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  1. #5221
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Dal sito del Coni


    La prima udienza arbitrale, relativa alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, per l'atto del Consiglio Federale del 18 luglio 2011 di rigetto dell'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto stagione sportiva 2005/2006 si è svolta oggi presso la sede del tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport allo Stadio Olimpico.

    Erano presenti:



    Collegio arbitrale: Dott. Angelo Grieco (Presidente), Avv. Dario Buzzelli e Avv. Enrico De Giovanni;



    Juventus F.C. SpA: Dott. Andrea Agnelli, Avv. Michele Briamonte, Avv. Luigi Chiappero e Prof. Pasquale Landi;



    Federazione Italiana Giuoco Calcio: Avv. Luigi Medugno e Avv. Letizia Mazzarelli, coadiuvati dal Dott. Matteo Annunziata;



    F.C. Internazionale Milano SpA: Avv. Prof. Luisa Torchia, Prof. Avv. Angelo Capellini e Prof. Avv. Adriano Raffaelli.



    Le parti dopo aver dichiarato di accettare la composizione dell’odierno Collegio arbitrale; hanno affermato, altresì, di non avere alcun motivo di ricusazione nei confronti dei componenti del Collegio arbitrale.



    Le parti, visto il punto 2. del provvedimento assunto dal Presidente del Tribunale in data 9 settembre 2011, hanno dato atto della circostanza che la declaratoria di incompetenza non consente l’ulteriore corso della procedura sul punto III delle domande arbitrali della Juventus F.C. SpA.



    Il Collegio arbitrale ha esperito il tentativo di conciliazione previsto dall’art. 20, commi 1 e 2, del Codice.



    La Juventus F.C. SpA ha proposto come presupposto, ai fini di un’ipotesi conciliativa, la demolizione dell’atto del 18 luglio 2011.



    La Federazione Italiana Giuoco Calcio e la F.C. Internazionale Milano SpA non hanno aderito alla proposta conciliativa formulata dalla Juventus F.C. SpA.



    Il Collegio arbitrale, pertanto, preso atto delle diverse posizioni delle parti, ha dichiarato esperito con esito negativo il tentativo di conciliazione previsto dall’art. 20, commi 1 e 2, del Codice.



    La Juventus F.C. SpA, ai sensi dell’art. 22, comma 1, del Codice ha richiesto:



    1. che il Collegio arbitrale disponga interrogatorio formale del Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Dott. Giancarlo Abete su tutte le questioni di sua competenza come da atto introduttivo di arbitrato;



    2. che il Collegio arbitrale disponga interrogatorio formale del Procuratore Federale, Dott. Stefano Palazzi su tutte le questioni di sua competenza come da atto introduttivo di arbitrato;



    3. l’acquisizione presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio da parte del Collegio arbitrale di tutti gli atti interni e istruttori, ivi compresi gli atti di consulenza anche esterni, della Federazione sulla base dei quali è stata assunta la decisione impugnata del 18 luglio 2011;



    4. l’acquisizione da parte del Collegio arbitrale della richiesta della UEFA alla Federazione Italiana Giuoco Calcio del comunicato UEFA a cui le parti hanno fatto riferimento e di quanto la Federazione risponderà entro il previsto termine fissato dalla UEFA stessa.



    La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ribadito l’opposizione a una conciliazione in quanto ritiene la materia non disponibile, come già dedotto negli scritti difensivi; inoltre perché la richiesta appare massimalista. Ha fatto, comunque, presente che i legali dispongono della delega a transigere il che rende inutile la presenza odierna del Presidente federale.



    La F.C. Internazionale Milano SpA ha svolto analoghe considerazioni e chiesto termine per controdedurre sulle istanze istruttorie presentate dalla parte istante.

    La società istante ha chiesto l’assegnazione di un termine per il deposito di memorie illustrative di tutte le questioni dedotte.

    La Federazione Italiana Giuoco Calcio e la F.C. Internazionale Milano SpA hanno chiesto, invece, termine per il deposito di memorie sull’eccezione di incompetenza.



    Il Collegio arbitrale, ritiratosi in camera di consiglio, ha ritenuto preliminare l’esame della questione sulla competenza e, quindi, che le parti, su suddetta questione, possano compiutamente esprimersi. Ha dato, pertanto, termine alla Juventus F.C. SpA, alla Federazione Italiana Giuoco Calcio e alla F.C. Internazionale Millano SpA fino alle ore 13 del 18 ottobre 2011 per il deposito di memorie illustrative su tale punto.

    Il Collegio si è riservato ogni altro provvedimento su tutte le altre richieste e questioni e richiamate le parti nell’aula di udienza, ha dato à lettura alle stesse dell’ordinanza.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  2. #5222
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    «Scudetto 2006? La Juve è fiduciosa e ottimista»

    Marotta: «Radiazione Moggi? Sicuramente sta soffrendo situazioni non invidiabili. Come collega, mi auguro che la sua vicenda si possa risolvere in maniera positiva»

    «Scudetto 2006? La Juve è fiduciosa e ottimista»© Foto Liverani
    MILANO - "La Juventus porta avanti qualsiasi tipo di iniziativa legittima perchè vengano riconosciuti i suoi diritti: è fase interlocutoria, ma siamo fiduciosi e ottimisti che il cammino possa riconoscere i nostri diritti". Questo il commento del direttore generale bianconero Beppe Marotta dopo il rinvio da parte del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, alle prese con l'esposto della Juventus per la la revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter. "La querelle di questo periodo non è certamente contro l'Inter, potrebbe essere contro qualsiasi altra squadra che magari ha usufruito illegittimamente di un titolo", ha dichiarato Marotta, che non teme ripercussioni sulla sfida in campo contro i nerazzurri, il 29 ottobre. "Contro l'Inter dal punto di vista calcistico non abbiamo nulla, sicuramente i giocatori sono dei professionisti e sanno qual è il loro dovere. L'anno scorso - ha continuato - abbiamo giocato due partite all'insegna del fair play sportivo, e sono sicuro che sarà un'altra bella partita, in cui i giocatori sapranno recitare un ruolo importante". Infine, alla vigilia dell'udienza dell'Alta Corte di Giustizia Sportiva sulla radiazione dell'ex direttore generale bianconero Luciano Moggi, Marotta ha notato: "Sicuramente sta soffrendo situazioni non invidiabili. Come collega, mi auguro che la sua vicenda si possa risolvere in maniera positiva".
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  3. #5223
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Toh Peppo....

