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  1. #4311
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Citazione Originariamente Scritto da Games Visualizza Messaggio
    Hai dimenticato rosiconi
    Games, scusa se ti faccio notare un errore di battitura nella tua firma, penso che al posto della n ti sia scappata la l, in effetti sarebbe corretto "punita solo la Juve"

  2. #4312
    Vento fresco L'avatar di Games
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Citazione Originariamente Scritto da Massimiliano Selvix Visualizza Messaggio
    Seee, così poi mi citi per danni per violazione del copyright!

    ahaahaha questa è carina

    Giustamente quella parola posso usarla solo io

  3. #4313
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Alcuni passi sono veramente da mettere in risalto, sperando che qualcuno abbia anche il "coraggio" di leggerli:






    ....Chi oggi finge di scandalizzarsi per Calciopoli 2, mente sapendo di mentire. Era già tutto chiaro allora, nel 2006, l’anno che fu per il calcio quello che fu il 1993 per la politica. Tredici anni dopo le mani, furono ancora la magistratura e la stampa a pulire i piedi, col consenso di chi, da quella depurazione, s’illudeva di trarne solo vantaggi e nessuna rogna. Il campo, quello su cui rotolava la palla rotonda, diceva questo: c’erano due squadre invincibili, la Juventus della triade (Moggi, Giraudo, Bettega) e di Del Piero e Ibrahimovic e il Milan di Berlusconi e Galliani, di Kakà e Maldini che spadroneggiavano in Italia e in Europa. Poi c’era l’Inter di Moratti, una squadra campione solo nei triangolari d’agosto cui da anni andava male tutto quel che poteva andare male. Il 5 maggio, Kanu, Gresko, Recoba, Vampeta, dobbiamo continuare? L’Inter era la squadra dei tifosi che per consolarsi correvano in libreria a comprare le barzellette sugli interisti di Severgnini (l’autoironia è l’arma del perdente), i cui supporter gettavano motorini dal secondo anello di San Siro ed esponevano striscioni di incitamento ai propri giocatori il cui più benevolo era questo: «Non sappiamo più come insultarvi».

    Aggiungerei che l'Inter era quello che, dopo ogni "fantasmagorica" campagna acquisti estiva, ad inizio stagione era quella che avrebbe vinto tutto, x bocca dei suoi tifosi !



    La Juventus, invece, era la squadra che vinceva perché, come ha spiegato German Camoranesi, «quando entravamo in campo, gli altri si pisciavano addosso». Fu nell’estate del 2006, a pochi mesi dal Campionato del Mondo, che andò in scena Calciopoli, un assurdo processo sportivo in cui la Juventus – e, in minor grado, Milan, Fiorentina e Lazio – pagarono per non avere commesso il fatto. A dirlo non è Tempi, Giampiero Mughini, o gli sfegatati del sito ju29ro.com, ma quegli stessi giudici che allora decisero la sanzione sull’onda di un sentimento popolare e di una campagna di stampa cui non dispiacque materializzare in sentenza il luogo comune più diffuso: la Juventus vince le partite “perché paga l’arbitro”. A spiegarlo furono quegli stessi che la condannarono. Come Mario Serio, giudice della Corte di appello federale: «Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo, abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d’onda». O come Piero Sandulli, il presidente di quella Corte, che dichiarò: «Nella nostra sentenza evidenziammo soprattutto cattive abitudini, mica illeciti classici. Si doveva far capire che quello che c’era nelle intercettazioni non si fa. è stata una condanna etica». A un quotidiano Sandulli ha anche detto che nelle partite del campionato 2004-2005 «non ci sono illeciti. Era tutto regolare. L’unico dubbio era sulla partita Lecce-Parma». Lecce-Parma.

    Sentimento popolare o incapacita' di vincere sul campo, come qualcuno stava dimostrando ormai da quasi vent'anni (ultimo scudetto targato Trapattoni risaliva alla fine degli anni '80, mica pizza e fichi eh ! )




