Beh, come valore nel mondo del metal sono stati più importanti degli Iron Maiden: intendo come vestiario/immagine/tematiche e anche come suono delle chitarre. Anche se nella produzione/scrittura dei testi personalmente preferisco Harris, Dickinson e Smith.
Avessero avuto un bassista decente e un batterista un po' stabile prima di Scott Travis sarebbero stati ancora più grandi. Ma intanto per me va già bene così, anche perché insieme al duo dei Mercyful Fate (Sherman-Denner) direi che Tipton e Downing sono i miei due chitarristi heavy metal preferiti.
Io trovo che i Maiden, dal 1987-1988 in poi non abbiano avuto più così tanto da dire. Cioè, per carità, sempre molto bravi e dal vivo spettacolari, però le canzoni le sento tutte molto simili. Invece i Priest, fino al 1990, sono stati una macchina da guerra con cambiamenti anche notevolissimi (pensiamo solo alla differenza tra Rocka Rolla del 1974 e Screaming For Vengeance del 1982), in loro vedo più capacità di rinnovarsi, ecco.
A me in realtà Dave Holland piaceva un casino e quasi quasi lo preferisco a Scott Travis.Originariamente Scritto da Matëlmaire
Sul discorso basso sì, Ian Hill fa linee di basso troppo convenzionali e quasi mai molto ispirate...però una coppia come Tipton e Downing oscura tutti eh, dura trovare uno spazio lì in mezzo, persino per il bassista...
Proseguo sul filone Judas Priest.
Basterebbe già la differenza tra Rocka Rolla e Sad Wings of Destiny (album SEMINALE per lo sviluppo dell'heavy metal). A me non era dispiaciuto neppure Turbo, anche se è chiaro che rispetto a DOTF risulta un episodio minore, ma necessariamente una schifezza.
Sai perché hanno perso inventiva? A parte la virata sul prog (che ho apprezzato) ha abbandonato ADRIAN SMITH! Conosciamo tutti bene l'enorme influenza che AS aveva sul gruppo di Steve, soprattutto come compositore... difatti poi ha lavorato con Dickinson nei suoi lavori da solista e pure lì ha fatto il suo (e pure qualcosa di più).
Sotto il profilo tecnico il migliore che hanno avuto è stato Simon Phillips, sicuramente. Holland era funzionale, ma non mi ha mai fatto troppo impazzire, faceva il suo via.
Hill è sempre rimasto nei Judas perché di fatto il fondatore è lui (insieme a KK).![]()
Verissimo. Tra l'altro poi, rimanendo negli anni '70, Stained Class altro album micidiale, probabilmente uno loro migliori di sempre assieme a British Steel, Screaming For Vengeance e Painkller, ma c'è una tale qualità dal 1974 al 1990, che è davvero impossibile scegliere quale sia il migliore o i migliori.
Turbo sì, una breve incursione nella musica più elettronica e commerciale, ma chi non l'ha fatta negli anni 80? E a loro è venuta bene, non è così male Turbo, come giustamente hai detto.
Per me il loro peggiore è Point Of Entry del 1981, anche se Heading Out To The Highway è una canzone spettacolare!!
Sul discorso Iron Maiden dovrei approfondire, ho diversi buchi nella loro discografia, ma quello che avevo sentito post-1987 non mi aveva entusiasmato.Originariamente Scritto da Matëlmaire
Non so, a Dave Holland ci sono affezionato, sarà che forse ha fatto tutti gli 80s con loro e in un certo senso ha definito il sound classico dei Judas Priest, però sì indubbiamente Scott Travis e anche Simon Phillips e Les Binks sono migliori tecnicamente (anche se la tecnica non è tutto, come mi piace sottolineare sempre)
Il lavoro dei Judas che nessuno ricorda (quasi) mai... profuma di Nevada (spero mi si conceda la metafora), ma fatto da degli sporchi musicisti provenienti da Birmingham (città operaia per eccellenza dell'UK) non è ben riuscito.