    Dopo aver smesso la carriera da arbitro, Massimo De Santis adesso fa il presidente in serie D, dirigendo il suo Palestrina. Nei giorni scorsi è apparsa la notizia che l'ex-giacchetta nera ha intenzione di chiedere i danni al presidente dell'Inter Massimo Moratti per la presunta attività di spionaggio posta in essere nel periodo pre-Calciopoli. Il diretto interessato, dalle pagine di Tuttosport, chiarisce i suoi intenti.
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    "Nel ricorso, del quale si oocuperà la prima sezione del Tribunale Civile di Milano, non abbiamo fatto cifre, anche perchè l'invasione della privacy subita dalla mia famiglia non è facilmente quantificabile. Non ha prezzo per me quello che mi hanno fatto, ma lo deciderà il giudice; sono entrati nella mia vita con un cavallo di tr**a. Moratti dice che non è una bella cosa il ricorso al Tnas della Juventus? Invece pensa che sia una bella cosa quella fatta a me ed alla società bianconera? Se la Juve avesse già battuto nel 2006 queste strade staremo a parlare di un'altra storia".

    De Santis ha poi continuato: "Con Facchetti avevo rapporti amichevoli, se non fosse morto sicuramente lui avrebbe chiarito tante cose sul mio presunto rapporto con Moggi e non avrei neanche ricevuto la querela del figlio che pensa che abbia millantato le telefonate col padre. Nucini e gli spioni della Telecom comunque già nel 2004 erano al lavoro. Molto spesso parlavo con Facchetti dopo le partite, mi chiedeva opinioni sull'Inter. Nucini ha sfruttato la mia disponibilità per elemosinare un posto di lavoro a Facchetti, una cosa gravissima".

    Ma può esserci spazio per una conciliazione anzichè per un giudizio? "Se ci dovessero chiamare in tal senso significherebbe ammettere le loro responsabilità. Io voglio che chi ha sbagliato paghi per quello che ha fatto. Rivoglio la mia dignità. Ho chiesto alla FIGC di poter agire contro l'Inter per l'affare Telecom, non mi hanno mai risposto. Archiviazione di Palazzi? Chiesi che fosse logico chiedere alla Boccassini cosa ci fosse in quel fascicolo segreto di cui parlava anche Moratti. Non si sarebbe dovuto chiudere il caso, ma hanno agito come sempre con due pesi e due misure".
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  4. #5224
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    De Santis: "Anche Moratti da me negli spogliatoi"
    Intervista all'ex arbitro: "L'Inter mi spiava. E ora mi risarciranno"

    In cinque anni da carnefice è diventato vittima. Da perno della cupola del malaffare calcistico a soggetto perseguitato, pedinato, spiato. E' lo strano destino di Massimo De Santis. Che adesso parla: "Mi riprenderò tutto"
    Commenti
    Roma, 12 ottobre 2011 - In cinque anni da carnefice è diventato vittima. Da perno della cupola del malaffare calcistico a soggetto perseguitato, pedinato, spiato. E' lo strano destino di Massimo De Santis, agente di polizia penitenziaria ed ex arbitro di serie A. Una lunga squalifica lo ha spazzato dal grande circo del pallone, ma ora lui vuole riprendersi, con gli interessi, quanto gli è stato tolto.


    Dai giudici di Napoli (che lo stanno processando insieme a tutti gli altri imputati di Calciopoli) alla Prima Sezione Civile del Tribunale di Milano, che si occuperà di un'altra causa: quella intentata dall'ex fischietto di Tivoli nei confronti dell'Inter e di Massimo Moratti. Già prima di Natale, con ogni probabilità, il tentativo di conciliazione (senza troppe speranze di trovare un accordo). In seguito, l'attuale direttore generale del Palestrina, potrà trascinare il presidente dei nerazzurri al Palazzo di Giustizia, con un'accusa pesante, ovvero quella di essere stato "spiato" dall'Inter per volere dello stesso Moratti. Con una richiesta economica di risarcimento danni davvero importante: 21 milioni secondo alcune fonti, cinque o sei secondo altre.

    Il diretto interessato non parla di cifre, "perché non è quello il problema". Di certo De Santis e i suoi legali hanno preso spunto da un'analoga richiesta fatta un paio d'anni fa da Bobo Vieri. Stessa motivazione (pedinamento e violazione della privacy) e somma analoga (21 milioni di euro, complessivamente richiesti a Inter e Telecom). "E' vero, le motivazioni sono le stesse che hanno spinto Vieri a fare causa all'Inter. Devo anche dire che nei mesi scorsi i miei avvocati hanno provato a contattare l'Inter chiedendo un incontro in seguito a quanto era emerso durante il processo di Calciopoli e quello Telecom, ma fino a luglio non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E dunque i miei legali si sono messi al lavoro formulando l'atto di citazione depositato nei giorni scorsi".

    Però lei aveva la speranza che si trovasse un accordo già in estate..
    "Si voleva raggiungere una transazione, certo. Ma non c'è stato nulla da fare. Resta il fatto che il danno arrecatomi è incontrovertibile e pesantissimo. E a conferma di quel che sostengo ci sono testimonianze e sono usciti dossier. E l'unica cosa vera che è stata accertata è che sul mio conto c'era una ricca documentazione riguardante la vita privata mia e della mia famiglia. Un dossier commissionato dall'Inter e pagato dalla Pirelli".

    E a differenza di Vieri lei non era un dipendente del club nerazzurro..
    "Peggio ancora. Vuol dire che è stato commesso qualcosa di ancor più grave. Questo non vuol dire che debba o voglia chiedere una cifra più o meno superiore rispetto a quella pretesa da Vieri, di certo se uno quantifica il danno questo nulla ha a che vedere con quello che è stato fatto al calciatore. L'Inter non aveva alcun diritto di controllare la mia vita privata, ma invece ha voluto ascoltare il signor Nucini, di cui abbiamo visto tutti l'affidabilità, se è vero che andava all'Inter per elemosinare un posto di lavoro. Se l'Inter e Moratti avessero avuto dei dubbi, sarebbe stato più corretto e più logico rinunciare alla clausola compromissoria e rivolgersi alla magistratuta ordinaria. Ma così si sono comportati in modo illegale ed è giusto che ne rispondano in tribunale, anche perché da quelle cose dette da Nucini a Facchetti, dall'indagine degli 007 di Telecom, è partito il filo rosso agganciato a Napoli con calciopoli".