    Ma allora perché la Juve è andata in B? Chi ha avuto la pazienza di leggere le sentenze dei tribunali e non soltanto quelle vergate su carta dai quotidiani rosa salmone, lo sa dal 2006. Contro la dirigenza juventina c’erano prove di non rispetto dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva (lealtà sportiva), ma non di violazione dell’articolo 6 (illecito sportivo), l’unico la cui violazione prevede la retrocessione. I giudici, già nel 2006, lo avevano appurato con certezza, tanto che, come spiegò sempre Sandulli, «l’illecito associativo non esisteva, era una falla del sistema giuridico che è stato da noi introdotto». È il famoso «illecito strutturato» di cui parlò Francesco Saverio Borrelli, chiamato dall’allora commissario straordinario Guido Rossi – ex dirigente Telecom, ex cda Inter – a condurre le indagini: «è un caso di illecito strutturato», spiegò l’eroe di Mani Pulite. Un’arcana formula che si potrebbe tradurre più o meno così: non abbiamo prove che la Juventus abbia comprato partite, né arbitri, né guardalinee, né calciatori. Abbiamo appurato che «non esisteva alcuna cupola», che la celebre favola delle “ammonizioni mirate” a favore dei bianconeri era appunto una favola, che non vi è stata mai alcuna «alterazione del sorteggio arbitrale», che l’arbitro Gianluca Paparesta non fu mai chiuso in uno spogliatoio da Moggi. Ecco, sebbene non ci sia una-prova-una che la Juventus abbia rubato le partite, sebbene sia illogico pensare che si possa alterare un campionato senza alterare i match, abbiamo condannato la Juventus alla serie B, alla non assegnazione del campionato 2004-05 e alla revoca dello scudetto 2005-06 (non oggetto d’indagine). Tutto questo durante un processo in cui abbiamo eliminato un grado di giudizio, in cui abbiamo concesso agli avvocati difensori solo tre giorni per preparare la difesa e un quarto d’ora per esporla e in cui non abbiamo ammesso come prove i filmati delle partite o altre prove documentali, ma solo alcune intercettazioni da noi selezionate senza dare la possibilità ai presunti colpevoli di accedere a tutte quelle disponibili (171 mila). Insomma, quel che si dice un processo equo. È scritto così nella sentenza: «è concettualmente ammissibile l’assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall’alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara». Deve essere questo che si intende per “illecito strutturato”: sei colpevole perché è ammissibile che tu lo sia. Già allora ci fu chi tentò di insinuare che Calciopoli era una farsa e che dietro l’operazione piedi puliti si stava svolgendo una pedicure tutta a favore di telecamere e istinti belluini di piazza. ....


    Quel Guido Rossi, ovviamente persona assolutamente super partes in tutta la vicenda !



    L’arbitro Massimo De Santis rivelò che le intercettazioni delle telefonate usate dall’accusa per dimostrare che esistevano degli accordi tra dirigenti delle squadre e arbitri erano «tutte successive alle partite». Moggi non fece mai finta di non essere quello per cui veniva pagato a peso d’oro: un dirigente maneggione, autoritario, svelto. Prima che Berlusconi fosse, Moggi fu. Fu lui il primo a usare l’espressione «non sono un santo» e ad ammettere di aver infranto gli obblighi di lealtà e correttezza sportiva, il già citato articolo 1 «quello che nel mondo del calcio, che è business, forse non infrangono solo i magazzinieri». Perché che tutti parlassero con tutti, era già noto nel 2006, eppure solo Moggi fu dipinto come un ciarliero farabutto. «Ci sono 42 società tra serie A e B, tutte parlano, l’unica società sordomuta era l’Inter», ha detto Moggi. Eppure tutti hanno fatto finta di credere che il calcio fosse corrotto per colpa di uno solo. I quotidiani, con la Gazzetta dello Sport in testa, cavalcarono la piazza. .........
    Eggia'.....



    Da più parti si è iniziato a chiedere che lo scudetto che fu tolto ai bianconeri e assegnato ai nerazzurri, sia restituito.Ma chi l’ha comprato Poulsen?

    Chi non leggesse coi paraocchi le intercettazioni di oggi come quelle di ieri, invece, ne dovrebbe trarre la medesima conclusione: trattavasi di lobbying estremo, pressione per ottenere qualche occhio di riguardo, chiacchere da bar, sciocchezze e millanterie. Che da tutto questo ne derivasse un risultato pratico, concreto, fattuale non è dimostrato da alcuna prova. Né ieri né oggi. A meno di pensare che la palla, anziché essere rotonda sia quadrata e che bastino le battutacce da bandito al telefono per far di Darko “scarpa di piombo” Pancev un Alessandro “Pinturicchio” Del Piero.



