vi è e con che cosa è stata tagliata? E i danni derivanti da continue assunzioni? In un articolo si faceva riferimento al basso costo ormai di una dose (acidi o cocaina), quindi se questo si abbasserà ancor di più avremo migliaia di persone in più che si impasticcheranno? Rimango colpito ogni volta quando dicono che ai controlli degli impianti di depurazione milanesi, in ogni fine settimana si hanno picchi di tali sostanze. La società è davvero sbagliata? Davvero siamo ad un punto in cui abbiamo perso di vista noi stessi, a scapito di altro? Parliamone.
ps. Il mio non è un discorso di perbenismo, tutti ci siamo fatti cannoni in serie (o parallelo), il mio discorso si basa però su queste altre sostanze, e sui motivi che portano ad ingerire qualcosa che neanche sappiamo davero cos'è.
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
Always looking at the sky...
Carenza sempre piu' accentuata nel tempo di quei sani sculaccioni con i quali tutti noi di una certa eta' siam cresciuti. Io le ho prese dai miei, dagli zii, dal prete, ed al massimo mi son fatto una canna, perche' mi e' stato inculcato il senso del limite. La rabbia e la paura per uno sberlone di mio padre nel tempo han lasciato il posto ad un'infinita gratitudine. Son meno brusco anche io con i miei figli, magari niente sculaccioni, ma non esito MAI a fare la voce grossa. In assenza di un senso del limite, che spesso coincide anche con troppa liberta' fin dall'adolescenza, i ragazzi van alla ricerca di sensazioni sempre piu' forti, senza rendersi conto dei rischi che corrono. E, purtroppo, trovano sempre chi, senza scrupolo alcuno, queste sensazioni e' pronto a vendergliele.
Come se fosse antani...
always looking at the sky
''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Mah non so, anch'io ho preso tanti schiaffi (principalmente da mia madre e dalla mia maestra) e sono stato cresciuto con l'idea che se esiste un limite e lo si oltrepassa ci sono delle conseguenze. Però le mie esperienze me le sono fatte, pur sapendo che faceva male e che si rischiava anche di morire. Perchè... mi andava di farlo ed ero curioso.
Poca roba comunque, anche perchè non mi è piaciuto quasi niente![]()
quoto alla grande, dietro a un giovane che fa uso di queste sostanze, per provare nuove sensazioni oppure per stare bene, c'è molto spesso un disagio familiare, genitori che non pongono limiti ai propri figli che crescono male.
poi ovviamente c'è da mettere in conto anche la gente che si frequenta, l'amico che ti invoglia a prendere qualche droga che magari lui ha provato, infonde sicurezza.
per quanto mi riguarda non ho mai assunto sostanze stupefacenti al di fuori di qualche canna, molti miei amici invece si sono spinti ben oltre lo spinello.![]()
per la cronaca mai fumato, mai cannato, mai drogato, al massimo bevuto![]()
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
Giustamente parli di curiosita'. Cioe' sapevi che poteva far male ma hai provato. Eri quindi comunque consapevole, non abbandonato ai tuoi istinti. Curiosare e' sinonimo di osservare ma senza lasciarsi troppo andare o coinvolgere. Compiere un peccatuccio sapendo i trasgredire... Ben altro e' lasciarsi trasportare dalle cose senza alcuna cognizione del fatto. A me piace un mucchio farmi una cantatina con gli amici, bello su di giri per un po' di vinello ed un sigarettino speziato, ma e' una cosa che limito a rare occasioni, non e' una ricerca continua. Perche', appunto, ho il senso del limite.
Qui purtroppo stiam parlando di ragazzi, ma anche adulti, che si pappano le porcherie piu' svariate con la stessa tranquillita' con la quale io e te ci scolavamo un negroni.![]()
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La specie umana è diventata più fragile
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