    Lei ha mai avuto la sensazione di essere seguito o spiato?
    "Certo, ora a ripensarci, qualche dubbio mi viene, in relazione a qualche episodio. Non era tutto normale quel che mi succedeva e lo dissi anche al dottor Borrelli".

    A proposito: sui fatti di telecom indagò per la Figc l'allora capo dell'Ufficio Indagini. Poi Palazzi archiviò..
    "Io lo dissi a Borrelli che era logico chiedere alla Bocassini cosa ci fosse in quel fascicolo segreto. Lui, la Federazione e Palazzi avrebbero dovuto andare a fondo sulla vicenda, non archiviare. Purtroppo vennero usati due pesi e due misure...".

    Può dirci per quale motivo prima disse che Facchetti la chiamava come tutti e poi fece un clamoroso dietrofront? I fatti poi hanno dimostrato che non aveva detto il falso..
    "Guardi, quel mio atteggiamento fu conseguenza solo di una situazione che stavo vivendo.. Per lavoro conoscevo tanti magistrati, sapevo un po' come si procedeva in certi casi. Io volevo credere nella giustizia ma purtroppo mi rendevo conto che, nonostante ci avessi messo la faccia, la mia parola non bastava. . E sa perché? Perché c'era un pubblico ufficiale che non aveva fatto bene il suo lavoro, come avrebbe dovuto. Ed io avrei rischiato la condanna per colpa sua, pur avendo detto la verità. Perciò ritrattai, non potevo passare la mia vita in tribunale, e decisi di scrivere quella lettera di scuse ben sapendo di andare contro il mio volere. poi per fortuna poi, grazie anche al lavoro svolto da alcuni consulenti, ho rintracciato certi numeri telefonici che mi hanno condotto a delle telefonate di cui ero certo. E ho avuto ragione".

    Qualcuno le ha chiesto scusa?
    "No. Però io la faccia ce l'avevo messa comunque. Mi è solo dispiaciuto sentir dire certe parole sul mio conto dal figlio di Facchetti in un'aula di tribunale".

    Cinque anni dopo calciopoli, che idea si è fatto?
    "Io so solo una cosa: ci sono state persone che hanno subìto danni incalcolabili mentre qualcuno si è preso il premio senza meritarlo. Quello che io ho visto a Napoli con il comportamento di Auricchio è assurdo. E gli chiedo ancora: perché ha condotto le indagini in quel modo? E perché poi, in pieno processo, in tanti si sono dileguati, chi per un motivo chi per un altro, lasciando tutto e tutti nel caos?"

    E qui veniamo al solito ritornello. Tutti colpevoli o tutti innocenti?
    "Io dico solo che tutti si devono assumere le proprie responsabilità. Il problema non è telefonare a dirigenti o calciatori, ma cosa ci si dice. E comunque io contatti telefonici con Moggi non ne ho avuti e non ne sono stati trovati. E neppure telefonavo ad addetti agli arbitri per andare a cena con qualche dirigente importante (è evidente il riferimento a Collina che chiedeva a Meani di incontrare Galliani, ndr). Eppure mi sono trovato coinvolto in questa storiaccia, addirittura all'inizio con un capo d'imputazione pesantissimo, quello di associazione a delinquere. Ma scherziamo? Poi ho capito perché la Procura di Milano non mi ha mai dato il fascicolo della Bocassini sulla questione Nucini. Io ho fatto persino un esposto al Ministero di Grazia e Giustizia ma non è servito a nulla".

    Cosa si aspetta ora dai giudici di Napoli?
    "Io sono fiducioso, credo in una mia assoluzione perché sarebbe giusto così. Ma spero pure che chi ha sbagliato prima o poi paghi. Il danno che ha subìto la mia persona, questo è sicuro, non verrà mai risarcito".

    C'è qualcosa che non rifarebbe? Qualche errore l'avrà commesso pure lei, difficile che tutto il teorema sia sbagliato...
    "Ma perché io devo pagare solo perché si dà credito a tanti millantatori? Nei tribunali si deve giudicare sulla base dei fatti, non delle chiacchiere. E non si sono voluti accertare i fatti".

    Fra i "fatti" c'è anche quella telefonata dopo un Lecce-Parma da lei diretto in cui diceva a Mazzini che quel 3-3 era stato praticamente un delitto perfetto..
    "Parlai col vicepresidente della Federazione dopo una settimana difficile, in cui c'erano state altre polemiche in seguito ad un rigore non concesso alla Fiorentina da Rosetti. A tutti era stato detto di far bene e fare attenzione, le mie parole erano solo una manifestazione di gioia nella consapevolezza di aver arbitrato bene. Rivedetevi filamti e dichiarazioni post-partita, nessuno si lamentò. Anzi Zeman elogiò la mia direzione di gara. E poi tutti parlarono di partita perfetta: assistenti, quarto uomo, osservatori".

    Torniamo a Moratti. Cosa vorrebbe dirgli se potesse incontrarlo?
    "Una cosa sola: perché non mi ha detto in faccia quel che pensava di me? E' venuto tante volte nello spogliatoio, prima o dopo le partite, avrebbe potuto dirmi tranquillamente che pensava che fossi al soldo della Juve. E invece no, anzi, sembrava che avesse stima di me.."

    Quindi anche Moratti passava a salutarlo..
    "Certo, era una consuetudine. Parlavamo di calcio, di società e anche dell'Inter, ma mai una parola per protestare. Per questo mi stava anche simpatico. Fin quando ho saputo un'altra brutta verità..."

    Scoprire che dietro c'erano Facchetti con cui aveva un bel rapporto e il suo ex collega Nucini, che effetto le ha fatto?
    "Sono rimasto stupefatto. Però poi ho fatto un ragionamento: con Facchetti il rapporto si era instaurato nel 2004, quando Nucini e gli spioni avevano già completato il lavoro. E magari lo stesso Facchetti avrà capito, leggendo quei dossier, che fra me e la Juve non c'era alcun legame".