A tal riguardo... a me piaciucchia pure il lavoro con Owens, Jugulator. Violentissimo, praticamente è thrash metal e molto diverso dall'heavy che facevano fino a Painkiller (che già è molto "duro" per essere un lavoro meramente heavy... ma il suono di chitarra prodotta lì non ci sarà più altrove).
Concordo con le tue analisi sui drummers dei JP e capisco anche quello che dici su Holland, alla fine il batterista "storico" della band è lui (anche se Travis suona con loro da molto più tempo).
Sugli Iron Maiden trovo bruttissimo No Prayer for the Dying (il primo senza Smith), passabile Fear of the Dark (non è malaccio), interessante ma ostico The X-Factor e poi il resto più o meno passabile. Anche se Dance of Death (2003) è forse il migliore lavoro che hanno fatto con il ritorno di Smith (che è un autore che apprezzo moltissimo, tanto del sound Maiden è stato creato da lui).
Eh in effetti non ci si pensa mai, ma la cultura di provenienza fa tanto!
Oh poi i Led Zeppelin hanno fatto un successo travolgente negli States col loro blues, vai te a capire come funziona la mente umana...certo è che se penso a rock del deserto, mi vengono in mente in 10 alla meno 10 secondi i Kyuss. Band fantastica.
Sì Jugulator figo! Sound cattivissimo (però era la direzione in cui stavano andando già con Painkiller, dopo tutto) e canzoni non male. Album decisamente promosso, per quanto mi riguarda. Quello dopo forse un po' meno ispirato, Demolition del 2001, però in generale a me non è dispiaciuta la parentesi con Tim Owens, anche se Rob Halford è il cantante dei Priest e deve esserlo, non si discute su questo.Originariamente Scritto da Matëlmaire
Eh gli anni tra il 1992 e il 2000 li conosco poco, avevo sentito qualcosa con Blaze Bayley ma non mi era assolutamente piaciuta, quindi ho accantonato quella parentesi degli Iron. Carino Brave New World del 2000, il primo dopo il ritorno di Bruce Dickinson e poi sì, Dance Of Death a mio parere MOLTO bello, i lavori successivi invece li ho trovati troppo copia e incolla.Originariamente Scritto da Matëlmaire
"Come Undone"
Duran Duran.
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Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
"X factor" del 1995 vale la pena prenderlo, soprattutto se si ama il prog metal. brani molto lunghi, spesso melodici. è l'unico album veramente intimista dei Maiden, affrontano temi di depressione e tormento, cosa quasi mai avvenuta.
Harris si era appena separato e usando la metafora della Guerra, tanto cara ai maiden "storici" confessa tutti i suoi dolori.
è quasi un concept album. ci sono almeno due/tre pezzi che comunque rimangono fra i migliori del decennio.
molto bella la prestazione di Mcbrain al drumming, bisogna dire che sulle composizioni con tanti cambi di ritmo riesce sempre a dare il megio... peccato il suono delle chitarre a volte troppo dietro i diffusori, quasi moscio e i soliti assoli totalmente sbarellati di Janick Gers che rovina tutto. Blaze finché canta baritono per quel disco è okay, ma quando tenta di andare in alto chiaro che Bruno lo si rimpiange doppiamente.
Anche "Book of souls" del 2015 non si dovrebbe non avere. grandissimo ritorno in forma, e vale doppio visto che venne registrato mentre Dickinson era incerto sul suo futuro per la malattia da cui poi si è fortunatamente ripreso del tutto.
Concordo su X-Factor, un lavoro diverso e da riscoprire, molto più tetro e oscuro come atmosfere rispetto ad altri. Purtroppo a me Gers non è mai piaciuto (anche se ammetto che è un buon compositore, ha un sacco di credits) e il declino dei Maiden per me coincide con il suo arrivo e la dipartita del GRANDE Smith.
Gli ultimi non mi piacciono, fatta eccezione per A Matter of Life and Death (bello), troppo troppo prolissi.
Ultima modifica di Matëlmaire; 24/04/2020 alle 22:06
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