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Aveva cantato per il film di Gomorra, è ricercato
L'autore di "Ma si viene stasera" è stato indicato come istigatore dell'omicidio di Maurizio Russo, il figlio del boss dei Quartieri Spagnoli
di Dario Del Porto
Due ragazzi in riva al mare, le note della canzone "Ma si vene stasera» che li accompagna. È una scena di "Gomorra", il film di Matteo Garrone tratto dal libro di Roberto Saviano, e ancora una volta la rappresentazione cinematografica si confonde con la tragica realtà di una città dove un´intera generazione rischia di finire risucchiata nel gorgo del crimine.
Il brano che fa da colonna sonora a questo frammento del film, interpretato da Alessio, è scritto da Rosario Armani, all´anagrafe Rosario Buccino, 33 anni, compositore fra i più amati dai fan della musica neomelodica. Ma se le canzoni scritte da Rosario Armani vanno per la maggiore nelle radio popolari, delle vicissitudini di Rosario Buccino si sono occupati in questi anni gli uffici giudiziari di Catania e Napoli.
Il paroliere infatti è latitante nell´ambito di un procedimento istruito dalla Procura della città etnea. I magistrati avevano indagato su una associazione per delinquere attiva nel campo della droga, il processo si è concluso con la condanna in primo grado di Buccino a 10 anni e mezzo di reclusione, a fronte dei 21 richiesti dal pubblico ministero.
Ma c´è anche un´altra e ancor più grave accusa ad inseguire nella sua fuga l´autore di "Ma si vene stasera": quella di concorso nell´omicidio di Maurizio Russo, il 21enne figlio del boss dei Quartieri Spagnoli assassinato il 9 aprile 2001 in via Santa Maria Ognibene. Un delitto "eccellente", maturato nel cuore della città.
Chiamato in causa dal pentito Pasquale Petrillo, Buccino è stato indicato come l´istigatore dell´agguato. Secondo l´accusa, sostenuta dal pm del pool anticamorra Paolo Itri, era presente in via Santa Maria Ognibene anche al momento del delitto, prima di rifugiarsi presso una casa discografica di Pollena Trocchia. Al termine del processo di primo grado, la Corte d´Assise ha condannato Buccino a 28 anni per omicidio, ma non ha ritenuto sussistenti i presupposti per emettere ordinanza di custodia cautelare. 
Il suo difensore, l´avvocato Luigi Iossa, prepara il ricorso in appello. Quale che sia l´esito definitivo dei guai giudiziari dell´artista, la storia di Buccino-Armani non scrive solo un nuovo capitolo dei controversi rapporti tra musica neomelodica e ambienti malavitosi. La latitanza ha forse impedito al compositore di ascoltare al cinema una delle sue canzoni entrata a far parte della colonna sonora del film italiano candidato al prossimo Premio Oscar. Ma aveva certamente visto Gomorra il pentito Maurizio Prestieri, che poi ai magistrati aveva raccontato di aver riconosciuto, tra le comparse, due facce a lui note: «Uno che nel film faceva il killer, lavorava per me come spacciatore. E qualche scena dopo ne ho riconosciuto un altro, pure lui spacciatore».
Un altro attore è rimasto coinvolto nelle indagini sul gruppo del clan dei Casalesi ritenuta capeggiata dal superlatitante Giuseppe Setola. Segno che Gomorra, con la sua straordinaria cifra letteraria e poi cinematografica, ha saputo raccontare il cancro delle nostre terre anche attraverso i volti e la musica di chi in quell´ambiente è cresciuto, ne è stato protagonista, complice, in qualche caso vittima. Una realtà che troppi e troppo a lungo avevano rimosso e invece era lì, sotto gli occhi di tutti. Adesso un libro, e un romanzo, sono lì a ricordarlo al mondo.
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