    Se certi fatti e certe intercettazioni fossero uscite nel 2006 insieme ad altre, cosa ne sarebbe stato di calciopoli?
    "E' proprio questo il problema: qualcuno ci deve spiegare perché non sono state tirate fuori prima. La verità è che c'era chi non voleva che uscissero. Ve lo ricordate Narducci? Fu lui a sostenere "piaccia o non piaccia non esistono intercettazioni sull'Inter". I fatti hanno dimostrato il contrario. E pensare che lo stesso Narducci voleva mettere agli arresti me ed altri...Avremmo fatto cinque anni in carcere come Amanda, ingiustamente. A noi è andata meglio, ma lo sconforto resta...".

    di Giulio Mola
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  5. #5225
    Vento forte L'avatar di peppo
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    e questa Max è per te !



    Calciopoli, ascoltati legali di Moggi, Giraudo e Mazzini

    L'Alta Corte è presieduta da Roberto Chieppa, con lui a giudicare altre tre dei quattro componenti la suprema corte dello sport: Lo Turco, Pardolesi, De Roberto
    © LaPresse
    ROMA - E' comincia con alcune questioni preliminari e la richiesta se queste dovevano fermare subito il procedimento il pomeriggio dell'Alta Corte presso il Coni, dove Moggi, Mazzini e Giraudo (unico assente al Palazzo del Coni a Roma) chiedono ai supremi giudici dell'Ente sportivo di cancellare la decisione della Figc, che a distanza di cinque anni dalle sentenze di condanna di Calciopoli ha chiuso la loro storia di dirigenti con l'ergastolo sportivo.

    L'Alta Corte è presieduta da Roberto Chieppa, con lui a giudicare altre tre dei quattro componenti la suprema corte dello sport: Lo Turco, Pardolesi, De Roberto. Con Mazzini, il primo a discutere nel merito, l'avvocata Flavia Tortorella e l'avvocato Gaetano Viciconte, oltre allo stesso ex vicepresidente federale. Per Giraudo saranno nella sala attigua a quella della Giunta Coni al primo piano del Palazzo ad H, vicino allo stadio Olimpico, gli avvocati Andrea Galasso e Massimo Krogh. Moggi entrerà nel giudizio con i legali di sempre: l'amministrativista Tedschini, gli esperti di diritto sportivo Paco D'Onofrio e Paolo Rodella, il penalista Maurilio Prioreschi e la Tortorella. Per la Figc gli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli. Una prima discussione sulle questioni preliminari: Chieppa ha chiesto ai legali di esprimersi su attualizzazione, tardività della sanzione accessoria della radiazione, sui mezzi istruttori ulteriori richiesti e sui margini del giudice sportivo nel caso dei tre radiati di Calciopoli. L'Udienza Mazzini è ancora in corso.

    L'udienza dedicata a Innocenzo Mazzini si conclude dopo 90' circa: all'uscita il vicepresidente Figc è parso sereno. "C'è stata grande attenzione alle nostre tesi e un dibattito molto caldo sui punti fondamentali di questa vicenda". Chieppa ha poi chiamato come secondo il caso di Giraudo. La questione di Moggi sarà l'ultima affrontata in serata.

    Si è conclusa l'audizione dei legali di GIraudo. L'avvocato Galasso sostiene le sue tesi: «IL potere di radiare è morto con cambiamento dello statuto che trasferiva la potestà dal presidente ai giudici sportivi. Qui si è fuoriusciti dai limiti della giustizia sportiva: hanno colpito il diritto fondamentale della persona umana. E quindi l'ambito autonomo dei giudici sportivi viene superato dai principi di quello statale e comunitario, da quello dei diritti dell'uomo stesso. E si apre un profilo che riguarda, oltre ai suoi rapporti sociali e familiari, anche di quelli professionali».

    Si è conclusa la seduta dell'Alta Corte presso il Coni con l'audizione dei legali di Moggi. Duro lo scontro nel dibattimento, l'avvocato Prioreschi ha alzato la voce: «All'Alta Corte abbiamo chiesto come dobbiamo difendere Moggi se non ci fanno attualizzare il processo, se non valutano come richiesto da Giraudo la buona condotta, se non ci fanno inserire atti nuovi emersi in questi anni. L'attualizzazione del procedimento l'avete chiesta voi alla Federazione. Eppoi abbiamo fatto presente che di fronte a questo processo-truffa istruito dalla Federazione, noi non ci fermeremo e andremo ai tribunali civili chiedendo risarcimento per questo trattamento: il nuovo processo con due gradi di giustizia è stata una farsa. Abbiamo notato che qui ci stavano ad ascoltare con interesse, d'altronde certi temi giuridici l'hanno inseriti proprio loro quando Mazzini ha chiesto il parere sulla legittimità del comunicato federale 143/a». L'Alta Corte dovrebbe riservarsi la decisione ai prossimi giorni.


    Alvaro Moretti
    Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/

    Stazione Meteo : Davis Vantage Pro 2 con Kit Day-Time - Webcam : Canon Powershot A510

  6. #5226
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    La filiera per quela famosa Inter-Juve è chiusa: si parte da Facchetti, che fa le griglie con Mazzei e chiede di taroccare il sorteggio;si passa da Carraro che scongiura Bergamo di non favorire la Juve; lo stesso Bergamo, allora, chiama Rodomonti e lo istruisce, dicendo di favorire l'Inter e non la Juve; si arriva alla Bergamo-Fazi.
    Il cerchio è chiuso, la cupola è in mille pezzi (di merda!!!).