    Ovviamente l'Inter non ha praticamente fatto x qausi un ventennio immani e reiterate figure di merda per colpa PROPRIA, no no: ovviamente era colpa di Moggi, di Berlusconi, ecc !

    Eh certo, con i vari Vampeta, Pancev, ecc mi sembra anche logico tutto cio !



    Ed ora la chiusura finale, peraltro che faccio mia e che vado ripetendo e scrivendo da tempo:


    L’aspetto paradossale di tutta la vicenda è che anche se lo scudetto 2005/06 fosse restituito, anche se dagli almanacchi fosse cancellato che la Juventus è stata in serie B, anche se Moratti riconoscesse che non era esattamente un comportamento «da onesti» che l’ex presidente Giacinto Facchetti telefonasse agli arbitri prima delle partite, anche se tutto ciò accadesse, questo non renderebbe meno tragico il destino della società Juventus. Perché è stata la Juventus a scaricare Moggi e oggi è quasi patetico il tentativo di riabilitarlo senza ammetterlo. È stata la Juventus, tramite il suo avvocato Cesare Zaccone, a definire la retrocessione in B una soluzione equa. È stata la Juventus a vendere i suoi campioni all’Inter. È stata la Juventus a comprare Poulsen, Felipe Melo, Grosso. È la Juventus oggi la squadra che non termina la stagione con lo stesso allenatore, che viene contestata dai suoi supporter, che perde con l’Udinese e il Fulham, che vive di continui litigi negli spogliatoi, che trasforma i campioni in brocchi, che ad aprile inizia a parlare di calciomercato. Il tragico destino della Juve del 2010 è questo: è l’Inter del 2000. E non c’è nemmeno uno smile che la faccia sorridere.

    Notevole, veramente !



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  4. #4314
    Vento forte L'avatar di Ilio
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    comunque è curioso come siate riusciti a scrivere 432 pagine (!!!!)
    forse di più di quelle del fascicolo della procura.....
    mentra il 3d sul calcioscommesse è finito in 3 pagina penso
    e nessuno ne parla più, tutto morto e sepolto.
    "I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25

  5. #4315
    Burrasca L'avatar di giorgio
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    A Max e Peppo bisognerebbe fare un monumento, anzi due.

    @Zione: anche tu sei sulla buona strada.....

    Siete proprio degli juventini! Se non ci foste bisognerebbe inventarvi!

    Non sarebbe ipotizzabile un bel "raduno" di tutte 'ste teste calde?
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  6. #4316
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Intanto oggi c'è l'udienza di 2° Grado per la radiazione Moggi alla Commissione disciplinare. Esito scontato. Sarà confermata verosimilmente la radiazione. Poi si andrà all'Alta Corte del CONI.ll
    Commissione Disciplinar
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  7. #4317
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio
    A Max e Peppo bisognerebbe fare un monumento, anzi due.

    @Zione: anche tu sei sulla buona strada.....

    Siete proprio degli juventini! Se non ci foste bisognerebbe inventarvi!

    Non sarebbe ipotizzabile un bel "raduno" di tutte 'ste teste calde?


    Il monumento andrebbe fatto a Max e Peppo e anche a Faina, vista la sua abilita' anche nel campo della normativa: io mi limito solo ad "evidenziare" cose al piu' gia' note e/o riportate, appunto !



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  8. #4318
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio Visualizza Messaggio
    A Max e Peppo bisognerebbe fare un monumento, anzi due.

    @Zione: anche tu sei sulla buona strada.....

    Siete proprio degli juventini! Se non ci foste bisognerebbe inventarvi!

    Non sarebbe ipotizzabile un bel "raduno" di tutte 'ste teste calde?

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  9. #4319
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Bene, come disse il mitico Harvey Keitel in Pulp Fiction: "Smettiamola di farci i pompini a vicenda" che c'è ancora da combattere duro.


    Mi avvalgo di un'altra famosa citazione, di W. Churcil, per tenere alto il morale delle truppe.

    "Vorrei dire alla camera quello che ho detto a coloro che sono entrati a far parte di questo governo: non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, sudore e lacrime. Voi mi chiedete qual è il nostro scopo? Vi risponderò con una sola parola: vittoria, vittoria ad ogni costo, vittoria nonostante il terrore, vittoria, per quanto la strada sia lunga e faticosa; vittoria, perché senza la vittoria non potremo sopravvivere."
    (Winston Churchill)




    PS: è molto probabile che oggi i diversamente onesti ritornino alla carica ringalluzziti dalla conferma in 2° grado della radiazione di Moggi...e dai nuovi sproloqui del cazzaro Travaglio.
    Ultima modifica di Pisky; 08/07/2011 alle 11:52
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  10. #4320
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !


