Lo conoscete tutti vero?

Si tratta di fare un semplice copia-incolla del post precedente e continuare il racconto un po' come ci pare, finendo per creare una bella storiella infinita ed esilarante.

Almeno vi distraggo un po' e non pensate solo alla Borsa scricchiolante...

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Era ormai notte fonda quando lo Zione usciva da quel bar in centro, dove aveva annegato nel succo di pomodoro i suoi dispiaceri lavorativi. Il clima gelido e l'umida nebbia che avvolgevano la citta' rendevano l'atmosfera spettrale. I suoi passi pesanti, il naso adunco e l'abito scuro lo facevan sembrare piu' un becchino in cerca di clientela che un impiegato di banca. Da quella sera, quel nerissimo venerdi' in Borsa, capi' che nulla sarebbe stato piu' come prima, e che il suo futuro sarebbe stato molto piu' agreste.
All'improvviso crollo' a terra: una sontuosa cacca di cane lo fece scivolare malamente, inzaccherandolo non poco e facendogli presente i profumi che da quel momento avrebbe gustato nel duro lavoro nei campi. Non e' questo il luogo per riportare le parole che pronuncio' rialzandosi, ma quando fu nuovamente ben saldo sulle gambe apparve innanzi a lui una figura conosciuta: nientemeno che Claudioricci da Roma, che passeggiava placido sbafandosi un trancio di pizza zola e cipolle. I due si abbracciarono e si strinsero le mani, entrambe pregne di diversi aromi, dopodiche'...