    da ju29ro.com

    Bergamo-Fazi 28.11.2004
    Fazi: Paolo?
    Bergamo: Ecco fatto.
    Fazi: Allora?
    Bergamo: Ci ho parlato.
    Fazi: E' andata?
    Bergamo: Molto, molto, molto, molto esplicito...
    Fazi: Ah, co' Pasquale proprio?
    Bergamo: Sì, sì, sì, sì. Ho detto: "Io conto anche sulla tua intelligenza, perché... una telefonata fra me e te", quindi...
    Fazi: E lui?
    Bergamo: Sappi che se poi non mantieni la discrezione dovuta le conseguenze le paghi te. Dice "No, no, stai tranquillo, ti ringrazio, ho capito...". Boh, vediamo cosa fa. La cosa: non chiara, più che chiara.
    Fazi: Più che chiara.
    Bergamo: Più che chiara.
    Fazi: Sei stato proprio chiaro, chiaro, chiaro.
    Bergamo: Più che chiaro. E quindi...
    Fazi: Uhm, è andata dai... è andata, io son sicura che farà bene...
    Bergamo: Speriamo.
    Fazi: Eh, non era per lui questa partita, non c'è niente da fare... infatti, quella non è per nessuno, figurati per lui, dopo tanto tempo... ma ringraziamo Dio ci stanno 'sti 15 punti, però...
    Bergamo: Eh ma gliel'ho detto "Hai faticato anni a ritornare lì, cerca di rimanerci"...
    Fazi: Il Milan non c'è proprio. Quest'anno la Juve lo scudetto lo vince perché non c'è nessun altro... nessuno! Mamma mia...
    Bergamo: Ma sai, il problema sai qual è? Che se stasera perdessero con l'Inter...
    Fazi: Mamma mia, che Dio volesse!
    Bergamo: ... allora poi si riapre, poi c'è la Coppa dei Campioni, gli impegni, gli infortuni...
    Fazi: Ma come fa a perdere con l'Inter, che l'Inter è morta?
    Bergamo: Eh... stasera giocano senza Trezeguet e senza Del Piero, cioè questi hanno fatto questo campionato senza il centravanti titolare...
    Fazi: Te rendi conto? E stanno a 15 punti dalle papabili...
    Bergamo: E sai, questi qui, purtroppo... non c'è niente da fare
    Fazi: Ma quelli son bravi, son bravi. Questi, quando copri le fasce, la difesa ce l'hai, Buffon c'è... prima o poi pure Zalayeta la butta dentro
    Bergamo: Hai capito?
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  7. #5227
    Burrasca L'avatar di Cris1981
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Che roba...

    Penso sia una delle intercettazioni più chiare (tanto per rimanere IT ) di sempre. Servono gli occhialini da saldatore per non rimanere accecati da cotanto "splendore" (mi turo pure il naso per la puzza).
    Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto

  8. #5228
    Uragano
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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Citazione Originariamente Scritto da Cris1981 Visualizza Messaggio
    Che roba...

    Penso sia una delle intercettazioni più chiare (tanto per rimanere IT ) di sempre. Servono gli occhialini da saldatore per non rimanere accecati da cotanto "splendore" (mi turo pure il naso per la puzza).
    Bergamo e Fazi contro il boss di cartone

