
Originariamente Scritto da
Fenrir
Mi dispiace ma stavolta, nonostante io sia uno strenuo difensore dell'Italia quando vedo i soliti eccessi, stavolta non posso esimermi dal dire che l'Italia in questo senso è ancora provinciale e indietro.
In Norvegia (ma anche in Svezia) si considerano i dialetti un tesoro nazionale da rispettare, valorizzare e conoscere. Si usano i dialetti locali dovunque, a tal punto che basta sentire uno starnuto per capire da dove viene una persona. In televisione, nei telegiornali, ogni presentatore usa la propria cadenza e il proprio dialetto, chiaramente leggermente edulcorato in caso ci siano proprio parole stranissime. Palesi le annunciatrici di Bergen con le loro r arrotolate o le loro finali in A, o quelle del Troms con i loro "korsn" al posto di "hvordan" o i loro "nokko" al posto di "noe"... o quelle di Oslo con la loro irritante cantilena. E io sono d'accordo con questo modo di fare.
Amo le lingue e so quanto sono importanti i dialetti.
Addirittura è possibile usare i dialetti nei compiti scritti a scuola, persino negli atenei all'università, nelle tesi... perché i dialetti sono la storia di un paese, in ogni senso. Io stesso cerco di usare il dialetto locale il più possibile anche se talvolta suono ancora un po' accademico... ma è quello che voglio fare, perché fa parte dell'immersione nella società e quando per esempio uso una frase che è troppo "accademica" (cioè in norvegese troppo pulito) gli amici mi dicono "si dice XXXX in dialetto, ricordalo!" e la cosa mi piace molto.
Incredibile come in un paese in cui in molti sono tanto orgogliosi della propria non-italianità, in cui gli italiani si sentono prima di tutto parte della città, poi parte della regione e poi forse italiani... in cui c'è una ricchezza di dialetti, di LINGUE a sè stanti, di cadenze, da far impallidire il 99% degli altri paesi del pianeta e di far parlare migliaia di studiosi... si sia talmente stoccafissi da arrivare a tirare fuori il pelo dall'uovo se qualcuno usa un po' troppo il proprio dialetto - figurarsi poi nelle situazioni ufficiali.
Personalmente a me piacerebbe che ogni presentatore che viene dalle varie parti d'Italia desse un carattere locale alla propria parlata. Non è volgare (chiamare volgare una cosa culturalmente importante come un dialetto è, perdonatemi, da ignoranti) e al contrario mostra una ricchezza e una varietà che è parte integrante dell'intero popolo italiano, come della Francia o Spagna o Burundi e che non deve essere abbandonata.
Ma come, si fanno tante campagne (National Geographic, History Channel...) per salvaguardare le lingue in via d'estinzione...
uff.

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