    [h=1]Scudetto 2006, il piano Abete
    ]

    Giancarlo Abete è una persona onesta che sta cercando di uscire, nel migliore dei modi, dal caso (caos) dello scudetto 2006. La prima domanda che si è posto il 1 luglio, quando Palazzi ha chiuso la sua indagine, è la seguente: chi è competente a decidere se revocare o meno quel titolo all'Inter? Non si capisce, onestamente, come sia stato possibile che a distanza di così tanto tempo la Federcalcio non sappia ancora chi deve decidere: Stefano Palazzi ha aperto l'indagine il primo aprile dello scorso anno e l'esposto della Juventus è del 10 maggio, sempre del 2010. Sono passati più di 14 mesi: come mai è stato aspettato tutto questo tempo? Si pensava forse che Palazzi non avrebbe scoperto nulla? Bastava sentirle, certe intercettazioni...

    La relazione, 72 pagine, del pm della Figc è chiara, e pesante: l'Inter è colpevole, secondo lui, come altri club. Non come la Juve, d'accordo, ma almeno, se non più, di Milan e Fiorentina. Se ci fosse stato un processo, e non la prescrizione, l'Inter quindi avrebbe rischiato una condanna. Ma adesso la Figc sta cercando disperatamente una via d'uscita "onorevole", anche se è chiaro, a questo punto, che una delle due, o l'Inter o la Juventus, scatenerà un'offensiva legale. Abete ha dato appuntamento al consiglio federale del 18 luglio, e vuole arrivarci con le idee chiare. Per questo si è affidato allo staff legale della Figc: gli avvocati Giancarlo Gentile e Ilaria Gioia, più gli storici consulenti di via Allegri, Mario Gallavotti e Luigi Medugno. I legali della Figc, comunque, saggiamente hanno allargato il raggio, e chiesto consigli e pareri anche lontano da via Allegri. Sì perché la materia è inedita e soprattutto molto intricata. Lo ha spiegato anche l'avvocato Mattia Grassani, che è consulente della Lega Nazionale Dilettanti: secondo lui, la Figc non è competente. Di opposto avviso Piero Sandulli (fu battezzato San Dulli in occasione di Calciopoli...): essendo una atto amministrativo, il consiglio federale ha tutte le prerogative per decidere se va cancellata la decisione automatica (non esiste delibera) dell'allora commissario Guido Rossi che diede quello scudetto all'Inter. "E questo - sostiene Sandulli - in base alla legge 241 del 1990, modificata dalle legge 15 del 2005". Sarebbe il caso di sentire anche qualche esperto diritto amministrativo (sempre che non sia già stato fatto, magari di nascosto). Abete, quando avrà tutti i pareri a disposizione, convocherà subito le componenti e le Leghe: lo farà di sicuro la prossima settimana, prima del fatidico 18 luglio. Il governo del calcio, tutto insieme, dovrà decidere quindi una posizione unitaria. Dimostrare compattezza e serietà. Non può pensare di arrivare allo sbaraglio il 18 luglio (ma non succederà). Abete non va lasciato solo, tutti i consiglieri devono assumersi la loro responsabilità. Alcuni, come Tavecchio, Mormando e Ulivieri, sostengono che la Figc non è competente ma che ci vorrebbe un processo sportivo (impossibile, visto che c'è prescrizione). Altri, come Abodi e Cudicio, invece pensano che tocchi al consiglio federale chiudere questa pagina. La Lega di A si defila, prende tempo anche Mario Macalli. Per alcuni consiglieri sembra quasi che questo argomento, scottantissimo, non li riguardi. E non è una questione di fede calcistica. Il Coni sta con Abete, tanto che, in caso di (improbabile ormai) commissariamento della Figc, sarebbe lo stesso Abete, membro di Giunta, a fare il commissario. Ma non è tanto questo il problema: il governo del calcio non deve perdere la faccia. Una decisione di non decidere, un verdetto di "non competenza", con solo un buffetto (una censura) all'Inter, scatenerebbe fortissime proteste. E' arrivato il momento di avere coraggio. Abete lo ha. Ma gli altri?

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