    Redazione Venerdì 21 Ottobre 2011 15:47



    Non serviva altra polvere pirica per tirare giù una cupola che era tale solo sulla carta, quella delle informative, edificata sull'argilla, tenuta in piedi da un'attentissima selezione delle telefonate "utili" allo scopo. Del resto la cupola non aveva superato neppure il collaudo di Ruperto and company nei tribunali della giustizia "domestica", cotta e mangiata, nel 2006.
    Comunque, se mai fosse stato necessario dare un ultimo scossone a quella cosa sgarrupata che hanno presentato come una potente "cupola", "senza eguali", un'associazione con promotori e sodali, "il sodalizio moggiano" secondo Auricchio, ecco che spunta fuori un'altra telefonata dopo la Bergamo-Rodomonti. Subito dopo. Sì, perché appena finisce di parlare con Rodomonti il "promotore" Bergamo parla con la "sodale" Maria Grazia Fazi e le racconta l'esito della telefonata con Rodomonti. Questa telefonata non è meno importante di quella fatta all'arbitro, che già avrebbe dovuto smentire per gli investigatori l'assunto delle pressioni per favorire la Juventus, perché ci dice delle cose nuove, cose che sappiamo solo oggi, ma che le orecchie degli uomini Off-side ascoltarono quel 28 novembre 2004.
    E' una lunga telefonata, diciannove minuti, nella quale i due "presunti associati" parlano di tante cose; ma l'inizio della telefonata è "rilevante" e smentisce alcune ipotesi fatte dagli investigatori e sposate dai pm.
    Abbiamo oggi, ma per gli investigatori è vecchia dal 2004, un'ulteriore prova che il sorteggio non era stato truccato e non era truccabile, altrimenti lo avrebbero fatto perlomeno in questa occasione.
    Mancini e Facchetti volevano Collina, Fabio Monti recriminò sul Corriere perché non era stato estratto Collina, Carraro recriminò perché se fosse uscito Collina sarebbe stato meglio, nessuno avrebbe detto "un cazzo" in caso di errore, godendo questo arbitro di un trattamento particolare da parte della stampa, pronta a beatificarne le gesta e a sorvolare sugli errori. Del resto Collina era il miglior arbitro del mondo, e non solo di calcio ma anche di pallanuoto (non come De Santis a Lecce) e di rugby (ricordate il gol di Toldo in un Inter-Juve?).
    Per quella partita Inter-Juventus nessuno voleva Rodomonti ma, ci hanno indotto a pensare fino ad ieri, doveva averlo voluto la "cupola", forse era stato concordato tra il boss ed i suoi sodali, cosa che Auricchio induce a pensare portando a supporto il fatto che Moggi conosceva le designazioni alle 11.56. L'allora maggiore dice che, se Moggi sapeva prima delle 12.20, doveva essere perché aveva deciso lui le designazioni, ed i maghetti Bergamo e Pairetto, gabbando i giornalisti presenti ed il notaio, avevano eseguito. A questa teoria hanno aderito anche i pm, mentre la stampa ha sposato la tesi fideisticamente, e figurati se si ponevano delle domande, senza neppure usare la logica che suggeriva una scelta tra due sole soluzioni possibili: o anche la segretaria Alessia doveva essere inserita nella "cupola", se non vi era modo di sapere alle 11.56 l'esito del sorteggio oppure, se Alessia aveva saputo per via lecita (Ansa, giornale online, ecc), non si capisce perché non dovesse saperlo anche Moggi, e non trova giustificazione il fatto che la cosa abbia allarmato ed inquietato i ragazzi Off-side ed il loro maggiore.
    Questa nuova telefonata rivela che Rodomonti non lo avrebbero scelto neppure i designatori se non ci fosse stato "quel maledetto sorteggio" (telefonata Bergamo-Nicchi, oltre a "quel cavolo di sorteggio" detto da Mazzei a Facchetti), se ci fosse stata la designazione diretta, come oggi.
    Bergamo e la Fazi dicono chiaramente che quella partita "non è per lui", non è per Rodomonti e "non è per nessuno" (visto il "clima" che veniva creato anche dai media, ndr); quindi, se il sorteggio fosse stato truccabile, avrebbero dovuto fare in modo di estrarre un altro arbitro. Ed è poco avere questo riscontro contrario alle ipotesi investigative? Non è poco, ma questa telefonata non è stata considerata "utile", ed il perché, ormai, è evidente a chi non abbia sovrastrutture mentali.
    Poi questa telefonata è interessante perché rivela, ancora una volta, che Bergamo e la Fazi si curano solo degli interessi del loro settore di competenza, la gestione degli arbitri, e non stanno certo a sperare che vinca la squadra del loro "presunto" capocupola, anzi sperano che la Juventus perda quella partita con l'Inter.
    Ma che cupola sarebbe?
    Ed il capocupola? Sarebbe nu guappo 'e cartone, solo chiacchiere e telefonini, come aveva già rivelato la telefonata Bergamo-Facchetti, quella che la stampa filo-accusa ha girato nel "giallo su chi dice Collina", non accorgendosi, o non volendo vedere, che quella telefonata smontava ulteriormente anche il capo d'accusa che parla di arbitri sempre puniti se sfavorivano la Juventus. Andatevi a rileggere l'informativa dell'aprile 2005 e vedete quante volte è ripetuto, copiato ed incollato, sempre lo stesso pezzo sul sequestro di Paparesta. Auricchio in un intero capitolo dedicato solo al "caso Paparesta" scrive che la terna subisce i metodi "delinquenziali" della cupola, che della terna si perdono le tracce, ed invece la Bergamo-Facchetti ci dice che nella griglia A per Inter-Juventus "C'è dentro Collina, c'è dentro Paparesta...". Sì, Paparesta, tanto punito e vessato che, dopo sole due partite dai grossi errori di Reggio Calabria, è in griglia A e potrebbe ritrovare la Juve. Paparesta che riposa alla 11ª giornata, turno infrasettimanale, come altri otto dei dieci arbitri che avevano diretto la 10ª giornata, e che arbitra una sola giornata in B per tornare subito in sella.
    E gli assistenti? Forse la cupola, attraverso i designatori, si è accanita con loro? No, neppure, perché sempre quel 28 novembre Di Mauro sbandiera in Bologna-Lecce e Copelli in Sampdoria-Parma.
    Paragonando l'accaduto ai casi dell'arbitro Russo dopo Brescia-Roma dello scorso anno, oppure al recente caso Rocchi dopo Inter-Napoli, sul quale il teste dell'accusa Fabio Monti scrive "Rocchi, breve stop ma a San Siro interista non fischierà più", vere e proprie ricusazioni nei fatti, viene da ridere. O da incazzarsi.
    Ma la cosa che troviamo scandalosa è che la stampa abbia abboccato, perché hanno informato, il "come" lo ricordiamo bene, ma chissà se e chi le ha lette, quelle informative: se l'avessero fatto, avrebbero dovuto rilevare che lo stesso Auricchio, in altra parte delle stesse, riporta le designazioni della 13ª giornata, quella di Inter-Juve, ed in quella tabella compare Paparesta, chiaramente in pagina lontana (pagine 261 e 262) da quelle in cui è riportato che della terna quasi si perdono le tracce (pagina 367: "La strategia punitiva azionata nei confronti della terna arbitrale contraria non si esaurisce a distanza di una settimana... Per le gare del campionato di serie B del 21 novembre Paparesta non viene incluso in nessuna griglia, dell’assistente Di Mauro continua a non esserci traccia, mentre viene impegnato solo il Copelli. Anche per le gare degli ottavi di Coppa Italia continua a non esserci traccia né del Paparesta né dell’assistente Di Mauro")
    Delle punizioni esemplari chieste da O' Boss Moggi e dal socio Giraudo, spacconerie tutte riportate nelle informative, tipo quella di fermarlo per più turni, o quella "... altrimenti viene arruolato nella Legione straniera", i designatori se ne sono altamente fregati. Che cupola sgarrupata, signor maggiore, con un boss di cartone, che impartirebbe ordini non eseguiti dai suoi sodali, che addirittura consigliano ad un arbitro di sbagliare solo contro, se proprio hanno un dubbio, e che sperano che il "capo" perda la partita.
    Ci sarebbe piaciuto assistere ad una lezione di tecnica investigativa, materia che Auricchio ha insegnato dal 2006 a poco fa.

    Bergamo-Fazi, 28 novembre 2004, ore 17.28

    Fazi: Paolo?
    Bergamo: Ecco fatto.
    Fazi: Allora?
    Bergamo: Ci ho parlato.
    Fazi: E' andata?
    Bergamo: Molto, molto, molto, molto esplicito...
    Fazi: Ah co' Pasquale proprio?
    Bergamo: Sì, sì, sì, sì. Ho detto "Io conto anche sulla tua intelligenza, perché... una telefonata fra me e te", quindi...
    Fazi: E lui?
    Bergamo: Sappi che se poi non mantieni la discrezione dovuta le conseguenze le paghi te. Dice "No, no, stai tranquillo, ti ringrazio, ho capito...". Boh, vediamo cosa fa. La cosa non chiara, più che chiara.
    Fazi: Più che chiara.
    Bergamo: Più che chiara.
    Fazi: Sei stato proprio chiaro, chiaro, chiaro.
    Bergamo: Più che chiara. E quindi...
    Fazi: Uhm, è andata dai... è andata, io son sicura che farà bene...
    Bergamo: Speriamo.
    ....
    Bergamo: Ora do una telefonata anche a Pisacreta, in maniera che ci sia anche per lui... No, che faccia... un in bocca la lupo, "Mi raccomando non voglio strascichi", basta, punto.
    Fazi: Ecco. Sì, Pisacreta, sì. Pisacreta, insomma, non è... è vero che sta tutto lì, però, insomma... uhm, uhm, uhm... no, no, hai fatto bene. Adesso glielo hai fatto? Ti ha risposto subito? Era bello caricato?
    Bergamo: Sì, è tirato eh...
    Fazi: Eh, non era per lui questa partita, non c'è niente da fare... infatti, quella non è per nessuno, figurati per lui, dopo tanto tempo... ma ringraziamo Dio ci stanno 'sti 15 punti, però...
    Bergamo: Eh ma gliel'ho detto "Hai faticato anni a ritornare lì, cerca di rimanerci"...
    Fazi: E' sempre un crotalo all'animaccia sua... un crotalo che ti ritrovi in mezzo alle gambe quello, eh... che te sguscia lì, però... speriamo che vada bene...
    Poi Bergamo e la Fazi parlano lungamente delle altre partite del pomeriggio, dei giudizi dati dagli opinionisti di SKY ed altri media (Stadio Sprint, SKY, ecc).

    Fazi: Il Milan non c'è proprio. Quest'anno la Juve lo scudetto lo vince perché non c'è nessun altro... nessuno! Mamma mia...
    Bergamo: Ma sai, il problema sai qual è? Che se stasera perdessero con l'Inter...
    Fazi: Mamma mia, che Dio volesse!
    Bergamo: ... allora poi si riapre, poi c'è la Coppa dei Campioni, gli impegni, gli infortuni...
    Fazi: Ma come fa a perdere con l'Inter, che l'Inter è morta?
    Bergamo: Eh... stasera giocano senza Trezeguet e senza Del Piero, cioè questi hanno fatto questo campionato senza il centravanti titolare...
    Fazi: Te rendi conto? E stanno a 15 punti dalle papabili...
    Bergamo: E sai, questi qui, purtroppo.... non c'è niente da fare
    Fazi: Ma quelli son bravi, son bravi. Questi, quando copri le fasce, la difesa ce l'hai, Buffon c'è.... prima o poi pure Zalayeta la butta dentro
    Bergamo: Hai capito?

    Poi la Fazi accenna ad una notizia "fatta uscire chissà da chi e perché a ridosso di due assemblee e prima di Inter-Juve". Quindi la Fazi parla di un articolo di Carraro ed uno di Petrucci sul Corriere dello Sport e dice che "gli serve anche il Corriere dello Sport lo stesso, anche se è un giornale di riserva, gli serve comunque quanto la Gazzetta. Se alla Gazzetta gli dà la moviola degli arbitri, a questi altri gli deve dare qualche altra cosa, non ci sta niente da fa' eh, eh". Nel resto della telefonata i due interlocutori parlano di problemi a livello di Fifa ed Uefa, di alleanze europee da cercare, di agganci, con la Fazi che consiglia: "Te devi fa' vicino qualcuno della Fifa, te deve dare manforte qualcuno della Fifa", e ricompare il nome di Alessandro Lulli (del quale Meani in un intercettazione "sfuggita" parla come di uno visto vicino all'Inter, ndr). La Fazi: "A me come me l'ha messa Alessandro è chiara eh, ma chiara, chiara, chiara... e lui alla Uefa e alla Fifa è più ammanicato de Gigi, eh, su questo non c'è dubbio, per tutti i favori che fa a tutti"; Bergamo: "Lui non è che fa favori a tutti, non fa niente..."; la Fazi "Non Gigi, Alessandro Lulli! Lui è ammanicato coi i favoretti stupidi, e lo sai". La Fazi dice che a Lulli i vertici arbitrali mondiali riferiscono tutto, e tra questi vi è anche il potentissimo Walter Gagg, il dirigente che doveva portare a De Santis i saluti di Facchetti. La Fazi: "Io non so chi è 'sto Walter Gagg. Chi è?"; Bergamo: "E' uno che conta"; la Fazi: "Ecco, vedi? Si telefonano praticamente tutti i giorni eh... non so che giro ci sia ma loro si sentono tutti i giorni". Bergamo si ripromette di chiamare Lulli per chiedergli di mettersi in contatto con Gagg.
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

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    Predefinito Re: Calciopoli, nuove intercettazioni ...... minchia !

    Ultima modifica di Pisky; 23/10/2011 alle 18:39
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  10. #5230
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    Processo di Napoli: la Morescanti, poi Trofino! E c'è un'altra Bergamo-Fazi!

    Redazione Martedì 25 Ottobre 2011 03:52


    News, 25 ottobre 2011.
    Ultima udienza riservata alle arringhe delle difese nel processo di Napoli: parlano la Morescanti (Bergamo, Fazi, Fabiani) e Paolo Trofino, che smonterà, a suon di intercettazioni, la cupola a delinquere. Trovata nuova intercettazione tra Bergamo e Fazi: parlano subito dopo il sorteggio del 12 febbraio 2005, quello legato alla grigliata Moggi-Bergamo. Conte continua a non voler illudere: l'obiettivo è ritrovare la Juve, la classifica è un fatto secondario. Vidal ritorna tra i convocati. Il viola Montolivo squalificato dal Giudice Sportivo: a Torino non ci sarà. Le designazioni arbitrali: per la Juve c'è Orsato.

    Si torna nell'aula 216: la parola alla Morescanti e a Trofino - Oggi a Napoli si torna nell'aula 216, per le ultime arringhe dei difensori. Sarà il turno della neomamma Silvia Morescanti che esporrà le ragioni dei suoi assistiti (Paolo Bergamo, Maria Grazia Fazi e Angelo Fabiani). Poi toccherà a Paolo Trofino, l'altro legale di Luciano Moggi, che si occuperà del reato associativo: dovrà cioè dare le ultime picconate a quella cupola sgarrupata che nel teorema precostituito dall'accusa avrebbe dominato il calcio italiano. Una cupola cui le intercettazioni venute alla luce hanno già tolto mattone su mattone: dai sorteggi truccati, che truccati non erano, se bisogna credere a chi a quei sorteggi era presente con un ruolo attivo; ma che viceversa qualcuno voleva bypassare, pur di ottenere per la propria gara il miglior arbitro di pallanuoto del mondo, truccando non il sorteggio, bensì la griglia inserendovi solo arbitri preclusi più l'eletto, che quindi avrebbe prevalso a mani basse. Una cupola di cui la Juventus non aveva bisogno perché, come emerge dall'intercettazione della telefonata tra Paolo Bergamo e Maria Grazia Fazi, "Quelli son bravi, son bravi": telefonata che è l'ultimo anello di una catena che, attraverso la Bergamo-Rodomonti, saliva su su fino alla Carraro-Bergamo. Le prime due, che erano state scartate, perché demolivano l'ipotesi investigativa, faranno parte probabilmente dell'arringa di Trofino, mirante a scagionare Luciano Moggi dall'imputazione di associazione a delinquere.
    Anche oggi noi seguiremo l'udienza grazie all'abituale contributo di Francesco/Frales, con la solita pagina "statica" (memorizzatela nei "preferiti") a questo indirizzo:
    http://download.ju29ro.com/processo_live25-10.html
    Come al solito cureremo la diretta Live in contemporanea anche sul forum
    http://www.tifosibianconeri.com/forum/index.php/topic/410398-il-processo-udienza-del-25-ottobre-2011
    e potrete commentare l'udienza sul nostro blog al seguente link:
    http://blog.ju29ro.com/2011/10/calciopoli-udienza-del-25-ottobre-2011.html#links


    E spunta un'altra telefonata - Amano spuntare a tarda notte, come le stelle, le telefonate illuminanti, quelle che squarciano il buio di Farsopoli e proiettano una luce di verità. E proprio stanotte ne è spuntata un'altra, luminosa, perché fa seguito alla famosa grigliata di Moggi (una telefonata invero assai sopravvalutata, perché Moggi non chiedeva certo di bypassare il sorteggio, confrontava semplicemente la sua ipotesi di griglia con quella di Paolo Bergamo, ben consapevole che poi sarebbe stato l'altro a prendere la decisione finale). E comunque questa telefonata, che segue quella famigerata estrazione del 12 febbraio 2005, e che vede protagonisti Paolo Bergamo e Maria Grazia Fazi, è la dimostrazione più lampante che l'esistenza di una cupola che taroccava i sorteggi a proprio uso e consumo è pura costruzione di fantasia: la Fazi, saputo dal designatore l'esito dell'operazione, se ne stupisce, a tal punto da chiedere 'Ma chi l'ha fatto 'sto sorteggio?!'

    Riportiamo qui la telefonata ricevuta:.
    Bergamo-Fazi. 12 febbraio 2005 DD.755

    Bergamo chiama la Fazi da Francoforte dove si trova per un raduno della Fifa. La conversazione inizialmente è sull'arbitro De Santis che evidentemente non gode della stima dei due, contrariamente all'arbitro Trefoloni.
    Fazi: Ho chiamato il bastardo vero, Massimo De Santis... Gli ho detto: 'Buonasera, signor bastardo... Volevo dirti che ho perso il telefonino... comunque gran figlio di ******* ti saluto...'
    Bergamo: Anche io non so come gestirlo... Avevo quasi pensato di sputargli addosso qualcosa, però... devo capire come gestirlo dopo...
    Fazi: E' quello... devi aspettare ancora, non gli si può sputà addosso niente, devi aspettare, che gli dici?
    Bergamo: Ma se mi danno quest'incarico (un incarico internazionale, ndr)...
    Fazi: Sì, ma fattelo dà quest'incarico... ma non glielo potevi chiedere a quel deficiente di Garcia Aranda...
    La conversazione passa ai possibili candidati alla successione di Bergamo e Pairetto nel ruolo di designatore.
    Fazi: Ho saputo da Matteo (Trefoloni, ndr), che alla riunione che è andato lui da Pisacreta a Prato...
    Bergamo: C'era Braschi, c'era...
    Fazi: Bravo, te l'ha detto...
    Bergamo: Sì, sì.
    Fazi: Infatti ho detto, guarda, diglielo, non conta niente, ma tu diglielo.
    Bergamo: Può darsi, Braschi è stato un nome... quindi...
    Fazi: Sai Firenze è lui! Quindi te l'ha detta?
    Bergamo: Sì, sì, me l'ha detta.
    Fazi: Vedi che il bimbo fa le cose che gli dico de fa', eh? Le fa le fa...
    La Fazi chiede, dicendo che andrà da Marco (Gabriele, ndr) a vedere la partita: "C'è Trefo, ti pare che non vedo la partita!!" E si informa sugli arbitri sorteggiati per le partite:
    Fazi: Chi fa la Lazio?
    Bergamo: Brighi.
    Fazi: Chi??
    Bergamo: Brighi...
    Fazi: Brighi? Auguri... mamma mia!! Mamma mia, che manina felice, mamma mia, vabbè
    Bergamo: Ho parlato anche con Brighi e gli ho fatto capì chiaramente come stanno le cose, quindi bene bene o male male...
    Fazi: Mi mandi Brighi a fa' la Lazio, poraccio...
    Bergamo: Chissà che la faccia bene.
    Fazi: Speriamo, povera Lazietta...
    [...]
    Fazi: Con chi gioca la Juve?
    Bergamo: Juventus-Udinese.
    Fazi: A casa sua? E chi la fa quella?
    Bergamo: Rodomonti.
    Fazi: Ah però! Ma chi cazzo l'ha fatto 'sto sorteggio? (ride) ... Rodomonti... Oh Dio! C'ho le recchie piene di Rodomonti... che Dio volesse!! Vai!!... Bene... e il Milan chi lo fa, non te lo ricordi? Non mi chiami nemmeno per dirmi questo... Trefo mi manda il messaggio...
    Bergamo: Il Milan a Reggio con Racalbuto...
    Fazi: (ride) Bello, bello... vabbè! Racalbuto non gli fa male al Milan... non te preoccupà...
    Bergamo:
    No, sì, figurati...
    Fazi: Racalbuto non gli fa male al Milan...
    Bergamo:
    Figurati...
    Fazi: Con quello che hanno fatto per il figlio... Figurati... Bene bene, la Juve Rodomonti, poi Inter-Roma Trefoloni, basta, il resto è noia, non ci frega più niente... Ma Brighi, mi hai messo i brividi, però...
    Ultima modifica di peppo; 25/10/2011 alle 12:51
    Meteo Borgomanero : www.meteoborgomanero.it/

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